Una grande importanza sperimentale è stata associata
al recente protocollo di teletrasporto retrocausale dell'Università del
Maryland. Infatti in esso si conferma la possibilità di inviare informazioni
dal futuro nel passato.
La retrocausalità, o causalità all’indietro, è un
concetto di causa ed effetto in cui un effetto precede la sua causa nel tempo e
quindi un evento successivo colpisce uno precedente. Significa semplicemente
che il futuro può influenzare il presente e il presente può influenzare il
passato.
Al di là dell'importanza che si può dare al fenomeno
a livello tecnologico, c'è un aspetto fondamentale che si può trovare nel campo
della mente e della coscienza.
Un aspetto da considerare era emerso ampiamente sia
nella teoria Junghiana della Sincronicità, dove c'è consapevolezza del fatto
che nulla (…ma proprio nulla), accade nella vita di qualsiasi essere umano per
puro caso, sia nella teoria di compensazione quantistica dei nuclei inconsci.
Questi nuclei sono da intendersi come delle vere e proprie strutture energetiche
che potrebbero estendersi anche oltre i limiti volumetrici del cervello ovvero
come delle quantità di energia che vengono liberate in determinate condizioni
particolari, e soprattutto fisicamente non quantificabili poiché “integrate”
nel nostro campo elettromagnetico.
La teoria ci mostra in sintesi che ogni volta che le
nostre aspettative si trasformano in qualcosa di “solido”, tutte le
funzioni d’onda che il nostro sistema (Corpo-Mente-Spirito) è riuscito a far
collassare in precedenza a proprio favore (creando quindi una realtà
“positiva”), cambiano completamente direzione per dar spazio invece ad una
realtà meno favorevole. Questo Significa che sono
le nostre aspettative, i nostri desideri più accesi, le nostre stupide
convinzioni, le nostre stupide illusioni…a far sì che la realtà muti attorno a
noi nel modo più sfavorevole.
Jung chiamava tali convinzioni, radicate nella mente di alcuni individui,
Costellazioni….e a rigor di logica, difficilmente dissolvibili durante il lavoro
di terapia paziente-analista.
Ora abbiamo la possibilità di capire che c'è un
volume d'influenza mentale che può andare ben oltre ciò di cui siamo
consapevoli ed una parte può provenire addirittura dal futuro.
Tutte queste ricerche hanno mostrato che le emozioni
costituiscono il veicolo principe della retrocausalità e delle informazioni che
provengono dal futuro. Alle stesse conclusioni era giunto Luigi Fantappiè
quando, nel 1942, trovò il collegamento tra soluzione negativa dell’equazione
di Dirac, sintropia ed emozioni. Il matematico Chris King lega la retrocausalità
al libero arbitrio e afferma che in ogni momento la vita deve scegliere tra le
informazioni che provengono dal passato e le informazioni che provengono dal
futuro.
Radin e Bierman (1997), dimostrarono che la
risposta anticipata del sistema nervoso autonomo e la conduzione cutanea
possono essere utilizzati come predittori di esperienze future.
Come si può lavorare su queste informazioni che
paradossalmente rappresentano per la mente un momento di difficile
comprensione.
Iniziare a conoscere le fonti dei nostri pensieri in passato era un lavoro da iniziati, ma oggi abbiamo più risorse per chi desidera decifrare la propria vita. Infatti, applicando i principi scientifici della fisica moderna al sistema di sincronicità possiamo iniziare a lavorare su ciò che in noi non è bilanciato in mente e corpo e rappresenta un motivo di solidificazione della realtà apparentemente insuperabile. Ogni evento sincronico non va quindi lavorato come senso o significato esteriore ma solamente come individuazione interiore di un nucleo mentale. Così come per un sogno, la persona incontrata, un evento, un animale sono la congruenza di una distorsione della mente da liberare. Queste Costellazioni mentali non sono un mero pensiero, ma una struttura poliedrica di porzioni di coscienza entanglement che potremmo chiamare unità di coscienza. Ognuna di queste unità si lega strettamente alle varie fasi del complesso mente corpo spirito produce un illusione mentale o flusso di percezione della realtà. Le fonti possono essere rigorosamente non locali e discriminare il senso e la motivazione di ogni accaduto. Ma se riusciamo ad associare l'emozione, il pensiero, il concetto, l'archetipo e la forma stiamo lavorando in forma non locale su tutto il sistema probabilistico della nostra vita.
Così con la dovuta dose di pazienza e apertura possiamo iniziare a conoscere noi stessi.
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