domenica 28 febbraio 2021

Il segreto dell'informazione: osservati dentro per conoscere il fuori




La realtà è un campo olografico ricco di informazioni. Tali informazioni sono stratificate in diversi livelli rappresentati da forme geometriche. Ognuno di noi, nel vivere la propria vita, raccoglie informazioni da questo campo in maniera unica, tale da produrre una propria forma. Ciononostante esistono forme che questo campo universale assume, che sono l’espressione di quelle informazioni che hanno trovato una forma universalmente condivisibile e perciò sono in grado di coesistere con le altre forme in una condivisione armonica dello spazio. Tali forme universali sono il perfezionamento di un complesso di informazioni: gli archetipi, cioè rappresentano il percorso informativo completo di uno specifico tema, ad esempio: il dolore, l’amore, la libertà, ecc. La differenza tra la forma archetipica e la forma individuale produce uno scarto informativo che appare nella nostra coscienza come immagine di chi crediamo di essere. Fino a quando questo scarto informativo non viene completato la nostra mente sarà impegnata da pensieri, catalizzatori e proiezioni. La risoluzione di tali meccanismi mentali determinerà un aggiustamento della forma individuale fino a combaciare con quella archetipica. Quando la forma individuale sarà identica a quella archetipica, nella nostra mente si produrrà un silenzio consapevole: il nostro sguardo interiore sarà in grado di osservare tutti i lati della forma! Esistono però delle informazioni transitorie cioè dati che non possono essere integrati in una forma, a causa dell’assenza del centro, cioè del riferimento alla nostra interiorità. Quindi ogni volta che processiamo informazioni senza riferirle all’interiorità stiamo in realtà consumando energia vitale.

Come possiamo riconoscere e distinguere le info transitorie da quelle universali?

Le info transitorie sono quelle che non muovono verso il centro della questione, non cercano la loro trascendenza. Queste ci proiettano in realtà apparenti che siamo liberi di poter sperimentare e dettagliare all’infinito ma non ci svelano la soluzione dei nostri paradossi interiori e trattengono la coscienza in una forma transitoria. Le info universali, che sono quelle che valgono per sempre e per tutti, generano gioia (che è una forza del campo unificato) e senso di profonda connessione. Queste permettono di aprire un canale per la transizione della coscienza verso forme sempre più vicine alla fonte della creazione. E’ per questo che insegnamenti del passato sono ancora oggi di grande attualità!

Ad esempio: un’info transitoria può affermare che “il pane è buono!”, un’info universale indaga il significato di “buono”.

Qual è il processo per mettere le informazioni al servizio della nostra evoluzione interiore?

Innanzitutto è necessario comprendere due cose fondamentali:

1 le resistenze interiori che sentiamo ci mostrano la distanza della forma individuale dalla forma archetipica cioè le nostre rigidità;

2 quando aggreghiamo un’identità separata da tutto il resto ci stiamo isolando in una forma;

Nel primo caso, le rigidità chiedono di essere riconosciute e lasciate esprimere affinché possano liberarsi in una nuova forma. Ciò significa che possiamo riconoscere qual è lo schema rigido che abbiamo assunto e poi lasciarlo andare perché costituisce un evidente limite alla nostra vita.

Nel secondo caso, l’eccessivo giudizio su noi stessi o sugli altri, ci fa capire che siamo rinchiusi in una forma isolata e che quindi è il caso di ripensare al nostro ruolo nell’universo e nella creazione.

Quando diventiamo abili nel riconoscere tali meccanismi riusciamo ad indagare le informazioni non più da un punto di vista soggettivo e personale bensì da un punto di vista oggettivo ed impersonale, cioè ci accorgiamo che esiste solo informazione che si muove nello spazio e non un’identità. Noi siamo il centro di questo spazio e come in un imbuto tutte le info sono destinate a confluire in noi. Tuttavia, a causa della forma individuale, alcune info non riescono a raggiungerci fino a quando non rompiamo i confini di questa forma limitata. Ecco perché nella proiezione olografica della coscienza riusciamo a vedere ed ottenere solo quelle informazioni che abbiamo già visto in noi.



 

giovedì 25 febbraio 2021

Epigenetica della felicità

 


La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e in minima parte dalle ghiandole surrenali. Fa parte delle catecolamine, gruppo di ormoni a cui appartengono anche l’adrenalina e la noradrenalina, di cui la dopamina è il precursore.

È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa. Tutto ciò che ci dà piacere, come il cibo, il sesso, ma anche la musica o il consumo di sostanze stupefacenti, è in grado di suscitare una sensazione di appagamento e di gratificazione, aumentando i livelli di dopamina.

Questo neurotrasmettitore, però, interviene anche nella regolazione di altre importantissime funzioni dell’organismo, a livello del sistema nervoso centrale e periferico. È responsabile del controllo dei muscoli, ma anche della motivazione personale, del sonno, dell’umore, della memoria e dell’apprendimento.

Inoltre, si comporta come un ormone impedendo il rilascio di prolattina da parte delle cellule lattotrope dell’ipofisi. Bassi livelli di questo neurotrasmettitore possono causare depressione, comportamenti asociali, isolamento, rabbia e frustrazione. Al contrario, un alto tasso di dopamina in circolo può essere rischioso perché induce il soggetto a perseguire il proprio piacere in maniera acritica, sconfinando in comportamenti irrazionali e autolesionisti o sfociando nella tossicodipendenza.

Gli scienziati della Icahn School of Medicine di Mount Sinai hanno scoperto un nuovo ruolo per la dopamina chimica del cervello che è indipendente dalla neurotrasmissione classica. Il nuovo ruolo sembra essere fondamentale per i cambiamenti nell’espressione genica correlati all’esposizione cronica o all’abuso di cocaina. Lo studio fornisce la prima prova di come la dopamina possa avere un impatto diretto sulle anomalie dell’espressione genica indotta da farmaci e sul conseguente comportamento di ricaduta. Quindi, hanno scoperto che, la dopamina, oltre ad essere coinvolta nella trasmissione dei segnali tra i neuroni cerebrali, la si trova legata chimicamente alle proteine ​​dell’istone (gli istoni sono proteine basiche che costituiscono la componente strutturale della cromatina del dna), il che determina l’accensione e lo spegnimento di diversi geni che influenzano le regioni del cervello coinvolte nella motivazione e nel comportamento premiante.

Queste stesse osservazioni sono state fatte sulla serotonina, un neurotrasmettitore che regola il senso di autoprotezione e piacere e l’umore.

Questi risultati rappresentano un enorme cambiamento nella comprensione di tali sostanze chimiche. Legandosi all'istone H3, la serotonina e la dopamina possono regolare la trascrizione del DNA in RNA e, di conseguenza, la sintesi di proteine ​​specifiche da esse. Ciò trasforma queste molecole delle neuroscienze in doppi agenti, che agiscono ovviamente come neurotrasmettitori, ma anche come maestri clandestini dell'epigenetica.

