martedì 23 marzo 2021

La gravità quantistica obbedisce alle stesse leggi del DNA

 


In uno studio recentemente pubblicato dall’Institute FEMTO-ST CNRS UMR 6174, Università della Borgogna / Franca Contea, 15 B Avenue des Montboucons, F-25044 Besançon, Francia e Quantum Gravity Research, Los Angeles, CA 90290, USA  dal titolo “Gruppi finiti per la superficie Kummer: il codice genetico e un'analogia di gravità quantistica”  si discute di come la superficie di Kummer, utilizzata per descrivere alcune funzioni della gravità quantistica, sia utilizzabile anche per descrivere alcuni impaccamenti di DNA / RNA di alcuni complessi proteici del nostro codice genetico.

La teoria afferma che si può osservare un'analogia matematica tra il modo in cui DNA / RNA si organizzano e alcune teorie della cosmologia quantistica basate sulla dualità delle stringhe.

Nella teoria della gravità eterica questa correlazione è stata definita con la compressione di carica in sequenze geometriche di onde stazionarie in solidi platonici. La parte finale della sequenza vibrazionale, verso il dominio del vuoto, ha una forma dodecaedrica molto simile a quella assunta dal DNA nella sua compressione.

In un articolo medico, intitolato G-ball, Mark White propone che la tabella dei codoni del codice genetico segue la forma proprio di un dodecaedro pentagonale a 12 facce. Infatti ci sono dieci gruppi di fosfato-zucchero in ogni rotazione completa di 360° della spirale del DNA. La quantità di rotazione è quindi 360 diviso 10 che è 36° che corrisponde a metà rotazione del pentagono. I codoni del DNA sono esattamente 64 come la struttura di tetraedri che si avvicina al dominio del vuoto. Il codice genetico quindi si organizza in forma di tetraedri.

La gravità viene spesso definita come la funzione di una spirale di campo che si muove in sezione aurea. Inoltre esiste grande consenso rispetto al fatto che la geometria elettrica del DNA cellulare sia l'annidamento di un dodecaedro basato sulla proporzione aurea. In realtà l'impronta della proporzione aurea è stampata in tutto il DNA, quindi se aggiungiamo il punto di vista elettrico, secondo cui la proporzione aurea è la chiave della compressione costruttiva di carica (anche definibile come impacchettamento di memoria), cominciamo ad avere un indizio sulle più profonde funzioni del DNA rispetto alla gravità quantistica.

Le teorie di biologia quantistica hanno già descritto come i microtubuli neuronali e molti altri biopolimeri come il DNA possono formare onde solitoniche (onde spirali) in grado di produrre vari fenomeni di tipo particellare come i fononi e i condensati di Bose-Einstein. Ancora una volta, si tratta di una forma di comunicazione non classica bensì di una funzionalità quantistica all’interno del sistema biologico.

Lo studio sulla superficie di Kummer ha già messo in risalto come questa sia funzionale nella rappresentazione dell’elettromagnetismo. Anche per il Dna c’è stata ampia discussione sulla sua relazione con l’elettromagnetismo.

In quanto antenna fondamentale per le radiazioni elettromagnetiche, il DNA può ricevere la luce, trasdurla, elaborare una risposta e riemettere segnali elettromagnetici che avranno un effetto di modulazione molto definito su molecole specifiche o anche target extracellulari. Tuttavia, il DNA mostra anche un’organizzazione strutturale caratteristica delle antenne frattali, che consente alla molecola di ricevere e trasdurre energia di punto zero e di interagire più direttamente con il Campo. Queste forme di energia più impalpabili interagirebbero più direttamente con la coscienza, e in questo modo potrebbero influenzare tanto l’espansione quanto la contrazione della consapevolezza cosciente. Ciò significa che certe disposizioni modulari del DNA sarebbero più tendenti alla consapevolezza cosciente e quindi correlate al principio universale di singolarità.

Nel mio libro “Reiterazioni Infinite” ho correlato l’evoluzione interiore all’accesso nel dominio del vuoto che si esprime naturalmente nella formazione di una sfera di luce all’interno del cervello umano. Un altro recente studio del dott. Meijer esamina la prova della natura invariante di scala della coscienza in cui la geometria toroidale modella la coscienza a tutti i livelli frattali dell'universo e quindi anche la cognizione umana dove si esprime come spazio di lavoro olografico all'interno del cervello cioè un "orizzonte di eventi cerebrali". Questi studi ci fanno capire che il DNA nasce dal campo di punto zero nella sua fluttuazione quantistica così come tutto ciò che esiste. Il fenomeno della gravità è lo stesso che si ripete in ogni creazione.

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