domenica 1 dicembre 2024

Album sperimentale - Frequenze Riccardo Telesca


 

Estratto da un articolo di William Brown:


Armonia, frequenza e risonanza dei sottosistemi nel plasma del vuoto di Planck sono meccanismi fondamentali e integrali per ordinare materia ed energia e dare origine a sistemi strutturati coerenti in natura. Queste catene frattali di reti armoniche risonanti si estendono dalla scala di Planck degli oscillatori armonici quantistici ad atomi, molecole e proteine ​​nel dominio biologico. L'armonia musicale del sistema è ciò che genera gran parte dell'ordine e delle dinamiche all'interno della cellula e si estende ai ritmi oscillatori di interi sistemi cellulari come il cuore o le reti neuronali del cervello, la cui trasduzione delle informazioni è una componente integrante della nostra coscienza e consapevolezza. Ciò che è importante è ricordare che questi ritmi oscillatori e armoniche risonanti ci collegano al campo fondamentale di interazione che è il plasma del vuoto superfluido dello spazio, attraverso le dinamiche molecolari che si verificano all'interno delle nostre cellule, dinamiche che sono tutt'altro che casuali e lineari.”



La musica è sempre stata utilizzata come intrattenimento ma nasconde molti utilizzi più profondi, sottovalutati. Recentemente gli studiosi della Brunel University nel Regno Unito, hanno dimostrato come la musica può ridurre il tasso di sforzo percepito del 12% e migliorare la resistenza del 15%. Come emerso da una ricerca sul Journal of Sport & Exercise Psychologyè stato scoperto che la musica può avere effetti “dopanti” durante l’attività fisica, poiché il cervello risponde autonomamente a stimoli ambientali esterni ad esso, aumentando le capacità connettive neuronali e la produzione di endorfine. A livello scientifico la musica è quindi considerata un doping naturale e in alcuni casi è stata addirittura vietata: come ad esempio nella maratona di New York del 2007 in cui era stato vietato l’utilizzo delle cuffiette durante la gara, poiché secondo la federazione americana di atletica, la musica altera le prestazioni e aumenta il rendimento (New York Times, 2007). La Usa Track and Field, ha messo al bando l’uso di auricolari e riproduttori di musica portatile. Le nuove regole sono state giustificate per volontà di non dare “un vantaggio competitivo” a chi corre con la musica nelle orecchie.


Ma la musica può rappresentare una disciplina mentale molto più profonda. Infatti con il giusto addestramento si può imparare ad usare la musica in maniera sequenziale in base alla produzione degli stati d’animo legati ai livelli di coscienza. Grazie allo studio della Cimatica, infatti, possiamo trasformare il suono in componente vibratoria geometrica. Perché è importante? Perché il campo fonte utilizza la geometria per creare tutto ciò che vediamo, quindi parlare la lingua della geometria vuol dire parlare la lingua dell’universo per cui ci consente di collegarci ai livelli più profondi del nostro essere. Il lavoro fatto nella produzione di questo album è stato proprio quello di cercare di arricchire delle sequenze musicali ”create su uno schema geometrico” con delle frequenze e dei toni vibrazionali che rendessero la musica un linguaggio. Nei brani, alcune frequenze sono percepibili con l’udito altre no, ma l’influenza spettrale che danno rende la traccia audio più vicina ad un linguaggio simbolico.


Ecco i 10 brani che compongono l’album:


Traccia 1 “Injoy”: musica con frequenza tetraedrica a 3,5 hz per modulare lo stress e cercare una centratura mentale in modo da poter rigenerare alcune armoniche molecolari.


Traccia 2 “Hyrdayam”: musica con frequenza pentagonale a 528hz, aiuta l’apertura interiore, a ritrovare il proprio cuore. Lo stato mentale che ne deriva può armonizzare il sistema PNEI.


Traccia 3 “Vishudda”: musica con frequenza esagonale a 639hz. Può aiutare nel ristabilire il proprio spazio e comunicare correttamente con gli altri. A livello interiore consente una migliore comprensione dei propri schemi mentali legati alla mente archetipica.


Traccia 4 “Nila”: musica con frequenza dodecaedrica a 741hz, stimola il risveglio interiore. E' anche conosciuta come la frequenza della “pulizia” perché favorisce la guarigione delle cellule attraverso la rimozione delle tossine cellulari.


Traccia 5 “Samsara”: musica con frequenza icosaedrica a 2027hz, stimola il risveglio della connessione profonda e aiuta la modulazione delle frequenze elettromagnetiche legate all’espressione del proprio equilibrio interiore.