In definitiva, sembra che la dopaminilazione, non solo il tipico funzionamento della dopamina nel cervello, possa controllare i comportamenti di dipendenza. Il consumo a lungo termine di qualsiasi sostanza che genera dipendenza (cibo, stupefacenti, sesso, ecc), modifica i circuiti neurali nel percorso di ricompensa del cervello, rendendo necessaria l'assunzione costante di essa, affinché i circuiti funzionino normalmente. Ciò richiede l'attivazione e la disattivazione di geni specifici per produrre le proteine ​​per quei cambiamenti, e questo è un meccanismo epigenetico guidato dalla dopamina che agisce su H3, non un cambiamento nella sequenza del DNA.

Queste ricerche, se estese ai processi quantistici del cervello e della coerenza di campo, ci fanno capire che qualsiasi distorsione mentale sulla conoscenza del sé, se non affrontata, può comportarsi come fattore di modificazione epigenetica. Ma ciò implica che è anche vero il contrario! Cioè, se attiviamo un processo di revisione interiore di tali distorsioni e portiamo il nostro campo in un nuovo stato più armonioso ed equilibrato, tale variazione sarà registrata come nuova informazione epigenetica. Applicando quindi le discipline della personalità alla nostra esistenza possiamo diventare dei veri e propri “programmatori” genetici della nostra vita!

Dagli studi sul campo derivanti dalla misura dell’ECG, emerge inoltre che uno stato di coerenza elettrica cioè di “amore puro” regola e riduce il bisogno di stimolazioni di ricompensa provenienti dall’esterno predisponendo invece le persone ad un naturale stato di beatitudine interiore. Questo processo regolerebbe naturalmente la produzione delle molecole di dopamina senza il bisogno di ricompense esterne: Un’epigenetica della felicità…..!!!


mercoledì 24 febbraio 2021

Meccanica dell'interiorità svelata : il sistema reciproco.

Dewey B. Larson è stato un ingegnere durante la prima parte del XX secolo, in un momento in cui molte teorie contrastanti sull'Universo stavano iniziando a guadagnare popolarità. Nonostante sia stato etichettato come un emarginato per aver messo in discussione il dogma scientifico, ha studiato l'intera scienza fisica per un periodo di 40 anni, scoprendo che c'erano molte teorie imprecise mascherate da fatti accettati. Questo atteggiamento ha da sempre impedito la costruzione di un modello funzionante dell’universo che fosse completo e verificabile. Tuttavia Larson è riuscito a farlo in maniera coerente nella sua “Teoria dei sistemi reciproci”. Questa teoria descrive che viviamo in un Universo Fisico composto esclusivamente da movimento, o più specificamente -  moto scalare  (cioè: traslazione, rotazione e vibrazione), di cui i due aspetti reciproci sono Spazio e Tempo. Senza movimento non c'è spazio o tempo. Inoltre non c'è Tempo senza Spazio e viceversa.


Da questo modello può essere ricavata un’accurata meccanica delle abilità Psi (capacità extrasensoriali) che funziona perfettamente con le leggi fisiche e con la nostra realtà apparente.


Ecco una breve descrizione:


Per capire come funziona la Psi, dobbiamo prima capire come la nostra mente e il nostro corpo si relazionano all'aspetto spirituale di noi stessi. Esamineremo 3 fasi della manifestazione della realtà come descritto dalla teoria dei sistemi reciproci di Dewey B Larson:  il settore materiale  - corpo (spazio-tempo al di sotto della velocità della luce),  il settore cosmico  - mente (spazio-tempo al di sopra della velocità della luce che possiamo definire tempo-spazio) e  il Settore Metafisico  - Spirito (oltre le regioni sia di spazio-tempo sia di tempo-spazio, ciò che Dewey chiamava Settore 3 o Settore di controllo). 

Il nostro organismo vivente è composto da 3 aspetti operativi in ciascuna regione. Mentre si evolve, la vita che diventa più coerente (organizzata), si espande in ogni settore e il Settore 3 diventa maggiormente il direttore d’orchestra dei settori 1 e 2. I nostri corpi sono gli aspetti materiali di noi stessi e rappresentano lo strumento fisico per le attività mentali. 

Il  Settore Materiale  opera entro  3 dimensioni dello Spazio e 1 dimensione del Tempo, che sperimentiamo come un flusso costante di tempo. Il  Settore Cosmico opera  entro  3 dimensioni del Tempo e 1 dimensione dello Spazio, che sperimentiamo nella mente come ricordo, revery, insight, intuizione e immaginazione e che è navigabile da una posizione fisica fissa. Possiamo  immaginare un qualsiasi momento nel nostro passato, presente e potenziale futuro, senza dover muovere fisicamente i nostri corpi,  questo è il movimento nel tempo che appare come una posizione fisica statica nello spazio . 

Il  Settore di Controllo  (Spirito) opera  oltre la regione spazio-tempo/tempo-spazio e funziona come un meccanismo di organizzazione e canale per la Coscienza, che agisce sulle regioni del Tempo e dello Spazio, quello che può essere popolarmente noto come Ologramma Quantico, Sé Superiore o Realtà Matrice. Qui esiste il  progetto del nostro ESSERE nella totalità (il nostro pieno potenziale nell'Eternità), ed è la forza organizzativa dietro la creazione dei nostri corpi e delle nostre menti. Man mano che il Corpo e la Mente diventano più organizzati, la nostra coscienza ottiene l'accesso alle regioni in ascensione, prima tramite il Settore Materiale (intelligenza istintuale), in secondo luogo tramite il Settore Cosmico (intelligenza mentale) e infine tramite il Settore di Controllo (Intelligenza umana o Moralità; la consapevolezza di Unità di tutta la vita; Coscienza -  UNITÀ ). 

La catena di eventi di risposta allo stimolo:

Ora che abbiamo discusso il triplice aspetto del nostro organismo vivente, esamineremo la catena di eventi che si muovono attraverso i diversi settori descritti da Larson.

Quando sperimentiamo uno stimolo attraverso il corpo, esso viene ricevuto ed elaborato nella mente tramite la riflettività dei sistemi organici del corpo. Ad esempio, se ci bruciamo la mano per averla tenuta troppo tempo vicino ad una fonte di calore, questi dati vengono immessi nel nostro sistema nervoso come segnali elettrici e incanalati al cervello attraverso il midollo spinale. I dati grezzi sono organizzati in una rappresentazione digitale olografica, all'interno del cervello, tramite attività neurale e sono convogliati elettricamente, attraverso la ghiandola pineale, tramite induzione neurochimica. Questo processo avviene all'interno del Settore Materiale cioè lo spazio-tempo. Ci vuole tempo infatti affinchè i segnali si muovano attraverso lo spazio fino alla ghiandola pineale. Questi dati vengono accelerati oltre la velocità della luce, tramite processi elettrochimici (ciò che sperimentiamo come coscienza delle sensazioni fisiche), nella regione mentale cioè nel settore cosmico.  

