martedì 29 dicembre 2015

Nuovo brillamento solare diretto verso la Terra.

Un Brillamento di lunga durata di classe M 1.8, è stato prodotto dal sole L’evento è stato associato ad una emissione radio di tipo IVinsieme ad un Radio Burst 10cm (TenFlare) della durata di 45 minuti e con velocità del flusso solare a 370 km/s (SFU).






Parte dell'emissione colpirà la Terra. l'impatto è previsto per domani 30 Dicembre e dovrebbe generare una tempesta geomagnetica di classe 2.

Bollettino


mercoledì 23 dicembre 2015

Forte brillamento solare di classe M 4.7

Un forte Brillamento solare di classe M 4.7 è scaturito questa notte dalla nuova Regione attiva 2473 alle ore 00:40 UTC, con emissione radio di tipo II. La velocità stimata è stata di 1318 km/s .
Questo indica che il rilascio di una espulsione di massa coronale CME è stata possibile. Tuttavia a causa della vicinanza all'arto est,qualsiasi plasma rilasciato molto probabilmente non sarà diretto verso la Terra.
dec23_2015_m4_7

lunedì 21 dicembre 2015

Tempesta geo e nuovo brillamento

La Terra è ancora sotto l'effetto di una tempesta solare di livello 2 come ampiamente indicato e previsto dai post precedenti. Oltre alla tempesta geomagnetica, questa notte c'è stato un forte brillamento di classe M 2.8 alle ore 1.03.



Il nuovo Brillamento solare è scaturito dalla nuova regione attiva in arrivo dalla zona ancora nascosta. Possibili brillamenti di potenza M o X potrebbero arrivare da questa regione.
E' da approfondire in base ai prossimi brillamenti la variazione nel campo geomagnetico collettivo, e la varianza della Risonanza di Schuman. C'è stato un picco base in aumento compreso tra il 18 e il 21 nelle frequenze della risonanza. Alcuni sono andati in contro a stati emotivi alterati. Restate sintonizzati.






venerdì 18 dicembre 2015

Cme, evoluzione e gravità

Due CME sono in arrivo verso la Terra, una potrebbe colpire oggi, l'altra domani.
Le ondate solari, sono studiate per la maggiore,per gli effetti di un eventuale tempesta geomagnetica, Oggi alcuni scienziati si stanno accorgendo che sono connesse agli eventi sulla Terra, ma in pochi correlano l'effetto delle onde solari con l'uomo.
Molte ricerche hanno dimostrato che durante un'onda solare eventi complessi colpiscono in maniera dinamica l'uomo e tutta la sua struttura proiezionale/frattale (economia, salute, idee, ecc.)
Ogni cosa è un espressione di un'onda gravitazionale, il risucchio ricorsivo che noi chiamiamo gravità è proporzionale all'auto-similarità. Questa auto-similarità è una funzione dell'innsestamento di un'onda tra l'esterno e l'interno del suo centro. Il campo di un essere umano crea la gravità nel cuore e nel DNA in maniera sempre più intensa nella misura in cui impara la compressione non distruttiva. Tale compressione è il fuoco sacro che noi chiamiamo compassione o carica di comunione. Lo spazio di intreccio fra i codoni replicanti, conosciuti come DNA spazzatura, stanno sviluppando un intreccio ricorsivo sempre più strutturato, in attesa di accelerare oltre la velocità della luce. Quando ci sono le onde solari entra in gioco quello che viene psicologicamente chiamato radicamento, ovvero l'innestamento frattale delle onde a diverse scale tramite la compressione di campo in sezione aurea. Ecco che durante le emissioni solari ci sono intensi momenti di compassione, ansia, scarichi elettrici comportamentali, sequenze di spin accelerate e a volte un semplice aumento di consapevolezza tramite l'emersione di caratteri compulsivi. E' la natura che cerca di smistare le onde di campo incoerenti in una simmetria frattale auto-sostenibile che noi chiamiamo condivisibilità sostenibile. Un'onda bloccata chiusa non può sopravvivere all'accelerazione di carica quindi viene per forza di cosa palesata all'attenzione. L'attenzione è il laser olografico in grado di smistare le onde incoerenti. E a voi cosa viene messo alla vostra attenzione?

martedì 15 dicembre 2015

Ricerca sul campo unificato. Testimonianze: dialogo con Carlotta Brucco.

La nostra ricerca prosegue. Cercheremo di incontrare diversi autori che con la loro esperienza potranno donare sempre più arricchimento e sfaccettature importanti alla visione globale dell'universo. Queste testimonianze interdisciplinari consentiranno di avere una visione d'insieme più completa ed esaustiva. Le nozioni di fisica che forniamo possono essere ampliate con la testimonianza pratica nella vita di tutti i giorni, che questi autori contribuiranno a darci. Il metodo che useremo è l'improvvisazione meditativa, che consiste nel fornire un tema e vedere come le dinamiche soggettive di campo portino ad un risultato. Questa tecnica prescinderà dalle conoscenze che abbiamo acquisito, al fine di aprire la mente a nuove soluzioni e a nuovi risultati creativi. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Carlotta Brucco (autrice, cresciuta sotto la guida di grandi lama tibetani e altri maestri di diverse tradizioni spirituali avendo così modo di approfondire lo studio e la pratica di antichi metodi e tecniche di autoconoscenza).Meditazione con tema:  Il vero volto della meditazione, l'essenza, il pensiero.


R: Riccardo
C: Carlotta


R: Il campo unificato è quella parte immutabile in cui ogni porzione di spazio riposa, le onde che emergono dal vuoto cercano sempre l'armonia il principio unificante.
La mente, quindi, ha il ruolo di insegnare alle onde come accordarsi in pace.
Questa misura della mente crea ordine nel campo personale, nel campo collettivo e in quello universale.
Esperimenti scientifici hanno dimostrato che una persona che medita riduce la criminalità nel mondo di quasi il 10%, più del 60% se a meditare è un gruppo. La meditazione è anche un modo per rinnovare il campo strutturato del corpo (esperimenti dimostrano che i telomeri del corpo hanno grossi benefici in chi medita).
La meditazione è confusa come una tecnica, ma in realtà è la scoperta della perfezione del momento presente, quindi potremmo dire che la meditazione è la vita.
Accettare la perfezione del momento implica comunque una divisione tra chi accetta e ciò che viene accettato, potremmo dire che la meditazione è la fine della divisione, che vuol dire che le onde di pensiero vengono acquietate, perché non c'è dualità, divisione e quindi conflitto. La meditazione è la scoperta dell'essenza (la presenza continua e permanete del campo unificato), quindi è la fine dell'identificazione.
Questo va distillato all'interno e sciolto in un processo di evoluzione di campo che va dalle onde infrarosse all'ultravioletto di campo, in cui vengono osservate le esperienze.
Ma, per chi si avvicina alla meditazione queste rimangono solo parole, qual è quel processo interno per cui si viene veramente in contatto con tale essenza.

C: A me piace parlare di contemplazione proprio riferendomi alla meditazione intendendo un tipo di ascolto particolare in cui non c’é proiezione di alcun pensiero ma solo ascolto totale, un morbido, tenero ascolto di ciò che c’é che parte proprio dalla totale accettazione del momento presente. La perfezione del momento presente é difficile da accettare perché l’ego crede di dover trovare delle soluzione ai problemi pensando, invece non é così; la contemplazione porta a far pace con l’istante comprendendo che ha tutto ciò che ci serve per essere felici e ci rivela inoltre quello che potrebbe essere creato partendo da quel momento. Dalla contemplazione nasce l’intuizione che non è un pensiero ma una frequenza, una nuova frequenza che ci indica una nuova possibilità di realtà che prima magari non riuscivamo a vedere.

R: Sì, chi si presta a questo tipo di pratica riscontra subito l'aumento del pensiero,  se prova ad acquietarlo con la forza o a non pensarlo, esso aumenta, ma se la meditazione è veramente la fine del pensiero allora bisogna rendersi conto di non essere il contenuto del pensiero.

C: La meditazione o contemplazione non é una tecnica, come dici tu, ma proprio un modo di essere, di vivere, di guardare alle cose del mondo. Certo, i pensieri aumentano se si decide di non pensare! Nella mia esperienza ho visto che i pensieri si acquietano solo quando ci si stufa di pensare, solo quando capiamo che non ci portano soluzioni. Allora non siamo più interessati a quelle voci e qualcosa si acquieta. Quando i pensieri diminuiscono è possibile avere più chiarezza per prendere consapevolezza che non siamo il contenuto dei pensieri. I pensieri nascono dalle nostre Visioni illusorie che si sono create dalle frequenze dei nostri genitori, avi, ecc.. maschere che non ci appartengono ma che ci tengono legati alle Visioni/frequenze non scelte da noi ma subite da altri. È una schiavitù inconsapevole. Inizialmente é utile prendere consapevolezza che noi non siamo ciò che noi crediamo, non siamo i nostri credo; le nostre convinzioni non ci appartengono ma sono state subite perché nate da Visioni/frequenze non nostre che ci hanno portato su binari obbligati di pensiero e di vita.

