Da un po' di anni a questa parte si è sdoganato il concetto
fisico che tutto è vibrazione. Le
componenti armoniche del concetto di vibrazione sono la luce e il suono e la
geometria. La prima e più importante geometria da cui dobbiamo cominciare è la sfera,
che le antiche tradizioni vedono come la geometria più alta nell’Universo, la
pura essenza dell’Uno. Tutto nasce dalla sfera. La sfera in realtà possiamo
vederla nella fisica attuale come l’intersezione armonica di 2 onde correlate
in fase, in una struttura simile ad un toroide. A seconda dell’inclinazione
delle onde successive nel toroide si iniziano a formare delle strutture
geometriche che sono la base principale della formazione della realtà.
L’inclusività informativa è data dalla complessità vibratoria, che le onde
correttamente ordinate in fase riescono ad ottenere in un punto. Questo ci dà
l’idea di densità. Dunque queste densità possiedono componenti di colore, suono
e geometria.
Seguendo uno delle culture antiche sul pianeta(Indù) è possibile
strutturare un modello di densità a seconda del contenuto spirituale dato dalla
vibrazione armonica dei solidi Platonici. Così come la sfera appare due volte,
all’inizio e alla fine dell’ottava, così fa il suo più stretto partner
armonico, l’icosaedro, localizzato in seconda e in settima densità, proprio
come il la ad esempio a 440 si ripete a 880hz. La forma dell’icosaedro così
diventa Purusha, e nella settima
dimensione, o densità, egli rappresenta la forza mascolina dell’Universo.
– L’icosaedro, conosciuto all’antico impero Rama come il
dio mascolino “Purusha”.
Purusha si mostra anche come prima forma in cui si
cristallizza la sfera quando siamo all’inizio dello spettro. Pertanto, l’Uno,
essendo una manifestazione di tutte le entità consce, deve cristallizzarsi giù
nel mondo della forma come Purusha, e ogni entità deve ancora raggiungere il
livello di Purusha per ritornare all’Uno al termine del ciclo.
L’icosaedro, disegnato in due dimensioni con un compasso
e un righello. (da Geometria Sacra)
La forza femminina universale viene citata come Prakriti, ed
è identificata con il dodecaedro, o sesta densità.
Il dodecaedro, conosciuto all’antico impero Rama come la
dea femminina “Prakriti”. (da Geometria Sacra)
Di fatto, sembra che si possa considerare ogni densità come
avente qualità “maschile” o “femminile”, con la seconda che è femminile, la
terza maschile, la quarta femminile, la quinta maschile, eccetera. Non
dimentichiamo che l’Unità è una combinazione di entrambi i generi in un’Unione.
Così, quando Purusha inizia come femmina in seconda densità, vediamo che esso
è, di fatto, un dio padre/madre, poiché incorpora in sé anche l’archetipo
femminino, o Prakriti. Quando avanziamo nella lettura del disegno e capiamo le
proprietà metafisiche e spirituali delle dimensioni, il loro genere comincia ad
avere molto senso.
L’aspetto “seminale” dell’icosaedro è dato dal fatto che è una figura da cui è
possibile svilluppare le altre.
La completa gerarchia delle forme geometriche che
rappresentano l’Ottava delle densità.
L’energia femminile è dunque una parte fondamentale della
realtà. Nella struttura archetipica della mente rappresenta l’inconscio, quindi
la natura stessa del principio mentale femminile , era
specificamente correlata a ciò che può essere definito la sessualità
santificata . Fino a
quando il principio maschile non ha raggiunto e penetrato, in modo
simbolicamente sessuale, i segreti interiori di
questo principio femminile non è possibile accedere alla conoscenza. Questo significa che c’è bisogno di
innestare l’icosaedro nel dodecaedro per ottenere la matrice di ciò che non si
sa.
Partendo da questa comprensione il sé va accuratamente
liberato nella sua dimensione razionale per poter aprire l’inconscio, ma questo
è possibile solo nel momento in cui il razionale comprende accuratamente la
natura del principio femminile…..
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