lunedì 12 dicembre 2016

Vortici di etere ruotante per una fisica che ruota attorno alla soluzione

Altri studiosi come Stowe e Mingst  hanno da tempo presentato un lavoro pioneristico sull'etere come superfluido in grado di definire abbastanza precisamente il campo unificato. Nel loro modello il protone e l'elettrone sono vortici nell'etere che formano dei toroidi. Con il loro modello sono riusciti a definire con precisione non solo le proprietà nucleari delle due particelle ma sono anche in grado di trovare parametri matematici precisi sulle varie forze della fisica. Paul Stowe nel suo lavoro ipotizza che l'elettrone e il protone siano strutture ad anello nell'etere. Lucas/Bergman hanno condotto ulteriori ricerche dimostrando di poter ricavare da questo modello quasi tutti i parametri dell'elettrone e del protone. Nel modello il protone e l'elettrone sono degli anelli formati dall'etere che nello scorrere alla velocità della luce si torce in micro tunnel nella attorno alla struttura ad anello. Ovviamente anche questo modello manda inesorabilmente in cantina il modello dell'atomo come sistema planetario.  La forma degli anelli comparata ad altri modelli sarebbe soltanto la stilizzazione della circonferenza  che i vortici eterici formano nella loro rotazione confinandosi grazie alla pressione repulsiva. Nel modello ad anello il protone e l'elettrone pur avendo la stessa carica hanno massa diversa. Questo è spiegato dal fatto che nel protone l'etere viene compresso a scorrere più velocemente entro un diametro minore aumentando così la sua inerzia e quindi la massa.  Anche da questo modello si evince che la gravità sia il frutto dello scorrere dell'etere attraverso la massa. Quindi le forze di magnetismo ed elettricità sono dovute alle divergenze e rotazioni delle etere in certi direzioni preferenziali.  Questi modelli divergono in maniera netta dalle spiegazioni standard ma sono semplici e riescono a spiegare agevolmente bene i fenomeni della fisica. In altri articoli abbiamo visto come, adattando le giuste correzioni è possibile spiegare e dedurre la stessa cosa anche con al relatività di Einstein fusa con al fisica quantistica. Il linguaggio usato e i riferimenti letterali a volte possono confondere ma se applichiamo la giusta deduzione logica tutto si fa semplice. Ad oggi le teorie che presentano questo modello sono tante derivano da un background diverso ma riescono a trovare buone connessioni. Al di là del linguaggio che si vuole usare, sia che si stia usando la fisica classica, la fisica eterica, la fisica dei superfluidi o qualsiasi nome uscirà la definizione che stiamo dando del campo e della natura si approssima con   relativa facilità ad un modello ormai abbastanza netto e descritto. Queste scoperte non sono nuove le stiamo solo recuperando, quindi ci sono buone prospettive.

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