Traccia 6 “Shanti”: musica con frequenza esaedrica a 432hz, lavora sul rilassamento e sulla revisione del proprio stato egoico. Favorisce il rilascio degli elementali.


Traccia 7 “Mulam”: musica con frequenza “cubo di metatron” a 417hz, rafforza la capacità della mente di neutralizzare le disarmonie, rimuovendo le esperienze traumatiche e le influenze negative del passato, così da favorire un cambiamento positivo nella vita a livello conscio e inconscio.


Traccia 8 “Suvarnam”: musica con frequenza “fiore della vita” a 6,28 hz, aiuta a sintonizzare lo stato Alpha della mente.


Traccia 9 “Schumy”: musica sferica a 7,8 hz, aiuta a trovare il contatto naturale con il proprio corpo.


Traccia 10 “Saha”: musica sferica a 7,8hz e 13hz, oscillazioni naturali che aiutano la connessione con Madre Terra.

domenica 17 novembre 2024

La musica dell'universo




Un'affascinante nuova ricerca rivela come le molecole biologiche possano comunicare attraverso frequenze risonanti anziché collisioni casuali. L'innovativo Resonant Recognition Model della Dott. ssa Irena Cosic mostra che proteine ​​e DNA interagiscono attraverso specifiche frequenze elettromagnetiche, mentre il rivoluzionario lavoro del Professor Dirk Meijer su un codice Musical Master e sulla teoria dello spazio quantistico superfluido supporta ulteriormente questo cambiamento di paradigma. Meijer propone che le molecole biologiche operino all'interno di un campo quantistico di informazioni, dove i componenti cellulari comunicano attraverso segnali elettromagnetici coerenti in uno spazio quantistico superfluido. Questo quadro, combinato con le scoperte di Cosic, sfida la visione convenzionale secondo cui le reazioni cellulari si verificano solo attraverso collisioni molecolari casuali. Queste scoperte suggeriscono che i processi biologici sono molto più orchestrati di quanto si pensasse in precedenza, con molecole che "parlano" tra loro attraverso segnali elettromagnetici che possono estendersi per centinaia di nanometri, molto più lontano delle tradizionali interazioni molecolari. Le implicazioni sono profonde e indicano una visione più armoniosa e interconnessa della biologia cellulare, in cui ritmo e risonanza, piuttosto che casualità, guidano la complessa danza della vita a livello molecolare.

Le condizioni di vita aggrovigliate quantistiche e gli stati di coscienza graduati nell'universo sono invarianti di scala e sono guidati da un meta-linguaggio di onde quantistiche in uno spazio quantistico superfluido/campo energetico del punto zero che è determinante nella creazione di stati quantistici coerenti attraverso la connettività risonante dell'onda pilota. Questo campo EM dinamico interattivo sta guidando i processi vitali attraverso la messa a punto semi-armonica di acqua strutturata frattale e macromolecole vibranti come DNA e proteine ​​idratate nella cellula, inclusi diversi tipi di cellule nel cervello umano.

Il codice maestro sicuramente ci dà l’idea di uno spartito musicale che l’universo segue. Nei miei studi questo spartito è formato da un campo coerente armonico strettamente correlato in fase di solidi platonici geometrici, che ritengo siano la gestalt di funzionamento di una mente più profonda conosciuta come mente archetipica. L’idea che la mente/universo sia uno spazio vibrante di onde stazionarie in fase non si allontana per niente dal lavoro di Mejer. Infatti immaginare le onde stazionarie come l’oscillazione strumentale necessaria al vuoto quantistico per manifestare strutture è identico ad una partitura geometrica compiuta dal campo fonte nella sua struttura creativa. Questa partitura secondo i miei studi ha esattamente ventuno lettere o forme primordiali. Molto simile alle lettere utili per comporre un linguaggio parlato/suonato. La nostra vita ci sfida a comprendere le regole di partitura dell’universo al fine di lavorare in concerto con esso e assumere sempre più responsabilità cosciente nell’arazzo cosmico. Dunque iniziamo a suonare….


Rhythmic Oscillations and Resonant Information Transfer in Biological Macromolecules


sabato 28 settembre 2024

Campo dell'anima


 

Ultimamente ha fatto molto scalpore una ricerca in fisica.

 

Due scienziati affermano che l'anima umana è un tipo di campo quantico che interagisce solo con determinati campi nell'universo fisico e non direttamente con la materia. I campi EM influenzano l'anima e aiutano a creare ricordi e autoconsapevolezza in un feto o bambino durante la reincarnazione.