Il Settore Cosmico contiene il nostro  corpo tempo-spazio,  dove le sensazioni fisiche che sperimentiamo sono rappresentate o ricreate tramite processi di libero arbitrio che generano un corpo temporale. Quindi la rappresentazione dell’esperienza sarà diversa a seconda dell’elaborazione effettuata. Le sensazioni di bruciore vengono elaborate come immagini mentali e organizzate in base a come scegliamo di associare queste sensazioni nella nostra mente cioè in base alla nostra esperienza soggettiva. La conseguente  qualità  dell’immagine o forma-pensiero  dell’esperienza “mano bruciata” determina il livello di controllo mentale sul Settore materiale e quindi influenzerà il nostro vissuto di guarigione. Quanto meglio siamo in grado di riflettere la totalità dell'esperienza in relazione al nostro completo ESSERE , tanto più saremo in grado di influenzare la modalità e i tempi di guarigione. Qui è dove funziona la  magia  della guarigione intenzionale. "

Le capacità psi del settore di controllo si manifestano come risultato della riflettività associata alle nostre immagini mentali o forme pensiero; più simili sono le forme pensiero, maggiore è la capacità di trasmissione. Quando due forme-pensiero sono sufficientemente risonanti, i dati e le informazioni che contengono - che sono già presenti nel Settore 3 o nel settore di Controllo - vengono infuse tra di loro. Le 2 forme pensiero iniziano a riflettere ciò che è nella realtà dell'ologramma (Settore 3) e agiscono come  un'antenna,  ricevendo i dati dal Settore di controllo. Poiché il settore di controllo è al di là dello spazio e del tempo, i dati e le informazioni possono essere ricevuti dalla mente istantaneamente e indipendentemente da una fonte fisica che normalmente associamo alla ricezione dei dati attraverso i 5 stimoli sensoriali. 


La capacità di integrare questa funzione influenza direttamente il corpo. Uno dei metodi di approccio al settore di controllo può essere la meditazione. 

Ulrich Ott Vom Bender dell’Institute of Neuroimaging dell’Università di Gießen, illustra il sentiero della meditazione, utile “ad ampliare la coscienza ed a liberarsi dagli stereotipi di pensiero e comportamentali acquisiti”.

Anche al Massachussetts General Hospital di Boston è recentemente stata eseguita una ricerca su 15 pazienti, inizialmente agitati, con sonno disturbato e pieni di preoccupazioni.
La diagnosi: disturbi d’ansia generalizzata. Per otto settimane hanno frequentato un corso di meditazione; al termine erano in grado di controllare meglio le loro paure e hanno ricominciato a dormire bene.
L’indagine ha rivelato che il loro cervello, meditando, aveva subito una modificazione positiva: zone della corteccia prefrontale (deputata alla coscienza di sé) registravano un’ irrorazione sanguigna superiore, così come le aree deputate alla regolazione del sentimento. Inoltre si evidenziava una maggiore connessione tra la corteccia prefrontale e l’amigdala,  il centro della paura nel cervello, rispetto ai pazienti che non avevano meditato.

Da tutto ciò capiamo che più siamo in grado di comprendere i nostri tre complessi corpo/mente/spirito spiegati in settori da Larson, più diveniamo dei creatori efficaci ed efficienti della realtà. Possiamo inoltre intuire l’intreccio indissolubile tra 3 componenti di un unico movimento universale. Quindi è sempre importante tenere conto di tutte le parti quando ci approcciamo all’indagine della nostra interiorità. E’ oltre modo interessante notare che tali studi sono l’espressione, in un altro linguaggio, di ciò che la fisica quantistica, eterica, olografica, torsionale ecc. stanno attualmente spiegando.


 

sabato 20 febbraio 2021

Il segreto della doppia fenditura svelato!


L’esperimento della doppia fenditura è usato, da molti ricercatori, principalmente per spiegare la realtà quantistica. L’esperimento non gode di una buona spiegazione tecnica del perché succede, ma andiamo con ordine.

La fenditura è una fessura posta in un pannello, attraverso il quale viene fatto passare un flusso di particelle o un’onda, osservando poi il comportamento di tale flusso. Un secondo pannello posto dopo il primo raccoglie l’informazione su come si accumulano le onde o le particelle una volta oltrepassata la fenditura. Nel caso della doppia fenditura, le fessure sul primo pannello sono due, una parallela all’altra. A seconda di ciò che attraversa il pannello (onda o particella), la distribuzione sul secondo pannello varia secondo un pattern ben preciso.

Se si parla di corpuscoli, quel che accade è che le particelle si accumulano sul secondo pannello disegnando una forma simile alla fessura – o alle due fessure – da cui sono passate.

Si può immaginare questo pensando di sparare dei proiettili attraverso una o due fessure. Il risultato è quello delle immagini sottostanti: la distribuzione segue la forma delle fessure e non è uniforme, ma presenta punti singoli di impatto dovuto all’arrivo delle singole particelle sul secondo pannello.


 

Se invece a passare attraverso la fessura è un’onda, il secondo pannello mostra una distribuzione più uniforme ed estesa, in quanto l’onda si propaga a partire dalla fessura in più direzioni, con intensità diverse. In particolare, se la fessura è singola, l’impatto dell’onda sul secondo pannello segue una distribuzione uniforme con un’intensità che è maggiore nell’area corrispondente alla fessura, e poi si va attenuando man mano che ci si allontana da quest’area.

Nel corso del ventesimo secolo, tale esperimento è stato applicato a un’unità di misura infinitamente più piccola, che rientra nel campo della meccanica quantistica. Ad essere fatti passare attraverso una o due fessure sono stati fasci di elettroni o fotoni, particelle infinitamente piccole di cui sono formate la materia e la luce, con l’obiettivo di verificare se il comportamento della materia e della luce segue quello dell’onda o quello dei corpuscoli. Applicando un fascio di tali particelle lungo una fenditura singola, si è verificata una distribuzione identica a quella delle particelle, lasciando supporre che le particelle (anche quelle piccolissime) si comportino appunto da particelle fisiche.

Sparando invece un fascio di elettroni attraverso la doppia fenditura, si verifica un fenomeno del tutto nuovo: la distribuzione non è uniforme ma presenta puntini di concentrazione, come farebbe l’effetto di particelle che arrivano a destinazione sul secondo pannello; nello stesso tempo, però, la distribuzione mostra una concentrazione maggiore o minore seguendo il pattern di distribuzione delle onde, come se le particelle alla fine seguissero una distribuzione di natura ondulatoria.

In pratica possiamo sparare singoli elettroni in una singola fenditura ed essi viaggeranno attraverso la fessura e sembreranno rimanere singoli. Gli scienziati mainstream dicono che ogni elettrone è una "particella", a questo punto.

Tuttavia, se spari singoli elettroni in 2 fenditure, è stato dimostrato che in realtà essi viaggiano attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente - e in realtà colpiscono più di un punto sulla lastra fotografica contemporaneamente!

Nel corso di un gran numero di prove, si ottengono 3 (o più) linee che appaiono sulla lastra fotografica, suggerendo uno "schema di interferenza" simile ad un'onda!

In conclusione nell’esperimento si è osservato che a seconda dell’osservazione la luce sembra poter essere onda o particella. Prima di spiegare l’enigma dobbiamo capire degli effetti quantistici aggiuntivi.

A metà degli anni '70 Alain Aspect, allora studente di dottorato, propose un esperimento reale, che si basava sulla rivelazione di due fotoni singoli ma correlati perché emessi insieme dalla stessa sorgente atomica: due fotoni viaggiano in direzione opposta l'uno all'altro e vengono "visti" da due rivelatori distanti dopo aver attraversato due polarizzatori (che ne analizzano le caratteristiche).