R:  Bene, ora la cosa fondamentale è capire chi è che si accorge del contenuto del pensiero e smette di creare un'immagine di se stessi. Chi è questa entità che si accorge del pensiero? Se diciamo "io", nel momento esatto in cui dico io mi sono accorto del pensiero sto di nuovo pensando, quindi ci deve essere un qualcosa che si accorge del pensiero ma che non è il pensiero stesso.

C: Difficile descrivere ciò che non può essere descritto, ma io la chiamo Presenza. Presenza é soggetto e oggetto insieme e non accade nell’Io vedo te ma nell’essere il vedere. Non accade nell’io tocco te ma nel toccare.  L’io esiste solo nel tempo. Nella contemplazione, cioè nell’attimo presente o meglio ancora nella Presenza non esiste. Non può essere trovato. L’io é una dimensione sconosciuta alla presenza. Se si dimora nella contemplazione l’io non é più la nostra casa che finalmente ritorna ad essere ciò che é sempre stato: Presenza, o meglio un’amorevole Presenza. Se non c’é amore non c’é Presenza. Sono intimamente legati e se si può dire ancor meglio sono la stessa cosa. Una volta un lama tibetano speciale, un vecchio eremita che viveva sull’Himalaya mi ha detto che ci si accorge di aver realizzato la vera natura della mente se contemporaneamente a ciò si dimora nella compassione. Come dire che amore e saggezza devono sempre stare insieme altrimenti non c’è amore e non c’é saggezza.

R:  Se lo vediamo da un punto di vista fisico è il campo ultimo, immutabile e sempre perfetto, tale essenza e sempre  presente anche quando l'ente non se ne accorge ed è estesa ed unita: ha come principio l'armonia la condivisione dello spazio che ha come misura phi. A questo punto si può dire che la meditazione è la fine del pensiero, cioè quando il pensiero con tutto il suo bagaglio si accorge della sua insensatezza giunge alla fine ed allora la presenza affiora. In pratica potremmo dire che l'io è pensiero?  Bilanciare il pensiero consiste nel porre fine al pensiero, in questo senso la fine dl pensiero è la scoperta di sè? L'unico approccio a questo è la compassione, cioè accettare tutto il pensiero così com'è?

C: Più che porre fine al pensiero è disidentificarsi con esso. Ci possono essere dei pensieri, certo ma diventano dei mezzi per vivere qui in questo mondo, non più dei padroni. Tuttavia sono pensieri molto legati alle circostanze, molto semplici, oppure sono pensieri nati da intuizioni, o meglio sono traduzioni di queste intuizioni. In questo modo riusciamo a usare le intuizioni portandole in azione in questo mondo. Ci serviamo dei pensieri come il cavaliere si serve dei cavallo per andare in giro a compiere la sua opera. La compassione é l’essenza. La vera natura della mente é un’unica presenza compassionevole. Non parlo di amore nel senso conosciuto, quello é limitato da infinite visioni condizionanti. Parlo di una frequenza, che è ciò che regge il tutto. Compassione é quella frequenza che ti fa riconoscere la sofferenza dell’altro anche se tu sei felice. É quella frequenza che ti fa entrare in azione usando i tuoi talenti anche se tu hai compreso che é tutto un’illusione. Anche se hai compreso che tutto é Uno e l’Io non esiste la compassione ti fa Vedere che per l’altro non é così e quindi sei spinto a portare anche l’altro a vedere che può essere felice. La compassione é una realizzazione che viene mano a mano che ci si libera dalle proprie illusioni e contemporaneamente ci si libera dalle proprie illusioni cercando la compassione. Il problema é che crediamo di poter essere felici pensando nel solito modo alle solite cose; questo é il vero problema.

R:  Si, la frequenza di cui parli ha sicuramente una misura in sezione aurea, è un emozione purificata. In pratica il pensiero non può conoscere quel principio universale che chiamiamo amore. Ma, se un dialogo come questo mi aiuta a porre fine al pensiero o mi porta alla quiete, non potremmo dire che in fin dei conti è una meditazione?

C: Sì diventa una meditazione se lo mettiamo in pratica, se lo portiamo nella nostra vita. La meditazione non é mai scissa dalla quotidianità. Quando le persone mi chiedono quanto tempo devono meditare io dico loro: “24 su 24!”. La meditazione é uno stato di coscienza; a me piace dire un nuovo linguaggio. Si impara piano piano ma poi lo si parla sempre.

R: Sì, ma se mentre parliamo il pensiero si accorge di non essere l'intero, non è forse una pratica?

C: Sì certo. Diciamo che il pensiero non può accorgersi di essere l’intero ma la presenza sì. Quindi è più un atto intuitivo di consapevolezza che poi può essere tradotto in un pensiero. La mente capisce, la consapevolezza comprende. Mentre ora parliamo possiamo ascoltare quella parte di noi che intuisce di essere un’amorevole presenza. Magari non la vediamo bene ma qualcosa di noi sa che é così. Questo per ricordarci che é possibile essere liberi e felici.

R: Ma, la presenza non è forse già consapevole della sua natura, ed è quella che emerge come intuizione come dicevi prima, quindi in pratica il pensiero deve accorgersi del suo limite e del fatto che è la causa della sofferenza, a quel punto smette di essere?

C: Sì penso anche io come dici.

R: Bene a questo punto potremmo dire che la causa della sofferenza è l'immagine di sé?

C: Sì io dico una distorta Visione di sé.

R: Quindi, chi soffre è l'immagine o il pensiero ma mai la presenza interna che è intoccabile?

C: Giustissimo!  Bisogna diventarne consapevoli. Allora la sofferenza non c’é più. Anche quando c’è dolore la sofferenza non c’é più.

R: Ok, il tempo per questa meditazione sta per finire vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?

C: Auguro a tutti, con tutto il cuore di cercare la propria vera natura meravigliosa, felice e compassionevole, perché chi cerca con sincerità e costanza troverà di sicuro. Vi auguro di cercare la consapevolezza della vostra felicità iniziando dall’ascoltare tutto ciò che siete e tutto ciò che é il mondo senza giudicare, senza dare opinioni ma solo offrendo a voi stessi e gli altri un tenero ascolto privo di alcuna proiezione. Se unirete l’ascolto silenzioso alla tenerezza qualcosa di speciale inizierà pian piano a farsi vedere. Bisogna però avere molta pazienza e innaffiare la nostra pratica quotidianamente con gentilezza e costanza. Mi piace dire che quando non sappiamo più che fare é utile abbracciare ciò che non ci piace per arrenderci meglio al momento presente. Solo accettando ciò che c’é in questo momento arriveranno le intuizioni per creare nuovamente una vita ricca e appagante. Vi auguro Buon Natale: che troviate sotto l’albero il volto, la Visione e la frequenza del meraviglioso essere che siete veramente!

R:  Grazie, Carlotta.


C: Grazie Riccardo.

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venerdì 11 dicembre 2015

Energia spirale , campo di torsione e nuovo modello.

La Nasa ha presentato un nuovo modello del Sistema Solare, quello che si vede è molto simile ad un campo di torsione.
Il Sistema Solare è un vortice con un unità centrale che funziona come dominio del vuoto, un oscillatore acustico complesso.
Nel video si ha un elaborazione che può rendere l'idea.



Chiaramente nel video si trascura una caratteristica, e cioè che ogni porzione di onde ha un eccentricità più sostenuta, e che ogni onda si diffrange in frattali a diverse scale:


Esempio generalizzato.

La singolarità di ogni punto nel tornare al dominio del vuoto connette l'intero sistema nel campo di punto zero.
La forza centrate nell'universo ha una unidirezionalità compressiva,
Ogni punto del campo è un potenziale oscillatore centrale, attorno al quale può nascere una condizione di fluttuazione dinamica e geometrica, che comporta una manifestazione a diversa densità di qualsiasi fenomeno naturale.
Il principio compressivo serve a dividere la complessità dello spazio ed aumentare l'informazione.
Quindi ogni punto diventa un potenziale attrattore di informazioni da comprimere.
L'universo sta conoscendo se stesso.

giovedì 10 dicembre 2015

Velocità superluminale, effetto tunnel, onde gravitazionali ed illuminazione : Sezione aurea.