 

I campi che interagiscono con il campo dell'anima includono onde elettromagnetiche, come testimoniato dalle esperienze di pre-morte, in cui si verificano eventi che non avrebbero potuto essere visti attraverso gli occhi dell'individuo.

 

Edward W. Kamen del Georgia Institute of Technology e Roger D. Kamen della Ferris State University ipotizzano che, poiché sia ​​i campi elettrici sia quelli elettromagnetici contengono quanti costituiti da fotoni, i campi elettrici potrebbero interagire anche con il cosiddetto "campo dell'anima".

 

Questa interazione potrebbe potenzialmente portare al trasferimento di informazioni, come il contenuto della memoria di lavoro, all'anima tramite i campi elettrici generati dagli insiemi neurali nel cervello umano. Inoltre, il campo dell'anima potrebbe influenzare i neuroni a livello molecolare tramite interazioni con i campi elettrici, nonché il meccanismo recentemente proposto di accoppiamento citoelettrico.

 

È un filo quantico dell'anima!

 

Si prevede che il "campo dell'anima" abbia valori o punti di forza specifici correlati all'energia e alle particelle che lo compongono. Tuttavia, questi valori potrebbero essere impossibili da misurare direttamente con qualsiasi dispositivo.

 

I valori del campo dell'anima dipenderebbero dallo spazio e dal tempo fisici perché l'anima esiste in un corpo mentre è in vita. Inoltre, il campo dell'anima potrebbe anche coinvolgere diversi tipi di spazio e tempo quando esiste in un regno separato, non fisico. Ciò implica che ci sia una specie di spazio nel dominio dell'anima, che consente il movimento e il passaggio del tempo, piuttosto che tutto ciò che accade istantaneamente.

 

Lo studio afferma che se le anime umane esistono, provengono da un regno diverso e vi ritornano dopo la morte del corpo. In questo regno, le normali leggi della fisica potrebbero non essere applicabili, ma potrebbero esserci delle somiglianze con il nostro universo fisico. Introduce il concetto di "quasi-campi", che sono simili ai campi quantici nel nostro universo ma esistono nel dominio dell'anima.

 

Questi quasi-campi possono dare origine a particelle prive di massa, in modo simile a come i campi quantistici producono particelle prive di massa come i fotoni nel mondo fisico.

 

I ricercatori suggeriscono che se non ci fosse un campo di tipo Higgs nel regno dell'anima, allora tutto lì sarebbe privo di massa. Nota anche che mentre molte discussioni sull'anima la vedono come una fonte o "campo dell'anima", dovrebbe avere valori o punti di forza specifici correlati all'energia e alle particelle che lo compongono.

 

In definitiva, propone che l'anima umana possa essere intesa come un tipo di campo quantistico (quasi-campo) che condivide alcune proprietà con i campi quantistici che conosciamo nel nostro universo. Questa prospettiva è in qualche modo diversa dalle discussioni precedenti nella letteratura sull'argomento.

Tuttavia, tale prospettiva, non specifica in che modo funziona l’anima e in che modo produce influenza nel nostro mondo. Nella spiegazione che porto invece nel corso sulla Geometria Sacra, o nei libri Scienze Eteriche o reiterazione infinita mostro come questi campi di energia possono essere compresi con la sequenzialità della geometria nei solidi platonici in una complessità di campi gerarchici che formano corpo, mente e spirito. Questa gerarchia di campo passa dalla rotazione del fotone in strutture sempre più complesse a seconda della densità compositiva di questi campi. Tale densità è l’equivalente dei concetti di intelligenza e consapevolezza mentale. Le funzioni dell’elettromagnetismo e della gravità possono essere correlate agli studi di connessione tra wormhole ed entanglement nella fisica classica. Abbiamo sempre più bisogno di comprendere il funzionamento reale della vera natura dell’essere umano e il suo collegamento con il divino in un campo di forze strutturato secondo precise leggi e funzioni….




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sabato 14 settembre 2024

Mente: La matrice pre-spaziale


 

Jacobo Grinberg-Zylberbaum è un neurofisiologo e psicologo nato a Città del Messico nel 1946.

Profondo cultore di sciamanesimo e discipline orientali, J. Grinberg conduce studi e sperimentazioni, secondo rigorosi metodi scientifici, su come pensiero umano di influenzare il mondo vivente intorno a sé. Pubblica i risultati delle sue ricerche in articoli scientifici, su riviste quotate come Physics Essays, ed in più di 50 libri. Nel dicembre 1994, scompare misteriosamente senza lasciare tracce.