 Le conseguenze dell'esperimento erano destinate ad andare ben oltre la "semplice" dimostrazione della validità della meccanica quantistica. Infatti l'esperimento dimostrò il ruolo fondamentale giocato dall'"entanglement", cioè da una sorta di "intricazione quantistica" che lega il destino dei due fotoni emessi dallo stesso atomo. In questo stato "entangled" la misura della polarizzazione di un fotone consente di dedurre con esattezza informazioni sulla polarizzazione dell'altro: in altri termini, l'osservazione dello stato di un fotone consente di "leggere" lo stato del secondo fotone. 

Per prima cosa, si rilasciano i fotoni "accoppiati" in direzioni opposte dal loro punto di partenza. Li si manda attraverso lo spazio, in modo che colpiscano due specchi diversi, che sono posizionati a due angoli completamente diversi.

Le persone più sane e pensanti si aspetterebbero che ogni fotone si rifletta sullo specchio con l'angolazione corretta. Pertanto, ogni fotone andrebbe in una direzione diversa.

Con sorpresa degli scienziati tradizionali, entrambi i fotoni girano nella stessa direzione angolare mentre viaggiano, anche se una di quelle particelle deve violare tutte le leggi ovvie e note della riflessione speculare, per farlo! 

Entrambi questi misteri vengono spiegati quando vediamo che queste `` particelle '' sono, in realtà, piccoli pacchetti armonici di geometria - e se li allarghi, la geometria diventerà più grande - e comparabilmente più debole.

Non dimentichiamo che possono 'allungarsi' abbastanza a lungo, incluso il diametro dell'intero universo conosciuto!

Molto semplice, facile da spiegare ... e ancora una volta, gli scienziati tradizionali non sono ancora arrivati ​​a questo punto nel loro pensiero!

Se osserviamo come la massa inerziale sia legata alla compressione di onde stazionarie legate in fase che si strutturano in un campo fluido, capiamo come l’esperimento della doppia fenditura sia in realtà l’osservazione pratica di questo fenomeno. Infatti se l’espansione geometrica continua senza interruzione, si vedranno onde o flusso, se invece un fenomeno di focalizzazione aggiunge energia/luce alla forma geometrica questa inizierà ad espandersi con molta meno malleabilità sviluppando un’inerzia che ci farà vedere particelle invece che onde. Dobbiamo pensare che la nostra mente lavora in continuazione con questo campo energetico e ne detta il collasso d'onda a seconda dell'osservazione, che altro non è che un'inerzia alla vibrazione delle onde stazionarie. 

Sei il creatore della realtà......

 




 

giovedì 18 febbraio 2021

Anche le ricerche scientifiche della Cia confermano il potere dei sogni


A metà degli anni '60, Montague Ullman, iniziò una serie di esperimenti presso il Maimonides Medical Center di Brooklyn, New York, per verificare l'ipotesi che le persone potessero essere preparate a sognare su materiale selezionato a caso. In altre parole, potevano scegliere ciò che desideravano sognare prima di andare a dormire, e questo poteva includere qualsiasi cosa, dalle opere d'arte, ai film, alle fotografie e ad altro ancora. Poco dopo l'inizio di questi esperimenti, Ullman fu raggiunto da Stanley Krippner, uno scienziato con una formazione impressionante in psicologia, parapsicologia e sogni.

Gli esperimenti condotti sono durati più di 10 anni e "hanno prodotto risultati statisticamente significativi".

Durante gli esperimenti, di solito c'era un "mittente telepatico" e un "ricevitore telepatico". Questi si incontravano in laboratorio per un breve periodo di tempo per poi essere collocati in stanze completamente separate appena prima di dormire. Il mittente telepatico aveva una busta in stanza contenente qualcosa come un'immagine o un disegno che doveva telepaticamente trasmettere al ricevitore mentre quest’ultimo dormiva. I ricevitori sono stati quindi risvegliati di proposito poco dopo l'inizio del sonno REM (Rapid Eye Movement) in modo che i ricercatori potessero fare un rapporto sui sogni. Dall’analisi emerse che il mittente era stato in grado di influenzare i sogni del ricevitore.

Anche Dale E. Graff, un MS in Fisica e un ricercatore per tutta la vita dei fenomeni Psi specializzato in una varietà di argomenti di percezione extrasensoriale, ha condotto studi simili. Egli è stato membro di diversi gruppi di lavoro della comunità dell'intelligence per la fisica avanzata, l'elettro-ottica e altre tecnologie. Ha spiegato molte cose dedotte dalle agenzie di intelligenze sui sogni. Il materiale raccolto dalla Cia ci insegna che oltre a poter essere infuenzati nell’attività onirica, ognuno di noi ha un "paesaggio da sogno", in cui entra ogni notte che è una proiezione tridimensionale della propria mente ... più specificamente, di tutte le questioni spirituali che si stanno affrontando.

Ciò significa che quando viviamo un sogno, tutto ciò che vediamo, ogni personaggio che incontriamo, ogni situazione che accade, ogni pezzo del paesaggio ... TUTTO è una proiezione di una parte di noi. Un muro non è solo un muro: è una parte della nostra anima, che ora ha assunto struttura e forma. Un personaggio non è solo un frutto della nostra immaginazione - lui o lei è l'incarnazione di una parte di noi stessi da reintegrare nella coscienza per la nostra stessa guarigione.  

Per insegnare agli allievi della Cia ad essere più psichici, una tecnica era quella di tentare di mappare il paesaggio dei sogni cioè disegnare su carta i luoghi sognati, i personaggi e le loro reciproche relazioni. In questa tecnica è utile che la rappresentazione sia quanto più ricca di dettagli e corrispondente al sogno completo. Poi si lavora sull’espansione del sogno attraverso nuovi sviluppi che favoriscano l’arricchimento del sogno e lo spostamento versi nuovi scenari. Questo serve a favorire l’evoluzione del sogno e quindi una corrispondente evoluzione interiore. Tuttavia, poiché la maggior parte di noi rimane bloccata in uno schema ripetitivo, a volte per molti anni, potremmo  trovarci a tracciare lo stesso circuito, attraverso il paesaggio dei sogni, più e più volte.

Nel paesaggio dei sogni potremmo incontrare un personaggio con cui si è avuto un confronto nella vita reale, dal quale si è sempre scappati via e che sia rappresentato come ostacolo nell’apertura di una certa porta. Ciò significherà che l’aspetto di sé rappresentato da quel personaggio è l’ostacolo per il nostro nuovo passo evolutivo.

Se riusciamo nella vita da svegli ad amare quella persona non permettendogli di farci manipolare, allora nel paesaggio dei sogni potremmo rincontrare lo stesso personaggio, ma ora essendo in grado di affrontare la situazione con molta calma e amore troveremo magicamente il modo di aprire la porta.

Una volta che si riesce a superare l’ostacolo, generalmente si genera un'enorme ondata di energia estatica. Da questa nuovo passaggio poi i sogni futuri potrebbero essere l’inizio dell’esplorazione di un nuovo paesaggio.

Ovviamente ci saranno nuovi muri, tramezzi e personaggi da esplorare perché il lavoro di crescita dell'anima continua sempre, ma si sarà fatto un grande passo avanti.