Raymond Y. Chiao è un fisico americano meglio conosciuto per il suo lavoro sperimentale in ottica quantistica.
Chiao è diventato noto nel campo dell'ottica quantistica causa di diversi esperimenti importanti. Sulla base di precedenti esperimenti condotti di Günter Nimtz nel 1992  ha misurato il tunnel quantistico tempo, che è risultato essere compreso tra 1,5 e 1,7 volte la velocità della luce.esperimento.
In pratica la velocità della luce viene superata di un valore compreso tra 1,5 e 1,7 volte all'interno di un tunnel quantistico.
Il valore 1,618 è molto vicino e compreso al valore trovato. Questo mostra come la misura di sezione aurea sia la perfetta misura per consentire l'accelerazione di un onda. Le onde gravitazionali sono l'origine di ogni onda conosciuta. Alle misure di Planck la velocità di carica di un'onda di luce viene accelerata in coniugazione di fase dalla misura di sezione aurea e crea il perfetto effetto tunneling. A questa velocità l'attrito si annulla grazie alla perfetta coniugazione di fase quindi l'informazione è in grado di comprimersi all'infinito senza nessun ostacolo. Questa è la conferma che le nostre ricerche sulle onde gravitazionali sono corrette. L'effetto tunnel è il principale fenomeno da cui si origina la mente. Trovare le misure di sezione aurea nel nostro campo è importante se si vuole ristabilire l'iper-comunicazione (comunicazione senza attrito o resistenza). Trovare la misura di sezione aurea nel proprio campo significa illuminarsi tramite la centratura nel dominio del vuoto. Il dominio del vuoto è una sfera di luce con un foro al centro. Il dominio del vuoto rappresenta la porta di uscita perfetta dalla densità di carica e l'apertura ultima per la parte infinita di campo (intelligenza infinita).
Imparare le misure di sezione aurea nel proprio campo è la vera disciplina di spin (spirituale).
La geometria in sezione aurea del campo gravitazionale ci permette di spiegare tutti i fenomeni naturali e di fare chiarezza sul perché in natura tutto è collegato alla sezione aurea.

mercoledì 9 dicembre 2015

Ricerca sul Campo Unificato. Testimonianze : dialogo con Vincenzo Fanelli

La nostra ricerca prosegue. Cercheremo di incontrare diversi autori che con la loro esperienza potranno donare sempre più arricchimento e sfaccettature importanti alla visione globale dell'universo. Queste testimonianze interdisciplinari consentiranno di avere una visione d'insieme più completa ed esaustiva. Le nozioni di fisica che forniamo possono essere ampliate con la testimonianza pratica nella vita di tutti i giorni, che questi autori contribuiranno a darci. Il metodo che useremo è l'improvvisazione meditativa, che consiste nel fornire un tema e vedere come le dinamiche soggettive di campo portino ad un risultato. Questa tecnica prescinderà dalle conoscenze che abbiamo acquisito, al fine di aprire la mente a nuove soluzioni e a nuovi risultati creativi. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Vincenzo Fanelli (Master Trainer di PNL, Master Coach e autore),  cercando di improvvisare una meditazione con un tema: la connessione mentale al campo e le funzioni cerebrali.    

R = Riccardo
V = Vincenzo

R: Dalla fisica ormai è evidente che la natura dell'universo è pulsazione, che dà vita ad onde stazionarie da noi chiamiate vibrazione. Il campo fonte ha un principio base che è la sezione aurea. Il ruolo della mente è quello di insegnare a distribuire le onde in maniera armonica. Tale mente è parte integrante di tale campo. Alcuni la identificano con l'osservatore. Ora ci sono delle contraddizioni derivanti dal ruolo dell'osservatore: la prima è quella che l'osservatore è condizionato; la seconda è che l'osservatore non può essere condizionato ma è solamente dormiente fino a quando non si è svolto un certo lavoro interno. Ora, a prescindere da tale discussione, un dato di fatto è che un'onda per diventare parte integrante della realtà deve accumulare inerzia. Il meccanismo per far accumulare inerzia ad un'onda è l'attenzione (il famoso collasso d'onda della fisica quantistica). Quindi, le onde disordinate di pensiero, che qui chiameremo credenze, sono una delle principali distorsioni al fatto che la mente riesca a scegliere cosa collassare. Tali credenze strutturano la rete neuronale in sequenze stabilite, che portano poi alla ripetizione quasi compulsiva nella scelta e nella modalità mentale. Queste credenze sono del tutto inconsce e spesso non corrispondono a ciò che risiede nel puro principio interno di ognuno. Queste rappresentano un muro sul quale lavorare. Secondo la tua esperienza, ci puoi dire come vengono in essere tali credenze e perché sono così difficili da rimuovere?

V: Le credenze sono percorsi neurologici statici, nel senso che sono schemi rigidi come binari, dove il pensiero va sempre in quella direzione anche se razionalmente non vorremmo.
Ovviamente, si tratta di credenze positive e negative che si fissano come un apprendimento grazie ad esperienze emozionali significative e/o alla ripetizione di esperienze/pensieri (cosiddetta legge della ripetizione).
Generano processi di "cancellazione" e "deformazione" della realtà: eliminano tutto quello che va contro la credenza e deformano la realtà grazie all'immaginazione, ipotizzando situazioni che di fatto non esistono ma che rafforzano la credenza stessa.
Ad esempio, se uno crede "l'amore non esiste" non riuscirà a vedere coppie innamorate (cancellazione) o le scambierà per coppie di interesse (deformazione). Non basta il pensiero positivo per eliminare una credenza ma la capacità di mettere in dubbio e in discussione il pensiero (richiede una grande forza di volontà). Infatti, in maniera naturale,  quando noi dubitiamo di una credenza, questa sparisce pian pianino (nel bene e nel male).

R: Intimamente quindi possiamo dire che il cervello solidifica immagini di sè e che queste immagini hanno la natura di una carica elettrica. Come facciamo a stabilire un senso oggettivo, in una rete elettrica, che ci faccia dire che questo è un nostro desiderio e da qui ci faccia riprogrammare il cervello per realizzarlo?

V:  La percezione della realtà è completamente soggettiva e dipende dai nostri sensi e filtri inconsci. A parte le credenze "vitali" e "sane" (ad esempio, bere il veleno uccide o lanciarsi da un palazzo uccide), tutte quelle che sono palesemente limitanti per la nostra felicità andrebbero rimosse. Da soli non è sempre facile riconoscere una credenza come limitante perché per noi si tratta di realtà. Ci vuole o una grande forza interiore e l'aiuto esterno di qualcun altro (anche lo scambio con un amico) per rendersi conto che quello che credo io è solo quello che credo io, non la realtà.
Ad esempio, se credo che "solo i delinquenti diventano ricchi", parlare con un amico che la pensa diversamente è utile in quanto mi fornirà informazioni diverse da quelle che possiedo io. Ovviamente tenderò a cancellare e deformare per non rimuovere la credenza.

R: Da questo punto di vista la fisica ci dice che il campo ha una regola base e tale regola è una misura che potremmo definire amore (phi). Il principio di ognuno quindi ha due basi, uno profondo che vuole la nostra crescita in base alle regole universali, ed uno superficiale che invece è basato sull'immagine olografica di sè. In che rapporto sono questi due aspetti interni secondo te?

V: Volendo semplificare questo concetto possiamo dire che c'è la nostra Essenza che va in una direzione di evoluzione e il nostro Ego che è il frutto di condizionamenti esterni (famiglia, società, media, scuola, gruppo sociale, ecc.). L'Ego è una vera trance ipnotica che ci impedisce di accedere al nostro vero Io. Questi due non vanno molto d'accordo. Non sono uno di quelli che afferma di dover annullare completamente l'Ego, ma quanto meno di tenerlo a bada. Il lavoro ideale sarebbe la rimozione delle credenze limitanti e delle parti inconsce che sono responsabili dei nostri comportamenti indesiderati. In questo modo, eliminiamo tanta "programmazione esterna" e riusciamo ad entrare più in sintonia con la nostra "essenza". Ovviamente, questo richiede tempo e voglia di farlo tenendo conto che la maggior parte di noi vive nella completa felicità dell'Ego, ne siamo dipendenti.

R: Si, questo fa nascere la domanda se la vita di ognuno non sia predeterminata dal sè interiore che ha come bastone tra le ruote l'ego fittizio indotto dall'esterno. Dalla fisica sappiamo che il principio olografico dona infinite possibilità potenziali. Ora, è importante riconoscere i segni di cosa si vuole a livello profondo o credi che la dinamica interna di una persona sia determinata, e anche se può essere cambiata, essendo "desiderata" dal sè profondo, è comunque una variazione al tema?

V: Sul discorso di un destino preordinato bisogna tenere conto di due concetti importanti:
il primo è che se ci muoviamo meramente nella 4rta dimensione (il tempo), il destino tende ad essere immutabile (non si può modificare la linea temporale nella 4rta dimensione).
 Se noi ci muoviamo nella 5nta dimensione possiamo accedere ad un numero enorme di linee temporali alternative e cambiare: infatti, credo molto nel libero arbitrio.
Ovviamente l'Universo ci manda dei segnali per dirci qual è la strada giusta per la nostra evoluzione. Possiamo decidere di seguirla accelerando la nostra evoluzione, oppure di rimandarla e fare altre strade. E' come la corrente di un fiume: tenderà a rimetterci sempre in un certa direzione. Sta a noi seguirla oppure nuotare controcorrente. L'accesso alle linee di possibilità alternative, è qualcosa che facciamo senza rendercene conto, tutti i giorni (o quasi). Il fatto di poter scegliere linee più distanti come probabilità dipende da quanto quantum energetico possediamo.

R: Sì, l'evoluzione è il principio cardine. I segnali che arrivano sono da tradurre, abbiamo un'infinità di informazioni che sono accessibili nel momento presente. La varianza di campo richiede di comprimere le informazioni, per cambiare densità alle stringhe di campo bisogna conoscersi profondamente e lavorare quotidianamente. In fisica il focus può essere associato alla coniugazione di fase delle onde cerebrali e la  connessione diretta con i domini del vuoto, c'è secondo te un modo per processare le esperienze di vita in modo che siano un dono per l'evoluzione. Cosa consiglieresti, per aumentare il focus energetico?

