giovedì 4 luglio 2024

Realtà Olografica/archetipica


 

La teoria secondo cui la realtà, così come la sperimentiamo consapevolmente, non è reale, risale agli indigeni che credevano che esistessimo in un sogno o in un’illusione. Nella nostra attuale linea temporale, ci riferiamo alla nostra esperienza di realtà virtuale come matrice, griglie, simulazione e ologramma.


Un grande sviluppo ha visto la fisica ricercare la modalità di interferenza delle onde, in modo particolare nella teoria della matrice S.


In fisica, in particolare in teoria quantistica dei campi, la matrice S è la somma delle probabilità di transizione (ampiezze di scattering) fra stati quantistici iniziali e finali nei processi di urto tra particelle. In base alla definizione, dato uno stato iniziale rappresentato dal vettore


e uno finale rappresentato da l'elemento di matrice S, denotato con sarà:


A partire dalla matrice S è possibile calcolare le sezioni d'urto e fornire quindi previsioni che possano essere verificate direttamente con misure sperimentali, essendo la sezione d'urto una importante quantità direttamente misurabile.

Queste teorie si basano sul concetto di entanglement molto controverso per la fisica per diversi anni.




In questa condizione, in cui i sistemi si definiscono correlati (entangled), la misura di un'osservabile di un sistema (sottosistema) determina simultaneamente anche il valore per gli altri.


Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione.


Secondo Bohm, esisterebbe, dunque, un livello di realtà del quale non siamo consapevoli, un ordine implicito (implicate order) che egli paragona ad una lastra olografica, nel quale la sua struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte, e uno esplicito (explicate order) che è ciò che realmente vediamo; quest'ultimo sarebbe il risultato dell'interpretazione che il nostro cervello ci offre delle onde (o pattern) di interferenza che compongono l'universo.


Praticamente la realtà esteriore non esiste per tutto il tempo e noi in qualità di coscienza stiamo producendo illusioni mentali e sensoriali che classificano la realtà a secondo dei punti di vista.


Uno spasso che ha creato i vari concetti di “crea la realtà che ti piace”, crea il tuo pensiero ecc.


Peccato che si esclude un universo strutturato su particolari leggi spirituali che hanno un etica e una formattazione archetipica.


In questo senso ogni nostro pensiero, ricordo o immagine correlato da emozione è un costante test che codifica la nostra natura interiore. La realtà esteriore dunque diventa una proiezione ideale per testare i nostri livelli di registrazione delle informazioni. La registrazione perfetta o iter cosmico è preimpostato da un campo coerente e geometrico che possiamo chiamare realtà archetipica. Il nostro livello spirituale si misura in forme vibratorie di distanza da questo campo geometrico. Questo campo è la chiave della formattazione e della compressione informativa, in sostanza il modello in cui le info della coscienza funzionano senza mai distruggere e bloccare energia.


In un contesto del genere diventa fondamentale svegliarsi alla realtà olografica della propria coscienza per innalzarla a livelli vibratori più adeguati.


Risultati?


Un mondo paradisiaco dove non ci sono più difficoltà e dolore.


Utopico?


No se ognuno capisse l'importanza dei propri pensieri e delle proprie sensazioni interiori.


Tutto ciò che definiamo materiale è infatti modulato dalla nostra mente, dal tocco al mangiare. Queste realtà virtuali sono co-create dal nostro sistema nervoso interno e non hanno nessuna possibilità esteriore.


Cosa serve toccare?


E' una disciplina olografica per cercare la nostra matrice d'interferenza positiva o negativa, il gesto in sé per esempio è vuoto ma produce significati mentali. Così tutto ciò che facciamo costruisce costantemente la nostra qualità spirituale.


Detto questo non ci rimane che prendere atto di tutte le interferenze che in noi non sono correttamente registrate (pensieri) e portarle ad un significato più alto.


Un'avventura molto stimolante che in realtà sta continuamente avendo a che fare con solo un essere: se stessi.


Ogni evento non processato bene rimarrà registrato con dolore nella matrice creando interferenze distruttive, a volte quando questo processo va molto distante dal programma base incominciamo ad ammalarci ed infine morire. Ma in realtà è solo un cambio di Matrice…….

Realtà Olografica/archetipica

  La teoria secondo cui la realtà, così come la sperimentiamo consapevolmente, non è reale, risale agli indigeni che credevano che esistessi...