Ovviamente, se si inizia a coprire molte distanze nel paesaggio dei sogni, questo indica un grande progresso spirituale. Con la stessa linea di ragionamento, tutto ciò che nel sogno permette di viaggiare più lontano e più velocemente di quanto si può fare camminando a piedi - anche un set di pattini a rotelle o una bicicletta - simboleggia una nuova importante comprensione spirituale a cui si è arrivati. Un'auto, ad esempio, è un simbolo ancora più potente come anche altri mezzi di trasporto: autobus, treni, navi da crociera o aeroplani. In ogni caso si tratta di veicoli che possono trasportare più persone contemporaneamente. Ogni personaggio nello spazio dei sogni rappresenta una parte di se stessi, di solito una parte che si è frammentata a causa di un'esperienza dolorosa. Quindi se tutti i personaggi iniziano a riunirsi e a fare viaggi rapidi in breve tempo vuol dire che si è seriamente progrediti. Il massimo della velocità sul sentiero è rappresentato dal “volare” senza alcun mezzo.

Queste ricerche tenute segrete per molto tempo confermano ciò che diversi ricercatori indipendenti hanno constatato.

Inside dream 

 

martedì 16 febbraio 2021

Protocollo base per il potenziamento o l'attivazione della pineale.

La Ghiandola Pineale o epifisi è una ghiandola endocrina delle dimensioni di un pisello situata al centro del cervello, sporge all’estremità posteriore del 3° ventricolo.

La Ghiandola Pineale contiene cellule pigmentate simili a quelle che si trovano nella retina, è sensibile alla luce e reagisce all’alternanza periodica di luce e di buio che l’occhio recepisce e trasmette. Essa controlla l’orologio biologico del corpo, il meccanismo interno che ci dice quando è ora di dormire e di svegliarsi. La ghiandola si attiva e decalcifica di notte e soprattutto in onde theta. Le onde theta (4-7 cicli per secondo) si verificano durante il sonno e sono dominanti nel nostro stato più elevato di meditazione. Normalmente sperimentiamo le onde theta solo mentre ci stiamo per addormentare, durante alcuni sogni e quando ritorniamo dalle profondità del sonno delta. Le immagini che percepiamo quando ci stiamo per addormentare e ci risvegliamo sono in onde theta. Durante le meditazioni theta siamo in un sogno lucido, dove immagini vivide lampeggiano davanti alla nostra visione interiore. In questo stato, siamo estremamente ricettivi alle informazioni inviate dalle dimensioni superiori. L’olio essenziale di Cedro (nome botanico: Cedrus atlantica; parte usata per l’estrazione: legno;) usato in diffusione ambientale aiuta a stabilizzare le onde theta.

La pineale secerne neurotrasmettitori e ormoni come la serotonina, la melatonina e persino il DMT, che è stato chiamato dal Dr. Rick Strassmun come The Spirit Molecule. Producendo serotonina durante il giorno e melatonina durante la notte, la Pineale è responsabile del piacere della veglia, della meditazione, della visualizzazione, della felicità e anche di un buon riposo notturno.

Diverse pratiche hanno dimostrato una buona attivazione della ghiandola, tra queste la tecnica di creare "Energy Balls" per poi muoverle in tutto il corpo: creare una palla di energia nelle mani, quindi spostarla attraverso le braccia per poi portarla su e giù per la colonna vertebrale. Questa è una tecnica fondamentale del Phi gong ma anche di altre discipline.

Infatti è simile al lavoro energetico taoista di visualizzare una sfera di luce, portarla nel Tan Tien, appena sotto l'ombelico, poi lungo la spina dorsale fino alla sommità della testa, spostandosi e / o concentrandosi sulla ghiandola pineale, quindi alternativamente su e giù sul davanti e sul dietro della colonna vertebrale, poi su e giù per le gambe alternativamente dietro e davanti, tornando al  Tan Tien.




Un’altra tecnica è la pratica dell’apnea, infatti, questa, se svolta in maniera corretta, la pressione aiuta a vascolarizzare i vasi e a dare il giusto equilibrio CO2/ossigeno. Questo fenomeno è stato riscontrato nelle immersioni. Puoi iniziare in piccolo facendo tre lunghe inspirazioni ed espirazioni prima di scendere in immersione, ricordando di pressurizzare le orecchie soffiando il naso e tappandolo mentre vai più in profondità. I nostri corpi hanno un modo per compensare. La pressione subacquea restringe la milza, spremendo l'emoglobina in eccesso, la proteina dei globuli rossi che trasporta l'ossigeno in tutto il corpo.

Oltre al Calisthenics inverso si è rivelato molto utile la frequenza binaurale in chiave B e una forma di piramide da appoggiare sulla fronte. L’oro è risultato forse il materiale più utile.

La meditazione e l’alimentazione sono fondamentali, ecco, alcune pratiche meditative:

  1. Medita sul tuo respiro, riempiendo i polmoni ed espirando. Calma la tua mente e concentrati sulla sensazione del tuo respiro, nient'altro.
  2. Variazione Dzog-Chen: immagina un fiume che scorre nella tua mente. Quando sorge un pensiero, lascia che fluisca indietro nella tua mente e lungo il fiume.
  3. Nessuna tecnica: respira semplicemente e non concentrarti su nulla. Vai più in profondità e lascia che la mente della scimmia si stabilizzi, aspettando che sorga quel "pensiero originale". Osserva il pensiero per quello che è e lascialo andare. Osserva la differenza tra i tuoi pensieri normali e questo pensiero più profondo che ha avuto origine dal tuo Sé Superiore.

Questi alimenti e integratori dovrebbero anche aiutare a decalcificare e attivare la pineale: aglio, olio di origano, aceto di sidro di mele.

Assicurati di mangiare cibi integrali biologici.

Una buona esposizione al Sole è di grande aiuto, quindi trova i periodi migliori per esporti al Sole e lasciati caricare dall’energia…….


 

lunedì 15 febbraio 2021

Ologramma, realtà, epigenetica: trovo il centro di tutte le informazioni

Il principio olografico è una proprietà delle teorie della gravità quantistica che risolve il paradosso dell'informazione del buco nero all'interno della teoria delle stringhe.

Fu proposto per la prima volta da Gerard 't Hooft e successivamente una precisa interpretazione della teoria delle stringhe fu data da Leonard Susskind.


La teoria suggerisce che l'intero universo può essere visto come una struttura informativa bidimensionale "dipinta" sull'orizzonte cosmologico, così che le tre dimensioni che osserviamo sono solo una descrizione efficace a basse energie.



La teoria secondo cui la realtà, così come la sperimentiamo consapevolmente, non è reale, risale agli indigeni che credevano che esistessimo in un sogno o in un'illusione. Nella nostra attuale linea temporale, ci riferiamo alla nostra esperienza di realtà virtuale come matrice, griglie, simulazione e ologramma. Ci sono scienziati che stanno cercando di dimostrare che l'ologramma esiste e altri che stanno cercando di liberarcene. Le teorie sulla realtà come simulazione stanno aumentando.