J. Grinberg formulò la Teoria Sintérgica secondo la quale il campo neuronale, che viene creato dei neuroni, è in grado di dare forma alla matrice pre-spaziale (un reticolo olografico non-locale) alla base della realtà. Ho usato il termine dare forma perché è sinonimo di creare informazione. L’immagine è quella di uno scultore che dà forma ad un blocco di marmo trasformandolo in una statua, ovvero gli conferisce informazione.

Sono proprio le evoluzioni topologiche della matrice pre-spaziale, plasmate dal campo neuronale che si propagano da mente a mente, determinando i fenomeni di telepatia, visione da remoto e così via. J. Grinberg concluse che tutte le menti individuali erano collegate l’una all’altra attravero le fluttuazioni geometriche di questa matrice pre-spaziale: una dimensione che connette tutto quanto esiste nello spaziotempo, non-localmente e istantaneamente. La matrice pre-spaziale ricorda il concetto di ordine implicito di D. Bohm, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo.

Inoltre, J. Grinberg riteneva che tali configurazioni della matrice pre-spaziale venissero poi percepite interiormente dal soggetto come sequenze di immagine. Questo è un elemento molto importante. Ricordiamo l’importanza delle immagini anche nella psicologia analitica di C.G. Jung. Viviamo in un mondo ricco di immagini e simbolismo. Sogniamo essenzialmente per immagini. L’esistenza, più che un susseguirsi di eventi, è una successione di immagini. Secondo C.G. Jung, il susseguirsi delle immagini costituisce il linguaggio dell’anima: un linguaggio che evocano simboli, archetipi, che a loro volta sono contenitori di informazioni: sensazioni, emozioni, sentimenti.

Il linguaggio delle immagini, è anche il linguaggio per comunicare con la Natura: quando la mente è libera (o quasi) da ogni pensiero, come nella meditazione, il campo neuronale e la struttura pre-spaziale naturale si sovrappongono (o quasi) perfettamente.

Gli esperimenti

Gli esperimenti di J. Grinberg erano caratterizzati da assoluto rigore scientifico. Vediamone un esempio tipico. Due persone venivano collocate in due stanze diverse e ben isolate, schermate anche dal punto di vista elettromagnetico (con delle gabbie di Faraday). Entrambi i soggetti venivano costantemente sottoposti a elettro-encefalogramma (EEG) e/o elettro-cardiogramma (ECG). Quando si mostravano delle immagini solo ad una delle due persone, le misurazioni di EEC e ECG evidenziavano delle corrispondenti variazioni anche nel secondo soggetto, remoto, sebbene non le fosse stato mostrato nulla (ben isolato dal primo soggetto).

Perché?

Secondo J. Grinberg si attuava una comunicazione diretta tra i due soggetti attraverso un trasferimento di un potenziale nella matrice pre-spaziale. J. Grinberg scoprì inoltre che una condizione importante a determinare il buon esito dei suoi esperimenti di comunicazione diretta era la sincronia tra le coppie di partecipanti, ovvero l’aver trascorso assieme del tempo (almeno 20 minuti), ad esempio in meditazione.

La visione immaginale della realtà

L’equazione “campo neuronale=pensiero = immagine interiore” richiama anche i lavori della psicologa Jeanne Achterberg. J. Achterberg asseriva che nello sciamanesimo l’immagine è da considerarsi causa e cura di una malattia. La terapia sciamanica prevede infatti, secondo J. Achterberg, il dialogo con la mente attraverso il linguaggio delle immagini, che è anche il linguaggio per comunicare con la Natura. Ritroviamo i concetti della teoria di J. Grinberg. Ma anche James Hillman porta avanti lo stesso tipo di messaggio: l’anima è la vera creatrice di tutte le immagini della nostra vita, le immagini che sono dei veri e propri portali verso la visione immaginale della realtà, sia visibile sia invisibile.

L’errore fondamentale della cultura odierna, sostiene J. Hillman, è la perdita delle tradizioni sacre:

Con il progresso delle scienze il nostro mondo diventa sempre più disumano. L’essere umano è solo, non si sente più legato alla Natura, non prova più niente per eventi che una volta erano colmi di senso simbolico. Gli uomini non sanno più parlare con le pietre, né con gli animali o le piante. La possibilità di comunicare con la Natura è perduta.

In definitiva, linguaggio delle immagini è il mezzo per comunicare in modo diretto con la Natura, come diceva J. Grinberg, ricordando che la mente è parte della Natura, non semplice osservatrice (ruolo ritagliatogli in senso riduzionista dalle scienze moderne).

