Il Dr.Richard LeFors
Clark ci lascia in eredità un'importante osservazione. Nel centro di ogni campo
magnetico, esiste un punto di “trasferimento di energia a zero-spin”. Perché
l’intera parte esterna del campo ruoti, deve cambiare direzione nel centro.
Questo significa che se avete un vortice che gira in senso orario al Polo Nord,
avrete una rotazione antioraria al Polo Sud. Nel centro non c’è rotazione.
Questa area di trasferimento energetico a spin-zero viene anche chiamata “Bloch
Wall” e il Dr.LeFors Clark la associa con gli effetti antigravitazionali. Lo
spin come sappiamo è la rotazione eterica che si comprime ruotano,
l'assorbimento di questa rotazione crea delle onde in fase che producono il
campo elettromagnetico. Un altro ricercatore che ci ha dato prove di questo
fenomeno è Keely che lo ha chiamato centro neutrale. Nello studio del dr
Dmtriev vengono definite sfere di luce o dominio del vuoto i fenomeni naturali
dove l'elettromagnetismo e la gravità funzionano insieme. Tutti gli studiosi comunque concordano che
tale centro a zero spin sia fondamentale per il bilanciamento delle forze eteriche
in gioco nell'universo, e sia il vero unificatore di tutte le forze. La
compressione che giunge al centro è talmente elevata da creare la massima
densità eterica possibile. Questo in accordo con quanto da noi elencato
funziona da massima compressione informativa raggiunta e la massima coerenza
distributiva. In questo punto non può esserci resistenza o movimento quindi c'è
totalità in quando il movimento di rotazione è sospeso e la gravità non
esiste. Il concetto di spazio, materia,
tempo, elettromagnetismo sarebbero illusori rispetto al centro di punto zero e
quindi tale centro è ovunque e in nessun luogo allo stesso tempo. Questo può
confondere però ci rimane da rispondere a due quesiti ancora, perché si produce
una sfera di luce, e come si fa a trovare ovunque. Il paragone più semplice per
spiegare l'effetto di ubiquità nella grande unificazione è un mare di energia
punto zero dove tutto è contenuto. In questo caso le spiegazioni sarebbero più
intuitive perché basterebbe immaginare la
fine di un vortice come il famoso buco nero come l'annullamento di qualsiasi
polarizzazione eterica e lo scioglimento nella totalità. In effetti gli
studiosi russi hanno dimostrato che il dominio del vuoto appare come sfera di
luce e rappresenta un vero è passaggio di energia eterica tra confini densi di
etere sotto pressione. Una sorta di buco o finestra, una porta verso questo
campo di totalità. L’energia pulsa costantemente dentro e fuori dal centro in
modo cosi rapido che non potremmo mai rilevare le volte in cui l’energia
dell’Universo si concentra totalmente nel centro, questo aiuta a comprendere
come la fisica dei micro buchi neri attualmente spiegata da Haramein possa
funzionare. Il concetto di luce viene prodotto dalla pressione delle onde di campo
che vengono riassorbite o emanate dal centro di punto zero. Il meccanismo del
toroide dove le onde vengono continuamente riportate al centro così ritorna in
auge.
L’energia di tutto nell'universo si comprime costantemente
dentro per poi uscire da questo singolo “punto” di Unità ad una velocità molto
più rapida di quanto sia percepibile dai nostri corpi fisici. Questa
respirazione continua di riassorbimento ed emanazione è un gioco costante che
produce diversi livelli di ologramma e il concetto di movimento. Già Ighina
fabbricò una macchina che imitava le pulsazioni del Sole che dava l'impressione
che le ombre si muovessero. In effetti la compressione dell'etere in sezione aurea ha un limite oltre il quale supera la velocità della luce di 1,6 volte, Questa misurazione del tunnel quantistico ci dona il dato necessario per capire come funziona. La compressione di campo che diventa costruttiva grazie alla lunghezza della sezione aurea accelera creando la gravità fino a che si rifonde nel nucleo dove produce una sfera di luce toroidale prima di smettere di ruotare. Ne emerge un universo totale dove questo campo unificato ondeggiante assume diverse lunghezze per essere riassorbito. Le diverse velocità e dimensioni di queste onde vengono chiamate luce, elettricità e gravità. Il problema dunque è stato capire che queste onde siano composte dalla stessa sostanza unificata.
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