In un modello che tenga conto di variabili più profonde, la realtà potrebbe essere spiegata come la dinamica tra l'informazione confinata nel volume di un sistema delimitato e l'informazione che può effettivamente scambiare con l'ambiente circostante e, quindi, esprime come massa. La massa in questo contesto è la porzione spiegata dell'intera informazione contenuta all'interno di un tale sistema delimitato, che è complicato o interconnesso alle informazioni contenute all'interno e all'esterno dei suoi confini. Potremmo dire che la massa è lo stato equilibrato di un'inerzia di trasferimento di informazioni risultante da un volume limitato e dall'impossibilità di esprimere tutte le informazioni racchiuse all'interno.  Questo tipo di modello viene mostrato da Nassim Haramein dove il rapporto volume-superficie, quando portato alle unità di massa, fornisce il valore numerico esatto della soluzione di Schwarzschild di un buco nero. La chiamano massa gravitazionale olografica dell'oggetto. 

Sorprendentemente, quando applicato al protone, questo rapporto equivale alla massa dell'universo (considerata come la somma di tutti gli altri protoni nell'universo). Ciò significa che l'informazione di tutti gli altri protoni nell'universo è all'interno di ogni protone! Quindi, si applica il termine olografico: l'informazione dell'intero Universo è contenuta in ciascuna unità fondamentale, il protone. 


Due fisici, Nima Arkani-Hamed e Jaroslav Trnka potrebbero aver decifrato molto bene il codice della fisica quantistica. Questi due uomini hanno esaminato i concetti alla base dei temuti diagrammi di Feynman. In queste osservazioni si sono imbattuti in una rivelazione, e in realtà hanno trovato una sorta di trucco per semplificare drasticamente questi calcoli. 





Questo trucchetto ha forse escluso qualche dettaglio. Questo amplituhedron è esattamente un quarto della merkabah (noto anche come "tetraedro a stella"). 





Questo è ciò che i tibetani ci dicono da anni. Questa è la faccia dell'universo; il suono primordiale; gli Ohm gli antichi raffigurati nel loro mandalah. Questa è la forma che crea l'onda di risonanza che crea tutta la realtà. Questa forma si frattalizza ed emana verso l'esterno. Il mandalah è una rappresentazione bidimensionale di una forma tridimensionale. Il cerchio attorno ad esso rappresenta l'onda di risonanza sferica che emana in tutto l'universo. Questo è il motivo per cui troviamo queste forme in tutto l'universo. 




Se vediamo è il modello di emanazione del cosmo...



Da questi  studi si evince come la realtà sia un equilibrio informativo tra un sistema delimitato e il tutto.  Siamo abituati a sentir parlare di genetica e codice genetico. La scienza oggi ha scoperto come il DNA da solo non potrebbe spiegare la genesi di tutti i fenomeno biologici che conosciamo. Esiste un’informazione che sta sopra il codice genetico e che ordina e controlla l’accensione e lo spegnimento dei geni. L’epigenetica. Il concetto dell’informazione che sta alla base della materia e che ordina e regola l’espressione dei geni ed è molto simile all’antico concetto dell’akasha, altro termine per spiegare la realtà ultima. In pratica stiamo assistendo al medesimo meccanismo interdisciplinare di creazione e assorbimento dell’universo. Ogni disciplina cerca di portare informazioni ad un sistema delimitato e cerca di cambiarne l’ampiezza, l’inerzia e la massa. Quindi si dovrebbe pensare che forse la coscienza umana diverrebbe iper-pesante quando colma dell’informazioni presenti nel cosmo? In realtà parliamo di informazioni, quindi del vettore attraverso cui il campo si muove verso il centro. Quindi parliamo di singolarità, ovvero la massima ampiezza di informazioni contenibili. Ora se facciamo il paio con le scoperte sulla singolarità all’interno del cervello ( Qui )capiamo che tutto e tutti stanno cercando un ritorno scalare al proprio massimo potenziale informativo, che significa massima densità di conoscenza........


E tu come ti stai espandendo?

domenica 14 febbraio 2021

Invarianza di scala: ovunque guardi vedi lo stesso......?


La fisica presente in questo sito è relativamente semplice, si basa sulla geometria di campo di una sfera che comprime la carica attraverso la geometria platonica in sezione aurea. A seconda se focalizziamo la nostra attenzione sulla sfera o sull’asse, guardiamo rispettivamente il numero 8 o il numero 9. Vediamo qualche curiosità per vedere se la geometria ha un significato nella natura. Una delle ricerche forse più interessanti ma non molto nota è quella di Carl Munck. Fondamentalmente quello che apprendiamo è che Munck da solo ha derivato un complesso sistema matematico che dimostra un sistema di griglia planetaria in funzione. Ma questo non è come qualsiasi altro sistema di griglia con cui abbiamo avuto a che fare! Munck ci guida in una piacevole gita nel mondo della matematica, in cui i numeri sincronici delle misure della Terra sembrano comparire ovunque si guardi. Munck asserisce che gli antichi utilizzavano un sistema a 360°, lo stesso che utilizziamo noi oggi. Munck dimostra definitivamente che gli Antichi utilizzavano Gizeh, in Egitto, quale longitudine zero o Primo Meridiano. Per una società che fosse in grado di percepire le energie cristalline che scorrono attraverso una sfera, sarebbe ovvio collocare il Primo Meridiano nel punto in cui tutte queste sono bilanciate insieme.

Munck indica che questo punto si trova in Egitto, proprio nella Grande Piramide. La ragione per cui proprio questo è il “punto d’equilibrio” è facilmente leggibile nella distribuzione dei continenti, dato che Gizeh, in Egitto, è l’unico posto sulla terra in cui si possono disegnare in ogni direzione i “Grandi Cerchi” intorno alla circonferenza terrestre e la quantità totale di terra che essi coprono, rispetto agli oceani, è maggiore che in ogni altro punto. In altre parole, Gizeh è il vero centro gravitazionale sulla superficie della Terra, un “nodo” intorno al quale ruotano tutti i continenti. Dalle ricerche della fisica sappiamo che la gravità produce una sequenza compressiva di solidi platonici. La Grande Piramide fu quindi costruita sopra il più potente vortice dell’intero pianeta, in cui si incrociano tutte le linee del tetraedro, del cubo, dell’ottaedro, del dodecaedro e dell’icosaedro. Munck non ha approfondito i Solidi Platonici bensì ha determinato dove si trovano i loro centri. Munck di per sé non ha creato una “mappa della griglia” geometrica mondiale, nel senso di un diagramma che possa essere facilmente tracciato sulla superficie della Terra da cui si possano fare delle osservazioni e/o delle previsioni fisiche. Questo sistema di coordinate funziona come una sfera a 360°, con la Grande Piramide, ovvero il centro dei Solidi Platonici sulla Terra, come Primo Meridiano. La domanda successiva che emerge immediatamente è come gli Antichi possano aver inserito le coordinate nei loro monumenti. Chiaramente non hanno scolpito i numeri di latitudine e longitudine sulle pareti dei loro templi ma quello che hanno fatto è stato inserire le coordinate nelle reali strutture degli oggetti che costruivano! In tutto il mondo, Munck ci mostra come la struttura delle architetture sacre, il numero delle facce, delle scale, delle terrazze e altre caratteristiche in esse contenute, rivelino i loro numeri di codice.