V: Direi che il primo passo consiste nel ridurre il più possibile la "programmazione inconscia" (credenze, parti profonde, ecc.). Soprattutto andrei a rimuovere tutte le credenze che mi dicono che non è possibile andare oltre certi limiti.Poi lavorerei sul discorso energetico: a più energia accedo, a più linee di possibilità posso accedere. Attualmente, il sistema è fatto in modo tale da toglierci energia costantemente (media con notizie disastrose, pensieri negativi, paure), per non parlare delle persone che ci circondano che operano costantemente una sponsorship negativa. Non per ultima, l'alimentazione. Bisognerebbe informasi su cosa ci fa davvero bene come cibo andando oltre le notizie che ci arrivano dai canali ufficiali (un popolo longevo e sano non fa arricchire nessuno), a quel punto manifestare diventerebbe molto più semplice. Si risveglierebbe più attivamente quello che chiamo Focus Universale (che in realtà è attivo ma atrofizzato).

R: Bene, per quanto riguarda la programmazione inconscia da togliere, in realtà è un vero è proprio lavoro interiore di pazienza e disciplina. Credi che le filosofie orientali e la visione olistica possano essere utili secondo la tua esperienza?

V:Si, le filosofie orientali offrono tanto materiale e una visione della vita "purificante" da questo punto di vista: l'accettazione (non resa) degli eventi/situazioni/persone, maggiore flessibilità verso la vita, una visione positiva (non all'americana ovviamente), ecc..Poi ci sono le tecniche come quelle che insegno e pubblico nei miei libri, ma senza una visione olistica della vita, avrebbero poco senso.

R: Quindi diciamo la molla deve scattare dal'interno. Qual è la molla che fa scattare tale ricerca secondo te?

V: Sicuramente l'infelicità, il rendersi conto che se non si cambia qualcosa non riusciamo a raggiungere uno stato superiore. Parecchie persone sono infelici ma assuefatte al sistema ("cosa ci posso fare? questa la è vita"). Altre si rendono conto che è possibile cambiare. Si inizia sempre a piccoli passi, l'importante è iniziare.

R: Quindi possiamo vedere le cose negative come un vero e proprio catalizzatore per la crescita?

V: Sono una sfida. Se le vediamo come tali, evolviamo. Se le vediamo come ostacoli e non le affrontiamo, restiamo sempre lì. Non va bene neanche il pensiero positivo estremizzato, cioè chi non vuole vedere "negatività" (tra virgolette perché in realtà sono solo esperienze). In questo modo non cresce e non evolve. La vita è fatta di alti e bassi, anche per chi è "evoluto". Quello che cambia è la percezione e la capacità di far passare più velocemente i periodi di "basso".

R: Ok il tempo a nostra disposizione finisce qui, grazie Vincenzo.

V: Ciao, grazie a te.


Per saperne di più :






martedì 8 dicembre 2015

Super intervista

Intervista dal sito Exis.

Siamo in un periodo incredibile, le rivelazioni  e le scoperte scientifiche si susseguono. Stiamo attraversando un periodo molto delicato dove il nostro sistema collettivo e singolo, come uomo in rapporto alla natura è in cambiamento. Per fare luce su alcuni punti peculiari della situazione abbiamo incontrato l’autore emergente nonchè ricercatore indipendente Riccardo Telesca sottoponendogli alcune domande.

Esiste un modo “scientifico” di avvicinarsi alla spiritualità?

venerdì 4 dicembre 2015

Domande e intervista.

Mercoledì sarò intervistato, dal sito Exis, i temi saranno i campi nel sistema biologico e nella vita di tutti i giorni, chiunque vuole porre domande generiche, domande su questioni personali,  di dieta, sulle discipline della mente, sul campo in genere può lasciare un commento sul sito o mandarmi una mail e le domande faranno parte dell'intervista.
Specificate se volete inserire il vostro nome  o no

A presto.

sabato 28 novembre 2015

Nuove conferme sull'Ipercubo

La rivista Classical ad Quantum Gravity ha pubblicato una ricerca in cui viene mostrato come nei pressi di un buco nero sia possibile osservare fenomeni geometrici come l'Ipercubo. Thorne, fisico teorico del Caltech ha riconosciuto l’importante valore del nuovo approccio per gli astrofisici. Sono state così condotte simulazioni con il codice Dngr che hanno orientato i ricercatori verso questa osservazione: vicino ad un oggetto cosmico che ruota rapidamente su se stesso, proprio come un buco nero, entrano in gioco entità geometriche caustiche. Queste proprietà “sono formate dalla concentrazione di curve che modellano le traiettorie dei raggi luminosi quando questi attraversano altri oggetti”. Queste dinamiche sono ampiamente spiegate nei libri pubblicati da noi, le curve che modellano le traiettorie dei raggi di luce sono i campi di torsione del vortice ad imbuto che scorre in un toroide, il modo di circolare del flusso di risonanza dell'etere si dispone in figure platoniche nello scorrere in una sfera. Nel libro "strutture armoniche e tecnologie naturali" chiariamo questo fenomeno in maniera abbastanza semplice. Tale realtà da vita a scenari da fantascienza. Se immaginiamo che l'Ipercubo è in realtà il movimento che correla in fase le facce di un dodecaedro possiamo ottenere quelli che nei film sono viaggi temporali se la possibilità che il viaggiatore senta il passare del tempo semplicemente inclinando un ipercubo di 90° gradi dalla linea temporale compressa. Nella fisica attuale eterica ogni punto del universo è un frattale, un mini buco nero quindi tal gioielli quantistici sono riscontrabili a diverse scale. rimanete sintonizzati per saperne di più.

Iper-comunicazione svelata

I ricercatori russi dicono anche di aver scoperto che il nostro DNA può creare delle interferenze nel vuoto, arrivando a produrre dei “tunnel spaziali”, equivalenti nel mondo del micro ai cosiddetti "ponti Einstein-Rosen" del mondo del macro. Gli scienziati russi hanno scoperto che il DNA può creare modelli invisibili e strutturati nell'energia del vuoto nello spazio, questo crea i cosiddetti wormholes magnetici (buchi di verme) a cui si riferiscono gli studi di Garjajev e Poponin sul fenomeno da loro chiamato "Effetto DNA Fantasma". I wormholes sono l'equivalente dei cosiddetti ponti Einstein-Rosen nelle vicinanze dei buchi neri che si manifestano dopo la "morte" delle stelle. Questi sono tunnel di comunicazione tra diverse aree dell'universo, tramite i quali l'informazione può essere trasmessa fuori da spazio e tempo. Negli umani l'iper-comunicazione si osserva quando una persona ottiene all'improvviso un'informazione che è fuori dalle sue conoscenze di base. Molte persone dopo stani incidenti hanno avuto in eredità incredibili talenti come saper suonare tutti i tipi di strumento disegnare modelli matematici complessi o frattali. La prima cosa da capire è che lo spazio è il frutto di una torsione aurea che porta la l'energia proveniente dalle alte radiazioni a collassare come in uno scarico di lavandino. Nella torsione parte dello spazio accumula inerzia diventando materia. La materia ha dunque sempre bisogno di essere alimentata dal flusso di torsione eterico per rimanere in forma altrimenti svanisce. Ne è un classico esempio l'effetto Casimir dove due piastre opportunamente isolate dai campi e sotto vuoto vengono spinte ad annullarsi dalla pressione esterna che esercita la vibrazione. In questo senso bisogna capire che lo spazio nella sua torsione accumula informazioni per poterle comprimere ed aumentare di densità, la compressione lungo una rotazione di onde armonica si addensa fino ad arrivare al dominio del vuoto. Tale dominio è chiamato da molti singolarità.



La singolarità è il centro o foro nel vortice o dominio del vuoto che consente di attraversare la propria centratura e sfondare nel dominio di coscienza estesa ed indifferenziata dove l'intelligenza è potenzialmente infinita.
Per accedere alle informazioni di qualsiasi natura è importante imparare a correlare tutte le onde del proprio vortice a spirale che man mano si avvicino al centro aumentano di velocità. Il cervello è in grado di sintonizzarsi a varie frequenze di coscienze, dalle Beta alle Gamma. correlare queste onde e renderle armoniche significa unificare il sè entro la compressione di carica e giungere nella stabilità del proprio dominio del vuoto, in questo stato è possibile sintonizzarsi sulla risonanza di Schuman e passare dal dominio del vuoto al centro della Terra dal quale è possibile connettersi a quello nel dominio del suo e distribuirsi in maniera frattale in tutta la rete a griglia. Ottenere informazioni in questa modalità è assai semplice. Nel prossimo libro in uscita nel 2016 i segreti della mente tra le onde saranno spiegati.

giovedì 26 novembre 2015

Il segreto della comunicazione e dell'entanglement

Nella dinamica dei fluidi si è constatato che che due vortici, se prodotti simultaneamente rimangono connessi sotto la superficie del fluido da un tunnel vorticoso che fa da portale per il collegamento diretto. Questo tipo di fenomeno è del tutto simile al famoso entanglement. tale tunnel permetterebbe una connessione nascosta tra le onde vibranti del campo e una loro correlazione dinamica attraverso spazio e tempo. Nel suo ultimo lavoro scientifico, il famoso fisico Leonard Susskind, che ha contribuito al principio olografico, dimostra che l’entanglement tra particelle può essere dovuto ad una rete di wormholes nella struttura dello spazio-tempo”. In alcuni esperimenti la frantumazione di una struttura atomica produce la dinamica pista di spostamento dei quark. Gell-Mann catalogò questa dinamica chiamandolo Eightfold Way.