L’ipotesi Sapir-Whorf

In sintesi, J. Grinberg ritiene che gli eventi che succedono quotidianamente creino delle sequenze ed associazioni di immagini, che costituiscono un vero e proprio linguaggio, espressione della capacità della mente di plasmare la matrice pre-spaziale. La corrispondenza tra le strutture del linguaggio e quelle del pensiero è stata anche formulata nell’ipotesi Sapir-Whorf , magistralmente raccontato nel film Arrival.

Ricordiamo che l’ipotesi di Sapir-Whorf, conosciuta anche come ipotesi della relatività linguistica, afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. Nella sua interpretazione più estrema, questa ipotesi assume che il modo di esprimersi, il linguaggio, sia espressione e determini l’evoluzione del modo di pensare.

Nel film Arrival, la protagonista, Luise, apprende il linguiaggio degli eptapodi. Questo costituisce un nuovo modo di poter interpretare la realtà, per riprogrammare le sue strutture razionali fino a renderla capace di controllare il tempo in maniera ciclica. Il tempo, per Luise, diventa una nuova dimensione fisica, circolare: il tempo diventa immaginario.

Il concetto di tempo immaginario, circolare, può sembrare bizzarro, ma in realtà viene spesso utilizzato in Fisica (si parla di rotazione di Wick). Il tempo immaginario si sviluppa in una direzione verticale rispetto al tempo reale, quello che normalmente sperimentiamo: in uno stesso istante del tempo reale, è possibile muoversi avanti e indietro nel tempo immaginario, come fosse uno spazio. Questo ricorda molto la matrice pre-spaziale di J. Grinberg, dove non esiste il tempo reale.

Stephen Hawking ha reso famoso il concetto del tempo immaginario nel suo libro dal Big Bang ai Buchi Neri.

Ecco quanto diceva il fisico sul tempo immaginario:

One might think that imaginary numbers are just a mathematical game having nothing to do with the real world… but it turns out that a mathematical model involving imaginary time predicts not only effects we have already observed but also effects we have not been able to measure yet nevertheless believe in for other reasons. So, what is real and what is imaginary? Is the distinction just in our minds?

Dunque, ancora una volta la Fisica si intreccia con Psicologia e le Neuroscienze.

La Teoria Quantistica dei Campi

J. Grinberg, sebbene non fosse un fisico, aveva profonde conoscenze di fisica quantistica.

Ecco cosa scrive in un suo articolo:

Each elementary particle is a micro distortion of the basic high symmetry and high coherence lattice. Each activation of a neuronal cell is also a micro distortion of the same lattice. The conjugated activity of the brain creates a hypercomplex macro distortion of the lattice. This macro distortion results from the interactions between all the elementary micro distortions in each and every neuron in the brain and is called the “Neuronal Field”. According to the Syntergic Theory, perception appears as an interaction between an individual Neuronal Field and the lattice itself. This interaction between the Neuronal Field and the lattice creates a hypercomplex multidimensional interference pattern.

Questo modello trova corrispondenze anche Il modello del cervello dissipativo di G. Vitiello, il quale descrive e dinamiche della mente sulla base dei principi della Teoria Quantistica dei Campi (QFT). La generazione di informazione da parte del cervello-mente avviene attraverso delle rotture di simmetria, accompagnate dai cosiddetti bosoni di Nambu Goldstone (NG). Semplificando, potremmo dire che i bosoni di NG costituiscono l’informazione quantistica che conferisce ordine e forma… le micro distorsioni di cui parla J. Grinberg.

Inoltre, secondo la QFT, i bosoni di NG sono sempre accompagnati da difetti topologici (ad es. micro-vortici nei liquidi cellulari). Questi difetti topologici, a loro volta, creano le condizioni per il conferimento della massa ai bosoni di NG, attraverso le interazioni con i campi di Higgs. Il pensiero diventa energia e materia, nel verso senso fisico del termine. Le immagini si possono dunque letteralmente materializzare al nostro corpo, ovvero possono avere un diretto impatto sul nostro stato e livello di benessere: ma lo diceva già J. Achterberg che le immagini sono da considerarsi causa e cura di ogni malattia.

Conclusioni

Riassumiamo i messaggi chiave di questo articolo:

J. Grinberg sosteneva che l’attività della mente è in grado di generare un campo neuronale capace di plasmare la matrice pre-spaziale della realtà, una sorta di reticolo olografico non-locale che sta alla base di tutto.

A queste increspature del reticolo pre-spaziale prodotte dalla mente corrispondono delle immagini interiori del soggeto. Inoltre, tali increspature si propagano da mente a mente come fossero un moto ondoso che mette in comunicazione tutto con tutto.

