La formula E=mc2 può essere vista oggi
come l'espressione di una quantificazione: ovvero l'accumulo di
inerzia da parte del processo di rotazione d'onda che oggi chiamiamo
massa.
La rotazione fra le onde è l'unica
misura che abbiamo mai avuto per la massa e per il tempo, la scoperta
effettiva del fenomeno di torsione quindi consente di stabilire il
meccanismo preciso che fa passare la la massa (rotazione) alle
energia che diventa sempre più moto lineare.
La rotazione diventa ricorsiva e quindi
infinita nella spirale aurea, il buco nero è un fenomeno compressivo
quindi che si verifica a diverse scale ma ovunque.
Il termine relatività può essere oggi
usato come differenza di velocità ma diventa un po' incompleto per
descrivere la relazione tra massa e energia.
L'energia quindi è in grado di
comprimersi senza essere distruttiva grazie alla rotazione nelle
misure della sezione aurea diventando così massa.
La compressione d'onda in un punto è
la forza centrante necessaria per stabilizzare la rotazione chiamata
massa, questo forma un oscillatore centrale o un attrattore centrale
che consente all'energia sotto forma di onda di ritornare al punto e
ripartire.
Così definendo la massa come quella
resistenza al cambiamento di posizione dato dalla rotazione è
necessaria una legge simmetrica per descrivere perché e come le onde
resistono al cambiamento.
Einstein affronto spesso questo
problema chiamandolo il problema della compressione infinita
non-distruttiva.
L'unica possibilità è quella in cui
la carica sia in grado di accelerare oltre la velocità della luce
tramite la compressione ricorsiva in un frattale.
In un campo unificato tutte le misure
possibili sono distorsioni del campo ultimo, infatti se tutto irradia
nel vuoto il vuoto è colmo ma è anche la parte più equilibrata del
campo, quindi scarsamente misurabile.
Se le onde sono il movimento di questo
campo allora la velocità della luce non è la massima velocità
possibile bensì solo una distorsione del campo misurabile.
Le onde di torsione confermano questo,
avendo una velocità superiore a quella della luce.
Tuttavia in un campo unificato il
concetto di tempo e spazio e velocità, nonché movimento viene assai
rivalutato in quanto non può esserci movimento né tempo né spazio
bensì solo oscillazione del campo.
Questo concetto sembra andare fuori
l'esperienza comune perché non è possibile vedere gli aggiustamenti
compensativi nel campo ad ogni movimento.
Anche il concetto di energia va
rivisto, infatti il movimento vorticoso a risucchio creato dalla
compressione dà vita alla gravità quando va in sezione aurea perché
è in grado di accelerare le onde non distruttivamente in un percorso
di onde in fase.
La differenza di voltaggio e vorticità
che si crea tra il nucleo in compressione e la periferia è una
differenza tale da creare relatività nel campo unificato e quindi
energia.
In questo meccanismo ogni cosa
contribuisce a formare la gravità, ma essa è proporzionale alla
concordanza armonica o innestamento frattale tra il suo nucleo e il
suo vortice, in un atomo ad esempio tra nucleo ed elettroni che hanno
una differente densità eterica per via della ricorsività d'onda,
infatti è
risaputo che la potente forza nel nucleo dell’atomo è esattamente
dieci volte più potente della debole forza delle nuvole
elettroniche, questo per via della ricorsività.
Quindi la chiave per il campo unificato
è capire la geometria della compressione, le onde che usano le
misure della sezione aurea sono in grado di accelerare, mandando una
porzione dell'inerzia che crea la massa oltre la velocità della luce
producendo il monopolio magnetico descritto da Einstein per spiegare
la gravità.
La compressione geometrica avviene
tramite un onda che collassa nelle figure dei solidi platonici nelle
misure della sezione aurea ed ecco che la rotazione di un tetraedro e
di un ottaedro sarà la dinamica torsiva di un fotone.
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