L'immagine che ne esce è un perfetto tetraedro.
Gli scienziati russi hanno scoperto che il DNA può creare modelli invisibili e strutturati nell'energia del vuoto nello spazio, questo crea i cosiddetti wormholes magnetici (buchi di verme) a cui si riferiscono gli studi di Garjajev e Poponin sul fenomeno da loro chiamato "Effetto DNA Fantasma". I wormholes sono l'equivalente dei cosiddetti ponti Einstein-Rosen nelle vicinanze dei buchi neri che si manifestano dopo la "morte" delle stelle. Questi sono tunnel di comunicazione tra diverse aree dell'universo, tramite i quali l'informazione può essere trasmessa fuori da spazio e tempo.
Tali punti vortici sono le correlazioni ponte che costituiscono le strutture geometriche nel campo unificato e connettono diversi aggregati di campo.
Fenomeni come la sincronicità, o l'azione spettrale a distanza sono facilmente spiegabili con tale tecnologia naturale.
Ma come fanno i punti a creare legami?
Il primo principio è che ipoteticamente qualsiasi punto è collegato o collegabile, ma è quando si instaura una sorta di empatia di campo ad aderire in maniera di gruppo. Di fatti quando la misura armonica di sezione aurea si instaura il collegamento comincia a pulsare in maniera compressiva tra due punti legandosi in linee di geometria platonica che sono tunnel nella topologia spaziale di campo.
I componenti di famiglia creano questo principio tra di loro.
Ma ancora più importante questo è il meccanismo in cui si può avviare l'ipercomunicazione tra il dna e il campo fonte.


lunedì 16 novembre 2015

Azione spettrale a distanza

Recentemente si discute in maniera ampia dell'effetto di azione spettrale a  distanza in alcuni settori della scienza. Una recente scoperta ha dimostrato che il DNA ha la capacità di riconoscere similitudini in altri filamenti di DNA ad una certa distanza tendendo a riunirsi con tali frammenti.
In fisica l'azione a distanza è un azione immediata che si verifica tra oggetti separati a distanza con presunti mediatori.
L'entanglement quantistico è un esempio di come in fisica, o meglio in natura tale fenomeno sia istantaneo e vada oltre la distanza conosciuta.
Una buona porzione della scienza ufficiale, attualmente non riconosce questo fenomeno relegando la capacità del DNA di organizzarsi in maniera consequenziale alla struttura genetica interna.
Una ricerca pubblicata sull' ACS' journal of Phisycal Chemistry mostra chiaramente che il riconoscimento di omologia tra le sequenze di diversi nucleotidi avviene senza la mediazione di nessuna proteina o il contatto fisico tra loro.
Questo per alcuni teorici di scienza è eretismo o magia, o peggio ancora immaginazione.
Dewey Larson, come altri scienziati, ha passato una vita a risolvere le incongruenze della fisica classica, facendo peculiari recensioni di tutti i dati scientifici  di cui disponeva nel tentativo di conciliare tali incongruenze.
La sua teoria dei sistemi reciproci è quanto di più accurato e veritiero presente nelle esposizioni scientifiche attuali.
In seguito alle sue ricerche fu in grado di dimostrare che esiste una forza organizzativa che fornisce le informazioni necessarie a mantenere un corpo in forma e a farlo funzionare.
Nella sua teoria lo spazio non è visto come un mero contenitore di forme bensì un movimento articolato di un flusso che ha come reciproco il tempo.
A molti la sua opera sembra un' astrazione, ma è in realtà ciò che compie la mente a fare l'astrazione, ovvero nella sua teoria viene mostrato come la mente sia in grado di navigare all'interno di astrazioni tra passato e futuro proprio come un movimento apparente, quindi si evince che la natura di tale campo è mentale.
In pratica il campo organizzativo è la mente che si articola in diverse forme. Egli descrisse come ci sia una componente mentale da considerarsi nel tempo spazio (reciproco di spazio tempo e di natura movibile nel tempo), che fornisce informazioni al corpo presente nello spazio tempo capace solo di muoversi nello spazio.
In un contesto del genere l'azione spettrale a distanza riscontrata nel DNA non è altro che tale campo mentale in funzione.
Nei nostri libri siamo andati in profondità nel meccanismo mostrando come l'azione di campo che ci sembra essere a distanza è correlato dalle forme geometrica che l'azione spiraleggiante del campo unificato produce.
In questo meccanismo bisogna immaginare come se due punti apparentemente separati di spazio sono comunque immersi nel campo unificato dove acquisiscono capacità di scambio reciproco tramite legami derivanti da figure geometriche di solidi platonici.
Una volta attuato il legame, il sistema si comporta all'unisono essendo la stessa figura che distribuisce lo spin, ed apparendo nello spazio. Ciò che si vede sono i nodi stazionari ad una certa velocità d fase.

venerdì 2 ottobre 2015

Studi suggeriscono che il Sole innesca i grandi terremoti

Prove a dimostrazione di ciò che è scritto nei libri scritti (strutture armoniche e tecnologie naturali) sul fenomeno dei terremoti iniziano ad essere notate da diversi autori.....




Sulla base di due documenti, che saranno pubblicati il 5 ottobre sulla rivista online NCGT, il sole sta provocando i terremoti più funesti del pianeta, tra cui, il recente terremoto di magnitudo M8.3, occorso in Cile, il 16 settembre 2015. I documenti, che a breve verrano presentati, si concentrano sulle fluttuazioni dell’attività del campo magnetico del sole. In queste due carte, è stata trovata una relazione statisticamente significativa tra i terremoti di magnitudo M8 + e gli estremi e capovolgimenti del campo magnetico polare del sole.
Il team di ricercatori, ha annunciato i risultati nel mese di agosto 2014, e recentemente ha utilizzato i metodi proposti in questo studio, per fornire la prova che un recente grande terremoto si adatta ai modelli riportati nello studio.

Nei primi mesi del 2014, il team del Dottor Christopher Holloman, ricercatore statistico presso la Consulting Service Ohio State University, è stato in grado di costruire un modello che espone un accordo molto forte tra il magnetismo solare e il verificarsi dei grandi terremoti.

Il Dr. Holloman ha avvertito che la sperimentazione formale del modello può essere effettuata solo esaminando le sue prestazioni nel corso dei prossimi anni, ma i risultati sono sufficienti per suggerire che esiste probabilmente un rapporto tra i campi magnetici polari del sole, associati con il nord e il polo sud del sole, e i grandi terremoti. Abbiamo anche un evento successivo che sembra comportarsi con quanto riportato nello studio iniziale. Infatti, la data finale del nostro studio è coincisa con il disastroso terremoto in Cile. Speriamo di presentare anche altre pubblicazioni, nel quale riportare, in modo più dettagliato, gli eventi del 2016.
“Questo tipo di conferma è solo il primo passo, ma è certamente positivo”, osserva l’autore Ben Davidson dello SpaceWeatherNews LLC. Il secondo documento è stato presentato dal solo Davidson, ed in esso ci si è limitati all’analisi del terremoto Cile per accompagnare lo studio iniziale.
“L’aspetto più sorprendente del modello è che è, per la maggior parte, relativamente semplice” dice il Dott. Holloman. I risultati osservati nei campi magnetici solari non sono il risultato dell’applicazione di alcune funzioni matematiche oscure. L’algoritmo è basato su picchi, depressioni nei cicli solari o forza assoluta di uno dei poli, in un particolare momento. Questi semplici modelli sono più spesso predittivo rispetto ai modelli più complessi.
La relazione qui descritta e che “ci può essere collegamento elettrico tra la Terra e il Sole”, secondo il dottor Kongpop U-yen. Guardando il set completo di dati, non è difficile per chiunque vedere che c’è una connessione. Per essere sicuri dei nostri risultati abbiamo anche eseguito una verifica di questa scoperta con un’analisi statistica. Si ritiene inoltre di aver compiuto una mossa importante nell’integrare elementi sia elettromagnetici che elettrostatici nel discorso generale, e di aver compiuto un deciso progresso nelle indagini.
Gli studi suggeriscono anche che il campo magnetico interplanetario è associato con i buchi coronali alle basse latitudine, in particolare con le strutture dei buchi coronali polari, e possono anche fornire percorsi di approfondimento, insieme a modi alternativi per monitorare questa attività del campo, come ad esempio l’intensità del vento solare, associata ai buchi coronali. Commentando ulteriormente la semplicità dell’algoritmo, Davidson osserva, “Guardare agli estremi del magnetismo e all’inversione della polarità – in realtà è abbastanza semplice.”
Entrambi i documenti, saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista Nuovi concetti di tettonica globale –NCGT- , disponibile il 5 ottobre 2015, e la discussione sul trigger solare su i terremoti farà parte della prossima discussione presso l’Osservatorio di frontiera a Pittsburgh, il 17 ottobre e il 18, il 2015.

lunedì 30 marzo 2015

Intensa compressione toroidale.

