Lo scopo è quello di fondere tutte queste presupposte teorie in un linguaggio unico e semplice. Così la fisica che usa la fusione della relatività e la quantistica in un modello coerente arriva alle stesse condizioni descritte dagli scienziati russi per le onde di torsione e la gravità. Queste teorie proposte ormai da diversi scienziati hanno delle divergenze ma sostanzialmente concordano in uno dei processi più semplici ma anche più nascosti dell'universo. Queste teorie vedono la formazione geometrica di onde stazionarie nell'etere o campo unificato come la principale struttura creativa dell'universo. Queste onde stazionarie assumono una geometria frutto della topologia della torsione d'onda dello spazio-tempo (ancora campo unificato), tale geometria è alla base di tutto ciò che vediamo. Un semplice fiocco di neve trova la sua forma allo stato solido in una geometria che ci fa intuire la relazione che ha con il campo unificato.
Studi accurati sulla ramificazione degli alberi mostrano che esse si organizzano in base alle onde stazionarie di campo che le guidano, il rapporto del corpo, gli strati sedimentari, e tanto altro obbediscono tutti ad una geometria, che deriva dal rapporto infinitesimale con il campo sottostante.
Il frattale dunque ci ha risolto un grande problema di comprensione, facendoci capire che, quando applicato al campo unificato diviene la chiave della creazione. Dan A. Davidson nelle sue ricerche sul potere della forma scopre un meccanismo fondamentale che lui chiama Array. Un Array si ottiene ripetendo la forma geometrica che amplifica l'etere in maniera sequenziale magari riducendo di dimensione lo schema man mano che si procede. L'amplificazione della forza gravitazionale e del campo, e della gravità è notevole usando questi schemi. Così se una forma produce un piccolo effetto gravitazionale numerose forme dello stesso schema producono un effetto moltiplicato. Questo fenomeno è quello da noi descritto come compressione frattale di campo, ed è il meccanismo che crea la gravità naturale. Oggi la scienza sta recuperando lo schema delle onde pilota di Bohm che tuttavia non fanno altro che spiegare la topologia geometrica di campo creata dalle onde stazionarie. Giunti a questo punto abbiamo le basi per sviluppare un progresso tecnologico senza eguali, se invece di giocare a chi ha scoperto di più uniamo le forze in maniera costruttiva......
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