Secondo C.G. Jung, le immagini costituiscono il linguaggio dell’anima: evocano simboli, archetipi, che a loro volta sono contenitori di informazioni: sensazioni, emozioni, sentimenti.

Per J. Hillman l’anima è la vera creatrice di tutte le immagini della nostra vita. Le immagini che sono dei veri e propri portali verso la visione immaginale della realtà, sia visibile sia invisibile.

J. Achterberg afferma che il dialogo con la mente attraverso il linguaggio delle immagini, che è anche il linguaggio per comunicare con la Natura.

L’ipotesi di Sapir-Whorf, o ipotesi della relatività linguistica, afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla, e quindi dalle immagini interiori.

La Teoria Quantica dei Campi (QFT), oggi, può arrivare a dimostrare come le immagini interiori, ovvero il pensiero, possono trasformarsi in energia e materia, nel verso senso fisico del termine.

Antonio Manzalini, PhD

neuroscienze.net

Riferimenti
Hillman, J. Il codice dell’anima (Vol. 6). Adelphi Edizioni spa, 2014.

Achterberg, J., & Cooke, K. “Prove di correlazioni tra intenzionalità a distanza e funzione cerebrale nei riceventi: un’analisi funzionale di risonanza magnetica.” Journal of Alternative and Complementary Medicine, 2005, 11 (6), 965-971.

Grinberg-Zylberbaum, J. “Brain to Brain Interactions and the Interpretation of Reality”. Universidad Nacional Autonoma de Mexico e Instituto Nacional Para el Estudio de la Concienca, Progetto: D6APA UNAM In 500693 e IN 503693.

Grinberg-Zylberbaum, J. e J. Ramos. “Modelli di correlazioni interhemisphere durante la comunicazione umana.” International Journal of Neuroscience, 1987; 36: 41-53.

Grinberg-Zylberbaum, J. et al., “La comunicazione umana e l’attività elettrofisica del cervello.” Energie sottili, 1992; 3 (3): 25-43.

Grinberg-Zylberbaum, J. “Il paradosso Einstein-Podolsky-Rosen nel cervello: il potenziale trasferito.” Physics Essays, 7 (4): 25-43, 1994.

Persinger, MA, & Krippner, S. “Sperimenta gli esperimenti ESP e l’attività geomagnetica”. Il Journal of the American Society for Psychical Research, 1989, 83.

Thaheld, F. “Non-località biologica e problema di interazione mente-cervello: commenti su un nuovo approccio empirico.” Biosystems, 2003, 2209: 1-7.

Vitiello, G. Essere nel mondo: Io e il mio Doppio. Freeman, 2004, 2006.

Umezawa, H. Development in concepts in quantum field theory in half century. Math. Japonica, vol. 41, p. 109–124, 1995.

giovedì 4 luglio 2024

Realtà Olografica/archetipica


 

La teoria secondo cui la realtà, così come la sperimentiamo consapevolmente, non è reale, risale agli indigeni che credevano che esistessimo in un sogno o in un’illusione. Nella nostra attuale linea temporale, ci riferiamo alla nostra esperienza di realtà virtuale come matrice, griglie, simulazione e ologramma.


Un grande sviluppo ha visto la fisica ricercare la modalità di interferenza delle onde, in modo particolare nella teoria della matrice S.


In fisica, in particolare in teoria quantistica dei campi, la matrice S è la somma delle probabilità di transizione (ampiezze di scattering) fra stati quantistici iniziali e finali nei processi di urto tra particelle. In base alla definizione, dato uno stato iniziale rappresentato dal vettore


e uno finale rappresentato da l'elemento di matrice S, denotato con sarà:


A partire dalla matrice S è possibile calcolare le sezioni d'urto e fornire quindi previsioni che possano essere verificate direttamente con misure sperimentali, essendo la sezione d'urto una importante quantità direttamente misurabile.

Queste teorie si basano sul concetto di entanglement molto controverso per la fisica per diversi anni.




In questa condizione, in cui i sistemi si definiscono correlati (entangled), la misura di un'osservabile di un sistema (sottosistema) determina simultaneamente anche il valore per gli altri.


Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione.


Secondo Bohm, esisterebbe, dunque, un livello di realtà del quale non siamo consapevoli, un ordine implicito (implicate order) che egli paragona ad una lastra olografica, nel quale la sua struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte, e uno esplicito (explicate order) che è ciò che realmente vediamo; quest'ultimo sarebbe il risultato dell'interpretazione che il nostro cervello ci offre delle onde (o pattern) di interferenza che compongono l'universo.


