Altri studiosi come Stowe e Mingst hanno da tempo presentato un lavoro
pioneristico sull'etere come superfluido in grado di definire abbastanza
precisamente il campo unificato. Nel loro modello il protone e l'elettrone sono
vortici nell'etere che formano dei toroidi. Con il loro modello sono riusciti a
definire con precisione non solo le proprietà nucleari delle due particelle ma
sono anche in grado di trovare parametri matematici precisi sulle varie forze
della fisica. Paul Stowe nel suo lavoro ipotizza che l'elettrone e il protone
siano strutture ad anello nell'etere. Lucas/Bergman hanno condotto ulteriori
ricerche dimostrando di poter ricavare da questo modello quasi tutti i
parametri dell'elettrone e del protone. Nel modello il protone e l'elettrone
sono degli anelli formati dall'etere che nello scorrere alla velocità della
luce si torce in micro tunnel nella attorno alla struttura ad anello.
Ovviamente anche questo modello manda inesorabilmente in cantina il modello
dell'atomo come sistema planetario. La
forma degli anelli comparata ad altri modelli sarebbe soltanto la stilizzazione
della circonferenza che i vortici
eterici formano nella loro rotazione confinandosi grazie alla pressione
repulsiva. Nel modello ad anello il protone e l'elettrone pur avendo la stessa carica
hanno massa diversa. Questo è spiegato dal fatto che nel protone l'etere viene
compresso a scorrere più velocemente entro un diametro minore aumentando così
la sua inerzia e quindi la massa. Anche
da questo modello si evince che la gravità sia il frutto dello scorrere
dell'etere attraverso la massa. Quindi le forze di magnetismo ed elettricità
sono dovute alle divergenze e rotazioni delle etere in certi direzioni
preferenziali. Questi modelli divergono
in maniera netta dalle spiegazioni standard ma sono semplici e riescono a
spiegare agevolmente bene i fenomeni della fisica. In altri articoli abbiamo
visto come, adattando le giuste correzioni è possibile spiegare e dedurre la
stessa cosa anche con al relatività di Einstein fusa con al fisica quantistica.
Il linguaggio usato e i riferimenti letterali a volte possono confondere ma se
applichiamo la giusta deduzione logica tutto si fa semplice. Ad oggi le teorie
che presentano questo modello sono tante derivano da un background diverso ma
riescono a trovare buone connessioni. Al di là del linguaggio che si vuole
usare, sia che si stia usando la fisica classica, la fisica eterica, la fisica
dei superfluidi o qualsiasi nome uscirà la definizione che stiamo dando del
campo e della natura si approssima con relativa facilità ad un modello ormai
abbastanza netto e descritto. Queste scoperte non sono nuove le stiamo solo
recuperando, quindi ci sono buone prospettive.
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