In altre parole, i “numeri” fondamentali di un oggetto si acquisiscono semplicemente contando le sue caratteristiche visibili.  In tutto il mondo, con estrema ridondanza, tutti i diversi tipi di siti sacri descrivono esattamente dove si trovano sulla Griglia, nei termini del sistema di coordinate a 360° avente Gizeh come Primo Meridiano. In realtà nell’affrontare questo materiale stiamo imparando la fisica relativa alla rotazione di una massa sferica e alle forme geometriche iscritte al suo interno. Il diametro medio della nostra Luna è di 2160 (6! + 6! +6!) miglia con una precisione del 99,94%. Ci sono 2160 gradi in un cubo e 2160 anni in ogni età dello Zodiaco. 2.160, ovvero 2 x 1080. Attraverso un po’ di matematica speciale egli dimostra la fondamentale relazione armonica tra la Terra e la Luna. La misura angolare totale di ciascun solido platonico può essere trovata usando la geometria delle scuole superiori. Il cubo è di 2160 gradi perché ci sono sei lati composti da quadrati e ogni quadrato contiene 360 ​​gradi. (6 x 360 = 2160). Il 360 sembra ritornare sempre…

Sembra infatti che se traduciamo la matematica dei solidi nei loro assi otteniamo una matematica del 9. C'è una ragione per cui 360 si riduce a 9? Poiché 3 + 6 + 0 = 9. La quantità di secondi in un giorno, 86.400, si riduce a 9. Un piede cubo è 144 pollici: 1 + 4 + 4 = 9. Un'iarda quadrata è 1296 pollici, un'iarda cubica è 46.656 pollici cubi, riducendo sempre a nove. Ci sono anche 3600 secondi in un'ora, 1440 minuti in un giorno, 10.080 minuti in una settimana e 25.920 anni nella precessione degli equinozi. I numeri da 1 a 9 mostrano il loro ordine incorporato con la loro invarianza scalare. 79.200.000 è un numero molto diverso da 792 ma il loro significato qualitativo sottostante rimane lo stesso.  Le dimensioni e le distanze del Sole e della Luna riflettono la "realtà in base 10" in cui ci troviamo. È interessante sottolineare che il Sole e la Luna hanno le stesse dimensioni nel cielo. La NASA ci dice che il Sole è molto più grande ma è anche molto più lontano.

Se facessimo i conti, scopriremmo che il Sole è quasi esattamente 400 volte più grande della Luna mentre è quasi esattamente 400 volte più lontano. Ogni eclissi solare mostra l'esattezza e la perfezione del design antropocentrico della Natura.

Il sistema decimale è il modo in cui il numero si organizza da zero a infinito. Non è un artificio creato dall'uomo. L'elemento fuoco, che nelle misure vibratorie può essere associato al tetraedro, è di 720 gradi. Unire due tetraedri insieme rende la stella merkaba: un rapporto che esiste tra il Sole e la Luna, ciascuno dei quali costituisce 30 minuti d'arco di distanza nel cielo o mezzo grado. Coincidenza o no, 720 Soli o Lune si adattano al cerchio del cielo. Un altro modo per considerare questo rapporto geometrico, poiché possiamo vedere solo 180º del cielo da orizzonte a orizzonte, è che 360 Soli si adattano a 360 Lune nel cielo.

6480º + 720º + 720º + = 7920 = Il numero dell'anima del mondo: l’ottaedro stellato.

I numeri possono variare della quantità totale di zeri, ma la loro espressione qualitativa rimane la stessa, non importa quanto grandi o piccoli siano.

Il processo di riduzione di un numero fino ad una cifra è chiamato con molti nomi ed è pratica comune non solo in numerologia ma anche nella scienza tradizionale. Il grande genio geometrico del 20 ° secolo, Buckminster Fuller, ha chiamato questo sottoinsieme di matematica "cifre integrate" o "indig 9". È anche riconosciuto in informatica. Lo chiamano "radice digitale" o "somma digitale" o "bit quantistico". Questo processo è stato anche chiamato riduzione cabalistica o aggiunta pitagorica. Alcuni altri nomi per questa pratica includono: parità decimale, numerologia quantistica, addizione teosofica, cifra integrata, indig 9, modulo nove aritmetica, sommatoria consecutiva, distillazione, essenza numerica, valori ordinali ridotti, addizione orizzontale e riduzione numerica.

55 ha una radice digitale di 1 perché 5 + 5 = 10 e 1 + 0 = 1
456 Kabbalisticamente si riduce a 6, poiché 4 + 5 + 6 = 15 e 1 + 5 = 6

 

Questa tecnica è la chiave per la matematica basata sul vortice poiché mostra i modelli numerici sottostanti alla realtà.

La terra è inclinata di 23,4 gradi e ha un'oscillazione a causa del suo centro sporgente che ci dà 4 stagioni. Il polo nord della nostra terra punta attraverso 12 costellazioni in un ciclo di 25.920 anni suddiviso in 2160 anni per costellazione. A seconda di quale costellazione sorge a est, dietro il sole, si determina in quale "età" ci troviamo. Ogni costellazione ha un nome. Durante la civiltà egizia eravamo nell'era del Toro, nell'Antico Testamento della Bibbia eravamo nell'era dell' Ariete, negli ultimi 2000 anni siamo stati nell’era dei Pesci, ora siamo entrati nell’era dell’Acquario.

Stiamo entrando nell'era dell'Acquario, "il portatore d'acqua" o la bestia della coscienza. È un uomo che trasporta l'acqua. Questo ciclo chiamato "precessione degli equinozi" gioca un ruolo importante nel codice 9 e 911 ed è solo l'inizio. Questo ciclo di 25.920 anni intorno alle costellazioni o zodiaco, è chiamato "Il Grande Anno" e le costellazioni si muovono sullo sfondo del sorgere ad est con un movimento di appena 1 grado ogni 72 anni . La grande piramide è il set di indicatori da cui guardare. Questo è il numero dello specchietto retrovisore 27 ed è anche il numero di libri del Nuovo Testamento nella Bibbia.

Quindi, per completare tutti i 360 gradi in un cerchio di 12 costellazioni, dividiamo 25920/12 = 2160 anni per costellazione sullo sfondo del sole nascente.

Ad esempio moltiplicando o dividendo questi numeri astronomici si ottengono le risposte ad altre scoperte scientifiche. 72 anni X 11 = 7 9 2. 7920 è il diametro della terra ed è il numero 72 con un 9 tra il 7 e il 2. I 2160 anni per costellazione sono anche il diametro della luna e 4 volte il diametro della luna 2160 X 4 = 8640. 864 è il numero base del diametro del sole!

