giovedì 2 gennaio 2025

La retrocausalità degli eventi

 


Una grande importanza sperimentale è stata associata al recente protocollo di teletrasporto retrocausale dell'Università del Maryland. Infatti in esso si conferma la possibilità di inviare informazioni dal futuro nel passato.

La retrocausalità, o causalità all’indietro, è un concetto di causa ed effetto in cui un effetto precede la sua causa nel tempo e quindi un evento successivo colpisce uno precedente. Significa semplicemente che il futuro può influenzare il presente e il presente può influenzare il passato.

Al di là dell'importanza che si può dare al fenomeno a livello tecnologico, c'è un aspetto fondamentale che si può trovare nel campo della mente e della coscienza.

Un aspetto da considerare era emerso ampiamente sia nella teoria Junghiana della Sincronicità, dove c'è consapevolezza del fatto che nulla (…ma proprio nulla), accade nella vita di qualsiasi essere umano per puro caso, sia nella teoria di compensazione quantistica dei nuclei inconsci.

Questi nuclei sono  da intendersi come delle vere e proprie strutture energetiche che potrebbero estendersi anche oltre i limiti volumetrici del cervello ovvero come delle quantità di energia che vengono liberate in determinate condizioni particolari, e soprattutto fisicamente non quantificabili poiché “integrate” nel nostro campo elettromagnetico.

La teoria ci mostra in sintesi che ogni volta che le nostre aspettative si trasformano in qualcosa di  “solido”, tutte le funzioni d’onda che il nostro sistema (Corpo-Mente-Spirito) è riuscito a far collassare in precedenza a proprio favore (creando quindi una realtà “positiva”), cambiano completamente direzione per dar spazio invece ad una realtà meno favorevole. Questo Significa che sono le nostre aspettative, i nostri desideri più accesi, le nostre stupide convinzioni, le nostre stupide illusioni…a far sì che la realtà muti attorno a noi nel modo più sfavorevole.

Jung chiamava tali convinzioni,  radicate nella mente di alcuni individui, Costellazioni….e a rigor di logica, difficilmente dissolvibili durante il lavoro di terapia paziente-analista.

Ora abbiamo la possibilità di capire che c'è un volume d'influenza mentale che può andare ben oltre ciò di cui siamo consapevoli ed una parte può provenire addirittura dal futuro.

Tutte queste ricerche hanno mostrato che le emozioni costituiscono il veicolo principe della retrocausalità e delle informazioni che provengono dal futuro. Alle stesse conclusioni era giunto Luigi Fantappiè quando, nel 1942, trovò il collegamento tra soluzione negativa dell’equazione di Dirac, sintropia ed emozioni. Il matematico Chris King lega la retrocausalità al libero arbitrio e afferma che in ogni momento la vita deve scegliere tra le informazioni che provengono dal passato e le informazioni che provengono dal futuro.

Radin e Bierman (1997),  dimostrarono che la risposta anticipata del sistema nervoso autonomo e la conduzione cutanea possono essere utilizzati come predittori di esperienze future.

Come si può lavorare su queste informazioni che paradossalmente rappresentano per la mente un momento di difficile comprensione.

Iniziare a conoscere le fonti dei nostri pensieri in passato era un lavoro da iniziati, ma oggi abbiamo più risorse per chi desidera decifrare la propria vita. Infatti, applicando i principi scientifici della fisica moderna al sistema di sincronicità possiamo iniziare a lavorare su ciò che in noi non è bilanciato in mente e corpo e rappresenta un motivo di solidificazione della realtà apparentemente insuperabile. Ogni evento sincronico non va quindi lavorato come senso o significato esteriore ma solamente come individuazione interiore di un nucleo mentale. Così come per un sogno, la persona incontrata, un evento, un animale sono la congruenza di una distorsione della mente da liberare. Queste Costellazioni mentali non sono un mero pensiero, ma una struttura poliedrica di porzioni di coscienza entanglement che potremmo chiamare unità di coscienza. Ognuna di queste unità si lega strettamente alle varie fasi del complesso mente corpo spirito produce un illusione mentale o flusso di percezione della realtà. Le fonti possono essere rigorosamente non locali e discriminare il senso e la motivazione di ogni accaduto. Ma se riusciamo ad associare l'emozione, il pensiero, il concetto, l'archetipo e la forma stiamo lavorando in forma non locale su tutto il sistema probabilistico della nostra vita.

Così con la dovuta dose di pazienza e apertura possiamo iniziare a conoscere noi stessi. 

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