L'andamento della Risonanza di Schumann, correlata all'attività solare degli ultimi periodi evidenzia una fase di compressione energetica toroidale dei plessi della griglia magnetica molto stressante.
L'energia cumulata e non compressa si è tradotta in intense attività sismiche e vulcaniche, i punti griglia sono sotto forte pressione.
Molte persone hanno sentito la compressione di campo sotto-forma di irritazione nervosa, pesantezza emotiva, dolori alla schiena e momenti di disequilibrio.
La compressione dello spin dovuta all'aumento del campo e della regolazione dei punti griglia, richiede un adeguamento del campo elettrico delle persone a diversa densità.
Questa fase di stress si ripercuote in maniera evidente sulle componenti di campo presenti in natura distribuendolo con interferenze distruttive.
Questa trasformazione del sistema solare continua ed è ad un punto molto intenso del suo percorso.
Il campo del cuore tira la sua elettricità direttamente dalla compressione implosiva che crea la gravità, per cui in questi giorni stressante potrebbe essere utile rilassarsi, camminare all'aria aperta e rilasciare gli stati emotivi più difficili.
Vampate di calore sono possibili in alcuni soggetti particolarmente sensibili.



Gli studiosi Goncharov, Morozov e Makarov  si sono resi conto che è proprio all'interno dei campi magneticicreati da questa griglia dodecaedrica che si verificano spirali di elettricità terrestre, i valori più alti di salinità degli oceani e, dove le linee della griglia magnetica si intersecano, diversi fenomeni davvero difficili da spiegare anche per la scienza. Un esempio tipico dei fenomeni che accadono nei punti di intersezione dellagriglia magnetica terrestre è il mal funzionamento di tutti gli apparecchi elettronici; il famoso "triangolo delle Bermuda" si trova nell'incrocio di cinque linee dellagriglia magnetica. Perfino gli animali percepiscono lagriglia magnetica e se ne servono spesso per orientarsi, in particolar modo alcune specie marine e gli uccelli migratori.
Continuando le loro ricerche Goncharov, Morozov e Makarov  scoprirono che più di 4000 antichi siti sacri ( piramidi, obelischi, templi, pagode, monoliti, mehnir...) sono situati esattamente su questa griglia magnetica. Questo è stupefacente perché ci dà il modo di supporre che i nostri avi conoscessero bene la griglia magneticaed usassero la sua energia attraverso dei "canalizzatori", che erano poi le costruzioni delle quali oggi ammiriamo le rovine.

La griglia magnetica Becker-Hagens, è una sorta di evoluzione della griglia dodecaedrica  di Goncharov, Morozov e Makarov  che lascia intuire chiaramente come la griglia magnetica possa essere l'artefice non soltanto della forma dei continenti ma anche delle catene montuose, delle creste oceaniche etc.
E' curioso notare che gli scienziati, nonostante diverse ipotesi e teorizzazioni, non hanno ancora chiaro quale sia il meccanismo che crea il campo magnetico del nostro pianeta; l'unica cosa certa è che si sviluppa nella parte più profonda della terra.

Griglia magnetica

Per gentile concessione Becker-hagens

venerdì 20 marzo 2015

Aumento della Risonanza di Schumann

I valori della risonanza di Schumann hanno raggiunto dall'ultima rilevazione livelli molto elevati, siamo oramai a 16,65.
L'accelerazione coincide con il mutamento di campo dovuto all'aumento di densità riscontrato negli studi del dottor Dmtriev.
La radiazione del Sole ionizza parte dell'atmosfera terrestre e forma uno strato di plasma conduttivo la ionosfera.
L'intercapedine d'aria che separa la ionosfera dalla superficie terrestre funziona da guida d'onda per le onde.
La frequenza di Schumann influenza i ritmi del cervello, ma sopratutto è in diretta correlazione con il campo del cuore nella sua distribuzione ad onda.
Per sintonizzarsi  con la nuova velocità di campo è necessario che il campo ad arco del cuore sia nidificabile nelle misure della risonanza di Schumann che ora richiedono una coerenza più alta per andare in fase.
Questo aumento di velocità può creare in sistemi non perfettamente sintonizzati, perdite temporanee di memoria, stato di mal di testa diffuso, mancanza di sonno e altri lieve disfunzioni.
Per andare in picchiata il campo del cuore con la nuova risonanza di Schumann bisogna imparar l'ecologia di spin ed ad andare in correlazione frattale nel campo che connette direttamente il cuore alla Terra.
Per adeguarsi al cambiamento bisogna che parte delle abitudini fuori fase siano lasciate per un nuovo modo di vivere più veloce, così il campo del cuore innestato ad arco nella nuova risonanza ne può guidare l'onda e distribuirla correttamente all'interno del corpo.

Per saperne di più

martedì 10 febbraio 2015

Errori nelle equazioni di Maxwell

 Le equazioni di Maxwell permisero di unificare i fenomeni di elettricità e magnetismo, prevedendo l’ esistenza delle onde elettromagnetiche, come poi furono puntualmente scoperte dimostrando la validità della teoria.
Non solo, da tale unificazione si arrivò a prevedere per via teorica, da aspetti legati al campo elettrico e magnetico nel vuoto, esattamente la loro velocità di propagazione la velocità della luce.
Le Equazioni di Maxwell mostrano matematicamente che cariche elettriche con moti accelerati danno luogo alla propagazione di onde elettromagnetiche, caratterizzate da campi elettrici e magnetici oscillanti tra loro concatenati che si propagano nello spazio vuoto.
Nell’ interpretazione dei campi elettrici e magnetici dell’onda elettromagnetica, le equazioni permettevano di immaginare una loro esistenza come realtà fisiche che divengono ormai indipendenti dalle sorgenti che li hanno generati, ma non solo, tali equazioni, istante per istante, permettevano di ritener tali campi indotti dell’onda esistenti nello spazio vuoto senza aver più nessuna carica sorgente!
Tuttavia le leggi di Maxwell applicate allo spazio vuoto, da dove parte per scoprire le onde elettromagnetiche,  non hanno mai previsto direttamente l’esistenza di campi elettrici e magnetici senza sorgenti!
Se consideriamo le Equazioni di Maxwell che portarono alla scoperta delle onde elettromagnetiche vediamo che innanzitutto Maxwell si chiese che espressione esse avrebbero assunto nel vuoto.
Nel 1880, diversi scienziati, Heaviside, Gibbs, Hertz, ecc.., hanno assaltato con forza la teoria di Maxwell e l'hanno drammaticamente ridotta, creando l'algebra vettoriale nel processo. Quindi circa nel 1892, Lorentz ha arbitrariamente simmetrizzato le già seriamente ristrette equazioni di Heaviside-Maxwell, giusto per ottenere semplici equazioni facili da risolvere algebricamente, quindi riducendo enormemente la necessità di metodi numerici.
Però questa simmetrizzazione ha scartato arbitrariamente tutti i sistemi asimmetrici di Maxwell, quelli che davvero ci interessano oggi se siamo davvero interessati nell'uso di energia EM dal vuoto.
Quindi chiunque sia seriamente interessato in potenziali sistemi che accettino e usino addizionale energia EM dal vuoto, devono prima violare la condizione di simmetria di Lorentz, tutti i suoi sforzi sono destinati al fallimento a priori.
Sottolineiamo che l'algebra dei quaternioni possiede un gruppo di simmetria superiore sia all'algebra vettoriale che a quella dei tensori, quindi rivela più fenomenologia EM e dinamica rispetto alle altre forme suddette.
Oggi, le equaioni Maxwell-Heaviside tremendamente azzoppate, simmetrizzate da Lorentz, vengono insegnate in tutte le università nei dipartimenti di ingegneria elettrica. Notate che i professori di IE ancora simmetrizzano le equazioni, seguendo Lorentz e quindi continuano arbitrariamente a scartare tutti i sistemi asimmetrici di Maxwell. Quindi nessuno di loro ha la nozione per sviluppare un sistema per l' “energia dal vuoto”, che è asimmetrico a priori.
Nella letteratura di fisica, rigorose prove che eliminano l'arbitraria condizione di Lorentz e forniscono sistemi con corrente addizionale dal vuoto, vengono date da M. W. Evans et al., “Classical Electrodynamics without the Lorentz Condition: Extracting Energy from the Vacuum,” Physica Scripta, Vol. 61, 2000, p. 513-517.

Il modello di Evan è molto avanzato e specifica direttamente i meccanismi per un sistema EM che riceve e usa l'eccesso di energia fornito dal vuoto.
Fortunatamente, oggi alcuni scienziati sono tornati all'algebra simmetrica in cui viene espressa l'EM. Questi superiori gruppi di teorie elettrodinamiche quindi mostrano ulteriore fenomenologia EM rispetto al modello CEM/EE usato nell'ingegneria elettrica.