Nella Bibbia si dice in Apocalisse 13:18: “Ecco la saggezza. Che colui che ha intendimento conti il ​​numero della bestia: poiché è il numero di un "uomo"; e il suo numero è seicentosessantasei". Ciò che è interessante è che la scrittura di Apocalisse 13:18 ha un codice segreto nascosto. Prendendo i numeri 13 e 18 e moltiplicandoli si ottiene 13x18 = 234, la cui somma dà 9. Il numero dello specchio inverso è 432. Se aggiungiamo questi 234 + 432 = 666. Inoltre, se dividiamo 13/18 = 0,72 che dà  9. 72 anni è il tempo necessario per la precessione terrestre nel muoversi di 1 grado attraverso le costellazioni. Queste erano molto importanti per gli antichi poiché capivano il significato della costellazione che sorgeva dietro il sole. 432 codifica la velocità della luce e il diametro della luna perché la metà di 432 è 216 e 432 al quadrato è la velocità della luce. Inoltre, raddoppiando 432 si ottiene 864 che è il diametro del sole!

Quindi, se prendiamo questi due numeri e li sommiamo 234 + 432 = otteniamo il numero 666 che usando il metodo della radice digitale menzionato in precedenza (6 + 6 + 6 = 18 e 1 + 8 = 9 ) ci dà nove. Inoltre, 234 è l'inclinazione della terra di 23,4 gradi, questo è importante! 432/2 = 216, la cui somma dà 9 ed è il numero di Platone , il cubo più piccolo noto all’uomo. Il numero 234 codifica anche 216 in questo modo: se aggiungiamo e moltiplichiamo 234 in questo modo: 2 + 3 + 4 = 9 e 2x3x4 = 24 e moltiplicandoli, cioè 9x24 =216216 0 è il diametro della luna e 432 al quadrato è la velocità della luce 186.624 !

La velocità della luce è 186.624 miglia al secondo e se si sommano questi numeri si ottiene il 27, quindi 9 (2 + 7 = 9 ) e il suo specchio inverso, 72 . Abbiamo detto che la Luce viaggia intorno alla Terra 7,4 volte in un secondo per un totale di 11 (7 + 4 = 11), cioè un esempio di 9 e 11 che vengono visualizzati insieme. Se pensiamo che questa sia una coincidenza, consideriamo che la velocità della luce è 299.792 e che il diametro della terra di 7920 miglia si nasconde all'interno della velocità della luce come 792 e che 7 + 9 + 2 = 18 e 1+ 8 = 9, tutto torna a nove.

Quindi, le dimensioni della terra, la velocità della luce e la distanza tra sole e terra non sono un incidente ma frutto di una funzione vibratoria di campo.

Ovunque guardiamo stiamo osservando una matematica di un vortice che si comprime in una sfera creando i solidi platonici ad ogni rotazione. Tutto torna ad un unico schema di perfezione: dovunque volgiamo lo sguardo scopriamo schemi identici e ripetuti a qualsiasi misura cioè invarianza di scala.

TU DOVE STAI GUARDANDO?


Curiosità:




 

sabato 13 febbraio 2021

Il Phi gong e i 5 elementi

Un lavoro molto interessante fatto da Platone fu associare i 4 elementi a delle forme geometriche. La Terra fu associata al cubo, l'aria all'ottaedro, l'acqua all'icosaedro e il fuoco al tetraedro. Sommando gli angoli totali sulla superficie di ogni solido si ottengono 7920 gradi. Il diametro medio della Terra è di 7920 miglia. 7920 si trova anche nel numero di pollici in un miglio e mezzo. 7920 è un numero che compare ovunque. Richard C. Hoagland presenta una tabella dove numerosi corpi all'interno del nostro sistema solare mostrano la prova di una sottostante geometria tetraedrica. Anthony Morris ha scoperto che ci sono esattamente 7920 protoni e neutroni utilizzati dai 64 codoni che compongono il nostro DNA. La struttura a 64 tetraedri è la geometria seme di ciò che si avvicina alla struttura del vuoto crescendo in ottava. Il Dna umano ha una proporzione che si basa sulla sezione aurea. Una rotazione a 360° del DNA misura 34 angmstrong in direzione asse con una larghezza della molecola di 20 angmstrong. 34 e 20 sono una proporzione di un rapporto aureo. La struttura geometrica del DNA è un dodecaedro che si articola a scatti lungo una spirale. I primi quattro angoli dei solidi platonici formano 7920 gradi. Manca il più ineffabile di tutti i solidi, il dodecaedro che ha 6480 gradi sulla sua superficie. Platone associava i primi quattro di questi solidi perfetti alla Terra e il dodecaedro ai cieli o all'etere luminifero che tutto pervade. La Terra stessa era associata al cubo, l'aria all'ottaedro, l'acqua all'icosaedro e il fuoco al tetraedro. La Terra come pianeta tuttavia è formata da una griglia dodecaedrica così come lo zodiaco. Considerando che la fisica pensa all’invarianza di scala come funzionamento della coscienza, iniziamo a vedere come tutto è inquadrabile in forme geometriche. Infatti, la sequenza strutturale di tutta la creazione avviene nell’etere seguendo il ciclo degli elementi dal tetraedro in poi. Un fenomeno simile era stato scoperto dalle intuizioni di Buckminster Fuller. Durante la sua ricerca per comprendere il “sistema di coordinate della natura” che infine chiamò Synergetics, Bucky ha osservato che quelle che chiamiamo forme geometriche, sono in realtà solo “eventi energetici” che si articolano geometricamente come vettori di energia ed entrano in coerenza risonante. Nella vita, come nel cosmo quindi, si osservano le sequenze geometriche creative di una corrente d’etere che scorre verso il centro. Tale sequenza di rotazione disegna naturalmente tutte le forme geometriche mentre veicola per espandersi nuovamente. Una tecnica che può imitare tale sequenza energetica può essere il Phi gong, una disciplina del corpo nata dai miei studi sulla topologia di questo campo in sequenza. Fare movimenti con il corpo seguendo questa topologia in misura aurea consente di attivare nel corpo quella forma di energia sequenziale esistente sia nei cinque elementi sia nel campo quantistico. Quando il corpo si bagna di tali forme ne acquisisce le caratteristiche energetiche anche a livello mentale. Considerando che ognuno di noi è il prodotto dell’interazione di queste 5 sequenze geometriche associate ai 5 elementi, ogni volta in cui una delle forze appare più debole o in eccesso rispetto alle altre il flusso energetico viene interrotto. Ad esempio: se ho il fuoco in eccesso, tale eccesso disturberà anche la terra. Per ristabilire un equilibrio avrò bisogno di rinforzare l’acqua che sederà il fuoco così che un fuoco più armonico e contenuto non disturberà più la terra. Sarà quindi utile nella pratica del Phi Gong eseguire sequenze di forme basate sulla geometria dell’icosaedro (elemento acqua). Le sequenze di movimenti in sezione aurea che si eseguono con il corpo devono disegnare nello spazio i vertici della figura scelta per il riequilibrio. E’ fondamentale avere nell'esecuzione uno stato completamente rilassato e fluido. Le sensazioni che si avvertono quando il nostro movimento è in sezione aurea possono essere: formicolio, calore, gioia, pienezza, senso di forza esteso alla mente e al corpo. Il Phi gong può essere svolto anche in una sequenza personalizzata sul proprio imprinting di nascita andando a potenziare tutte quelle porzioni della vita in cui abbiamo una debolezza e che ciclicamente si manifestano.



 

Campo dell'anima

  Ultimamente ha fatto molto scalpore una ricerca in fisica.   Due scienziati affermano che l'anima umana è un tipo di campo quantic...