Praticamente la realtà esteriore non esiste per tutto il tempo e noi in qualità di coscienza stiamo producendo illusioni mentali e sensoriali che classificano la realtà a secondo dei punti di vista.


Uno spasso che ha creato i vari concetti di “crea la realtà che ti piace”, crea il tuo pensiero ecc.


Peccato che si esclude un universo strutturato su particolari leggi spirituali che hanno un etica e una formattazione archetipica.


In questo senso ogni nostro pensiero, ricordo o immagine correlato da emozione è un costante test che codifica la nostra natura interiore. La realtà esteriore dunque diventa una proiezione ideale per testare i nostri livelli di registrazione delle informazioni. La registrazione perfetta o iter cosmico è preimpostato da un campo coerente e geometrico che possiamo chiamare realtà archetipica. Il nostro livello spirituale si misura in forme vibratorie di distanza da questo campo geometrico. Questo campo è la chiave della formattazione e della compressione informativa, in sostanza il modello in cui le info della coscienza funzionano senza mai distruggere e bloccare energia.


In un contesto del genere diventa fondamentale svegliarsi alla realtà olografica della propria coscienza per innalzarla a livelli vibratori più adeguati.


Risultati?


Un mondo paradisiaco dove non ci sono più difficoltà e dolore.


Utopico?


No se ognuno capisse l'importanza dei propri pensieri e delle proprie sensazioni interiori.


Tutto ciò che definiamo materiale è infatti modulato dalla nostra mente, dal tocco al mangiare. Queste realtà virtuali sono co-create dal nostro sistema nervoso interno e non hanno nessuna possibilità esteriore.


Cosa serve toccare?


E' una disciplina olografica per cercare la nostra matrice d'interferenza positiva o negativa, il gesto in sé per esempio è vuoto ma produce significati mentali. Così tutto ciò che facciamo costruisce costantemente la nostra qualità spirituale.


Detto questo non ci rimane che prendere atto di tutte le interferenze che in noi non sono correttamente registrate (pensieri) e portarle ad un significato più alto.


Un'avventura molto stimolante che in realtà sta continuamente avendo a che fare con solo un essere: se stessi.


Ogni evento non processato bene rimarrà registrato con dolore nella matrice creando interferenze distruttive, a volte quando questo processo va molto distante dal programma base incominciamo ad ammalarci ed infine morire. Ma in realtà è solo un cambio di Matrice…….

sabato 17 giugno 2023

La fisica può spiegare l'Effetto Mandela?

 


Per spiegare l’effetto Mandela si sono scomodate varie discipline, dalla biologia, alla fisica, alla psicologia. Ma andiamo per gradi.

Con il termine effetto Mandela viene indicato un falso ricordo. Il soggetto è convinto di avere visto o vissuto una situazione, ad esempio, quando in realtà il ricordo inventato deriva da altri ricordi reali, i cui frammenti sono ricombinati in aggregazione. Può capitare di avere un falso ricordo anche quando il soggetto altera un fatto che è realmente accaduto, o come forma di “compensazione creativa” rispetto a vuoti di memoria.

Alcuni esempi:

C'era una serie di libri e programmi televisivi chiamata Berenstein Bears? O meglio, erano gli Orsi Berenstain?

Nelson Mandela è morto in prigione negli anni '80, sotto un regime di apartheid in Sudafrica? O è vissuto abbastanza per vedere la fine dell'apartheid ed è diventato il leader della nuova nazione, non morendo fino al 2013?

Darth Vader ha pronunciato la frase iconica, nel film L'impero colpisce ancora , "Luke, sono tuo padre?" O Luke ha detto a Vader di aver ucciso suo padre, solo che Vader ha risposto: "No, sono tuo padre?"

L'attore/comico Sinbad ha recitato in un film degli anni '90 intitolato Shazaam? O era semplicemente un mashup, esistente solo nella mente delle persone, del film Kazaam di Shaquille O'Neal con il titolo e la stella sostituiti nella memoria delle persone?

Molti altri esempi abbondano, dal colore dei diversi pacchetti di patatine Walker's all'ortografia di Looney Tunes (contro Looney Toons) e Febreze (contro Febreeze) al fatto che "Monopoly Man" abbia o meno un monocolo.

Di solito chi cerca di spiegare l’effetto Mandela con la fisica usa il determinismo.