Comunque, questo vi da una visione abbreviata della teoria di Maxwell e l'ulteriore accorciamento di essa è divenuto l'accettato ma molto limitato modello per l'ingegneria elettrica.
Nello specifico, il modello azzoppato e la sua continua propagazione e uso, sono la causa dell'aumentata crisi energetica nel mondo e della nostra dipendenza dai carburanti convenzionali, ecc.
Nello studio moderno appare chiaro che le onde elettromagnetiche appare evidente come l'onda tracci se stessa su un tetraedro.
Il lavoro del Ten.Col. Tom Bearden ha rigorosamente mostrato che James Clerk Maxwell sapeva che esisteva quando scrisse le sue equazioni “quaternarie” complesse, ma poi Oliver Heaviside distorse il modello semplificandolo a quattro quaternarie semplici e rovinò il sotteso potenziale del tetraedro. Questo tetraedro nascosto fu anche visto da Walter Russell, e più tardi da Buckminster Fuller.
In un sistema ad etere pulsante l'onda elettroamgnetica può generarsi da quello che viene definito vuoto, ma non solo la compressione gravitativa è in grado di generare campi elettromagnetici.

Riferimenti:

Tom Bearden

lunedì 9 febbraio 2015

Dalla relatività alla compressione di campo.

La formula E=mc2 può essere vista oggi come l'espressione di una quantificazione: ovvero l'accumulo di inerzia da parte del processo di rotazione d'onda che oggi chiamiamo massa.
La rotazione fra le onde è l'unica misura che abbiamo mai avuto per la massa e per il tempo, la scoperta effettiva del fenomeno di torsione quindi consente di stabilire il meccanismo preciso che fa passare la la massa (rotazione) alle energia che diventa sempre più moto lineare.
La rotazione diventa ricorsiva e quindi infinita nella spirale aurea, il buco nero è un fenomeno compressivo quindi che si verifica a diverse scale ma ovunque.
Il termine relatività può essere oggi usato come differenza di velocità ma diventa un po' incompleto per descrivere la relazione tra massa e energia.
L'energia quindi è in grado di comprimersi senza essere distruttiva grazie alla rotazione nelle misure della sezione aurea diventando così massa.
La compressione d'onda in un punto è la forza centrante necessaria per stabilizzare la rotazione chiamata massa, questo forma un oscillatore centrale o un attrattore centrale che consente all'energia sotto forma di onda di ritornare al punto e ripartire.
Così definendo la massa come quella resistenza al cambiamento di posizione dato dalla rotazione è necessaria una legge simmetrica per descrivere perché e come le onde resistono al cambiamento.
Einstein affronto spesso questo problema chiamandolo il problema della compressione infinita non-distruttiva.
L'unica possibilità è quella in cui la carica sia in grado di accelerare oltre la velocità della luce tramite la compressione ricorsiva in un frattale.
In un campo unificato tutte le misure possibili sono distorsioni del campo ultimo, infatti se tutto irradia nel vuoto il vuoto è colmo ma è anche la parte più equilibrata del campo, quindi scarsamente misurabile.
Se le onde sono il movimento di questo campo allora la velocità della luce non è la massima velocità possibile bensì solo una distorsione del campo misurabile.
Le onde di torsione confermano questo, avendo una velocità superiore a quella della luce.
Tuttavia in un campo unificato il concetto di tempo e spazio e velocità, nonché movimento viene assai rivalutato in quanto non può esserci movimento né tempo né spazio bensì solo oscillazione del campo.
Questo concetto sembra andare fuori l'esperienza comune perché non è possibile vedere gli aggiustamenti compensativi nel campo ad ogni movimento.
Anche il concetto di energia va rivisto, infatti il movimento vorticoso a risucchio creato dalla compressione dà vita alla gravità quando va in sezione aurea perché è in grado di accelerare le onde non distruttivamente in un percorso di onde in fase.
La differenza di voltaggio e vorticità che si crea tra il nucleo in compressione e la periferia è una differenza tale da creare relatività nel campo unificato e quindi energia.
In questo meccanismo ogni cosa contribuisce a formare la gravità, ma essa è proporzionale alla concordanza armonica o innestamento frattale tra il suo nucleo e il suo vortice, in un atomo ad esempio tra nucleo ed elettroni che hanno una differente densità eterica per via della ricorsività d'onda, infatti è risaputo che la potente forza nel nucleo dell’atomo è esattamente dieci volte più potente della debole forza delle nuvole elettroniche, questo per via della ricorsività.
Quindi la chiave per il campo unificato è capire la geometria della compressione, le onde che usano le misure della sezione aurea sono in grado di accelerare, mandando una porzione dell'inerzia che crea la massa oltre la velocità della luce producendo il monopolio magnetico descritto da Einstein per spiegare la gravità.
La compressione geometrica avviene tramite un onda che collassa nelle figure dei solidi platonici nelle misure della sezione aurea ed ecco che la rotazione di un tetraedro e di un ottaedro sarà la dinamica torsiva di un fotone.


sabato 7 febbraio 2015

Evoluzione naturale e cicli .

Lo studio eseguito negli anni 80, effettuato dal professore di Studi Politici neozelandese James R. Flynn, ha rilevato che nel corso degli ultimi 60 anni, i punteggi del quoziente intellettivo dell’umanità è aumentato da quando sono disponibili i dati dei test del quoziente d’intelligenza!
Ultimamente però gli scienziati si stanno accorgendo anche dell'evoluzione del DNA, questo processo combacia in maniera abbastanza puntuale con le previsioni dello studio sull'estinzione delle specie.
Ci sono momenti particolari in cui tutte le specie sulla Terra cambiano spontaneamente.
I paleontologi David Raup e Jack Sepkoski di Chicago hanno pubblicato un articolo in cui sostenevano che l'estinzione di massa degli organismi terrestri si verificasse ogni ventisei milioni di anni.
La conclusione è stata fatta sulla base delle analisi dei fossili di organismi marini per un quarto di miliardo di anni. Gli scienziati hanno ipotizzato che la causa di questi cicli non deve essere ricercata sulla terra, e gli astronomi si sono messi alla ricerca di una soluzione.
Poco dopo uscirono delle pubblicazioni che spiegavano che il sole è una stella doppia. Il secondo e più numeroso componente della coppia, che è stato chiamato Nemesis, è una nana bruna. Nemesis si muove su un'orbita allungata, lasciando il Sole a un anno e mezzo luce di distanza. Quando questi, una volta ogni ventisei milioni di anni si avvicinano, la nana entra nella nube di Oort, una sfera gigante composta da migliaia di miliardi di blocchi di ghiaccio attorno al sistema solare. A causa delle perturbazioni gravitazionali la massa di blocchi viene fatta precipitare dalla nube, e cade sotto forma di comete sulla Terra e su altri pianeti. Sarebbe proprio questo forte e periodico "bombardamento" della Terra e causare la morte degli organismi.
Tuttavia nella loro ricerca i due paleontologi scoprirono che in concomitanza di questi periodi si verificava l'apparizione spontanea di nuove creature nei vari livelli della crosta oceanica, mai viste prima nella storia.
Molte persone scrivono di questo come dovuto proprio alle collisioni di asteroidi/comete o eruzioni vulcaniche, causato dall'interazione gravitazionale tra il passaggio della nana bruna e le comete provenienti dalla nube di Oort.
Però molti degli eventi segnalati dal lavoro dei due paleontologi sono avvenuti senza alcun cataclisma in corso.
Il Dr. Robert Rohde ha usato gli stessi dati di Sepkoski per scoprire un altro ciclo di dimensione più ampia, 62 milioni di anni.
Analizzando il data base di Sepkoski di tutti i fossili di animali marini trovati in correlazione con i dati della scala dei tempi del 2004 prodotta dall’International Commission on Stratigraphy, Robert Rohde e Richard Muller dell’Università di Berkeley, California, hanno scoperto che ricorre una doppia ciclicità: un ciclo lungo di 140 milioni di anni nella crescita e diminuzione delle specie marine, ma anche un ciclo più breve di 62 milioni di anni. Il primo ciclo di 140 milioni di anni è compatibile con il ciclo di espansione e ritirata dei ghiacci, ma non sono ancora riusciti a scoprire la causa della ciclicità breve. Di certo il ciclo di 62 miliioni di anni ricalca le informazioni di alcune delle estinzioni di massa meglio conosciute. Si riteine che una causa dell'estinzioni di fine Cretacico (65 milioni di anni fa) e di quelle di fine Permiano (circa 250 milioni di anni fa) sia la caduta di asteroidi o comete sulla Terra. Oltre a queste principali, Rhode e Muller hanno identificato altri 5 declini nella diversità animale marina, ma non hanno ancora trovato una spiegazione plausibile per queste estinzioni. Hanno tentato di correlare a questi eventi caduta di asteroidi e comete, cambi globali di clima, eruzioni vulcaniche, fluttuazioni del livello del mare, cambiamenti totali della flora e della fauna e spostamento dei continenti, purtroppo senza risultato.
Ora usiamo i calcoli. L'ultima manifestazione più grande di nuove specie avvenne 65 milioni di anni fa. Il ciclo di Rohde è di 62 milioni di anni, più o meno 3 milioni.
Non abbiamo ancora visto la prossima esplosiva evoluzione che il ciclo di Rohde prevede.
Stiamo passando proprio ora in questa nuova spinta evolutiva?
L'effetto sul DNA può esser collegato a questa evoluzione?
Sicuramente a livello planetario è evidente dalle prove fornite dal dr. Dmtriev.
Il punto della situazione è che deve essere anche evidente che per esser possibile questo a livello di DNA, lo stesso deve funzionare in risposta ai campi e alle funzioni elettromagnetiche che si modificano nello spazio.
La paleobiogeografia è uno studio della distribuzione dell’antica flora e fauna. Su una Terra in espansione, la flora e fauna antiche possono essere utilizzate per illustrare la loro distribuzione in relazione all’antica geografia e ai poli ed equatori determinati.
La distribuzione della varia fauna marina — come i trilobiti (creature marine segmentate simili a blatte) del Cambriano e dell' Ordoviciano
(da 560 a 440 milioni di anni fa) — su una Terra in espansione, dimostra la facilità e semplificazione di migrazione e sviluppo di queste creature durante l’età Paleozoica, senza il bisogno dei tradizionali e complessi requisiti di raggruppamento-dispersione continentale.
Su una Terra in espansione, quindi, barriere alla migrazione di trilobiti e di altre creature marine si limitano a restrizioni dovute alle profondità marine e, entro un certo limite, ad estremi climatici e di latitudine.
I dinosauri dal Triassico al Cretaceo tracciati sui modelli di Terra in espansione dimostrano che le distribuzioni di questi animali sono raggruppate in tre distinte regioni, coincidenti con la distribuzione degli ancestrali rettili del Permiano; queste comprendono distribuzioni raggruppate in Europa e nell’area del Mediterraneo, nel Nord America orientale e centrale e nelle adiacenti regioni meridionali dell’Africa e dell’America del Sud , con collegamenti con l’India; vi sono distribuzioni isolate anche nell’Australia orientale, nella Cina meridionale nel Sud America occidentale.
La distribuzione dei dinosauri e degli ancestrali rettili del Permiano su una Terra in espansione dimostra lo stretto legame fra le specie del Permiano, del Triassico e del Giurassico; questo legame venne in seguito interrotto nel Primo Permiano, durante la separazione continentale, e durante il Cretaceo, quando i mari iniziarono a salire e le zone a clima stabile, che alimentavano habitat e rotte migratorie, furono scombussolate.
L’estinzione dei dinosauri è un argomento controverso. Il periodo del Cretaceo coincise con un periodo di ampliamento dei mari continentali, accompagnato da una crescita del livello del mare, da un aumento nelle dimensioni dei moderni oceani e da un progressivo scompiglio del clima. Il livello dei mari raggiunse l’apice sui continenti durante il Tardo Cretaceo, ma a questo seguì un rapido prosciugamento dei mari continentali sino al tempo attuale, mentre i moderni oceani continuavano ad ampliarsi.
I modelli di Terra in espansione suggeriscono che, durante l’era Mesozoica, possono essere esistiti due o più oceani separati, e forse livelli dei mari differenziati. Le spaccature e le fusioni di que­sti oceani coincidono con fenomeni di estinzione di flora e fauna verificatisi alla fine di entrambi i periodi Triassico e Cretaceo.
Questo suggerisce che la causa dell’estinzione dei dinosauri — la quale, per inciso, si verificò nell’arco di un periodo di 8-10 milioni di anni — può essere legata a periodi di rapido cambiamento dei livelli del mare piuttosto che ad un presunto fenomeno di impatto asteroidale.
Quindi i cicli di espansione corrisponderebbero, non solo con i periodi di estinzione ma anche con i periodi della comparsa di nuove specie.
Ma come mai tali cicli sono così precisi?
Come prima cosa vuol dire che il le orbite planetarie funzionano come uno orologio preciso ed armonico.
Se è vero che il sole orbita attorno ad una Nana Bruna come alcuni studiosi ipotizzano, allora le forze naturali prodotte dalla nana bruna, ci darebbero tutta la struttura che ci serve per guidare energeticamente queste orbite planetarie e sincronizzarle. Questa grande orbita del nostro Sole attorno ad un’altra stella, sconosciuta alla maggioranza nel nostro mondo moderno, diviene quindi come la molla principale e l’asse centrale di un orologio.
Martineau ha usato tecnologia informatica moderna per modellare le orbite in cerchi perfetti e confrontarne le relazioni. Le orbite planetarie probabilmente sarebbero perfettamente circolari allo stato naturale, ma il gas, le polveri e la pressione gravitazionale della galassia le trasforma in ellissi, mentre giriamo attorno al Centro Galattico. Cosa importante, un cerchio perfetto è anche l’equatore di una sfera perfetta, se estendete in tre dimensioni.
Così le orbite sono sorrette da una geometria perfetta, durante il movimento dei pianeti, queste geometrie si muovono con essi. Grazie alle correnti di pressione gravitazionale, ogni pianeta rimarrà sempre “bloccato” nell’angolo della geometria mentre ruota attorno al Sole.
Il libro di Martineau prova che tutte queste relazioni esistono nel sistema solare e lo fa con molta precisione, attorno al 99.9%, e tali relazioni sono basate sui solidi platonici.
I Solidi Platonici sono i modelli “armonici” più fondamentali che appaiono facendo vibrare un fluido. Questo venne scoperto dal Dr.Hans Jenny, che vide forme simili apparire nell’acqua fangosa. L’acqua conteneva particelle di sabbia, che normalmente si diffondeva ovunque rendendola semplicemente sporca.
Nel caso del nostro sistema solare, il Sole produce al suo interno molte vibrazioni e anche in superficie. Questa è detta “Sismologia Solare”. La superficie mostra cicli regolari di oscillazioni, come ha mostrato il Dr.David Guenther, professore del Dipartimento di Astronomia e Fisica alla St. Mary’s University di Halifax, Nuova Scozia.
sole
Queste “vibrazioni” nel Sole creano increspature che si muovono nell’energia “fluida” del nostro sistema solare. Le onde quindi rimbalzano sul confine gravitazionale esterno del sistema solare e tornano verso il Sole. Lungo la via, queste “onde” si scontrano tra loro e formano schemi di interferenza. Questi schemi sono quelli che creano i campi di forza geometrici che tengono i pianeti in posizione. Questa è la forza di gravità. Non è solo attrazione verso il Sole, ma anche spinta che distanzia dal Sole, una danza di spinta e tirata continue, verso l’esterno e l’interno.
La gravità è causata dal flusso di questa energia “fluida” in un pianeta. La gravità E’ il Campo Fonte. Questo flusso costante di nuova energia è ciò che permette al pianeta di esistere, momento per momento.
Il Dr.Nassim Haramein ha provato che la fisica attorno ai nuclei di un atomo è praticamente la stessa della fisica attorno ad un buco nero, per esempio.
Quindi se ogni ciclo che espande la Terra, le specie, il DNA ha effetto in funzione della vibrazione del campo, per una legge della fisica ci dev'essere qualcosa che si comprime.
Ciò che si comprime è l'addensamento del campo fonte in ogni punto dello spazio, una specie di compressione informativa in quanto ogni onda di campo è informazione.
Il DNA è il meccanismo perfetto per addensare l'informazione e comprimerla in un punto.
Ecco che l'aumento dell'intelligenza può essere visto come la compressione verticale della densità eterica del campo fonte in quello che chiamiamo comunemente fotone.
 La fisica quantistica ormai sta fornendo una mole di dati e controprove sempre più serie su come i processi che coinvolgono le dinamiche del DNA siano gli stessi che intervengono nella formazione dei processi quantistici, in una nuova visione d'insieme del modello di scrittura universale che risiede dietro tutte le cose.
Una recente scoperta dimostra come la vibrazione quantica sia presente nei microtubuli, all'interno dei neuroni cerebrali.
Tale ricerca suggerisce che gran parte dei ritmi dell'elettroencefalogramma derivano proprio dalla vibrazione dei microtubuli.
I microtubuli sono tubi cilindrici di 20-25 nm di diametro. Essi sono costituiti da subunità proteiche di tubulina, queste subunità sono chiamate alfa e beta. I microtubuli agiscono come impalcatura per determinare la forma della cellula, e forniscono una serie di dati per consentire agli organelli cellulari e alle vescicole di muoversi.
In un contesto del genere i campi elettromagnetici presenti nel corpo umano sarebbero una vibrazione derivante dai ritmici processi quantistici di torsione.
Il cuore e il cervello sono le due aree in cui la presenza dei campi elettromagnetici è molto forte, tali campi avvolgono l'intero organismo e ne regolano le funzioni.
La ritmica base di funzionamento e regolazione di tali pacchetti informativi sono correlati al battito cardiaco della Terra, che irradia una costante elettromagnetica di fondo a bassa frequenza che il DNA sfrutta nei processi formativi e funzionali del corpo.
Questo battito cardiaco è abbastanza importante per un funzionamento appropriato dei corpi, da essere incorporato nei viaggi spaziali degli astronauti.
Il pacchetto d'informazione che viene trasferito al corpo con una vibrazione ritmica dei microtubuli viene sincronizzata dal campo del cuore che rappresenta l'unione d'inseme di miliardi di processi separati.
Così le tempeste solari le dinamiche di espansione ed evoluzione sono tutte correlate da un battito che vibra nel campo fonte ad una diversa velocità e che richiede la compressione delle informazioni, che significa trovare le misure della sezione aurea nel proprio campo, che sono la proporzione in piccola scala delle geometrie in scala macroscopica.


La fisica può spiegare l'Effetto Mandela?

  Per spiegare l’effetto Mandela si sono scomodate varie discipline, dalla biologia, alla fisica, alla psicologia. Ma andiamo per gradi. C...