Una delle maggiori differenze tra il mondo classico e il mondo quantistico è la nozione di determinismo. Nel mondo classico ⁠— che definiva anche tutta la fisica, compresa la meccanica, la gravitazione e l'elettromagnetismo prima della fine del XIX secolo ⁠— le equazioni che governano le leggi della natura sono tutte completamente deterministiche. Se puoi fornire dettagli su tutte le particelle nell'Universo in un dato momento nel tempo, inclusa la loro massa, carica, posizione e quantità di moto in quel particolare momento, allora le equazioni che governano la fisica possono dirti sia dove erano che dove saranno in qualsiasi momento nel passato o nel futuro.

Ma nell'Universo quantistico, semplicemente non è così. Non importa quanto accuratamente misuri certe proprietà dell'Universo, c'è un'incertezza fondamentale che ti impedisce di conoscere arbitrariamente bene quelle proprietà allo stesso tempo. Infatti, meglio si misurano alcune delle proprietà che può avere una particella o un sistema di particelle, maggiore diventa l'incertezza intrinseca ⁠— un'incertezza di cui non ci si può sbarazzare o ridurre al di sotto di un valore critico ⁠— in altre proprietà. Questa relazione fondamentale, nota come principio di indeterminazione di Heisenberg, non può essere aggirata.

Questo ci dà la possibilità di capire sostanzialmente come ad un certo livello funzionino le infinite possibilità di creare realtà. In questa ricostruzione entra in gioco anche la realtà del multiverso.

Una delle ultime scoperte su come funziona il multiverso ci descrive come l’universo sia in grado di stimolare sé stesso a produrre nuove realtà. Il pre-verso, il modello dell'universo frattale.

 

Un universo di stelle giganti delle dimensioni delle galassie nel nostro Universo esisteva prima del nostro, prima del Big Bang. Ognuna di queste mega-stelle alla fine è collassata in giganteschi buchi neri che consumano la materia della mega-stella. Il nuovo Massive Black Hole quindi ricostituisce la materia delle mega-stelle all'interno su una scala molto più piccola mentre il Black Hole (Baby Universe) si espande mentre consuma la materia dal Pre-Verse creando un modello di universo frattale.

 

Questo modello di universo frattale crea universi neonati continuamente e all'infinito diventando il motore della creazione per il multiverso. Lo stesso Pre-Verso è un universo bambino all'interno di un buco nero di un universo ancora più grande e molto più antico.

 

Tutto questo è per caso? Una simulazione? Un "pensiero" o un "sogno ad occhi aperti" di un essere creatore?



Se tutto è un sogno ad occhi aperti del creatore, ogni sogno può diventare buono o reale?

Infatti la fisica moderna, che ormai sta influenzando anche il Mainstream (Nuovo articolo), è in grado di spiegare l’effetto Mandela ma il postulato più preciso rimane il sistema reciproco di Larson.

Sistema Reciproco

Timeline

Evoluzione stellare

In questa teoria comprendiamo come esista un sistema fluido che è il reciproco della realtà dove è possibile avere il tempo come movimento. In questo ambiente diverse realtà coesistono contemporaneamente (indeterminazione di Heisenberg) e confluiscono nella scelta temporale nello spazio/tempo dove si manifesta una realtà prevalente. Questa realtà è tutt’altro che stabile ma varia a seconda di come la coscienza collettiva assorbe potenziali di prospettiva (confluenze tempo/spazio).

Ogni volta che questi eventi vengono regolati in una linea nuova o leggermente modificata abbiamo un cambiamento della realtà. Fantascienza?

Questo concetto ci mette alla prova. La nostra mente cosciente non è in grado di riconoscere gli ambienti sottili e i cambiamenti che avvengono in una regione più profonda della nostra mente che interagisce e lavora costantemente come punto di congiunzione tra spazio/tempo e tempo/spazio. Così ci troviamo con la possibilità di avere sogni, ricordi, deja vu temporali a cui non sappiamo dare un senso.

Possiamo pensare che infiniti universi paralleli si aprano davanti a noi per quanto riguarda le possibilità future, in una sorta di albero di opzioni che si ramifica infinitamente in avanti, ma questa linea di ragionamento non si applica al passato. Per quanto riguarda il passato, almeno nel nostro Universo, eventi precedentemente determinati sono già stati metaforicamente scritti nella pietra. Almeno è ciò che si credeva fino ad oggi. Infatti la grande novità è che le linee sono un paesaggio di registrazione e che la conformazione fluida di spostamento nel tempo spazio può essere cambiata cambiando la linea dalle coordinate del presente. Cambiando una linea svanisce anche il passato!! Non ci resta che diventare più consapevoli e usufruire al meglio di queste capacità della coscienza.

 

Album sperimentale - Frequenze Riccardo Telesca

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