Una delle frasi più celebri del Prof. Fritz-Albert Popp è:
"Oggi sappiamo che l'uomo, in sostanza, è un essere di
luce."
La fotobiologia dopo alcune ricerche sta dimostrando questo
in vari esperimenti e risultati. In queste ricerche è stato visto che il DNA
può essere potenzialmente riparato in poco tempo con fasci di luce debole.
Fritz-Albert Popp è l'inventore della teoria biofotoni, e ha
coniato il termine biofotoni che si riferisce ai fotoni coerenti emessi dagli
organismi biologici. La teoria dei biofotoni descrive il DNA come la più
probabile fonte di emissione di biofotoni.
Negli esperimenti viene chiaramente distino la funzione
biologica da quella non biologica attraverso la risultante di coerenza che
deriva dalla luce.
Studiando l’effetto delle radiazioni sui sistemi viventi, il
professor Popp si è imbattuto in alcune proprietà molto interessanti dei
composti chimici cancerogeni: tali composti infatti agiscono da “rimescolatori
di frequenze” in un range molto preciso, quello dei 380 nanometri.
Fece il test su 37 sostanze chimiche diverse, alcune
causanti cancro, altre no. Il risultato è stato sempre lo stesso: i composti
che erano cancerogeni prendevano la luce UV, la assorbivano e cambiavano la
frequenza.
Ora, che tipo di luce è presente in chi è malato? Popp fece
delle prove su una serie di pazienti malati di cancro. In ognuno dei casi,
questi pazienti avevano perso i loro ritmi periodici naturali e la loro
coerenza. Aveva perso il loro collegamento con il mondo: in effetti la loro
luce stava svanendo. Gli organismi in buona salute emettono bio-fotoni molto
coerenti e gli organismi in cattiva salute emettono fotoni meno coerenti.
Uno scienziato russo Pjotr Garjajev, è riuscito a
intercettare le comunicazioni di una molecola di DNA in forma di fotoni ultravioletti
- in altre parole, la luce. Questo non è una sorpresa per chiunque abbia
familiarità con il lavoro biophoton di Fritz-Albert Popp.
Dalle ricerche risulta quindi che il corpo emette luce su
base giornaliera, e che questa varia a seconda del ciclo interno e i ritmi
metabolici.
Dr. Fritz-Albert Popp è stato il primo a suggerire che
questa luce deve venire, almeno in parte, dai cibi che mangiamo. Quando
mangiamo cibi vegetali, le onde di luce, o fotoni, memorizzano
informazioni nel nostro corpo.
I Biofotoni sono le più piccole unità fisiche della luce, utilizzati da tutti gli organismi biologici -
tra cui il corpo. Lo scopo di questi biofotoni è molto più importante di quanto
molti hanno capito. Si scopre che possono benissimo essere in controllo di
praticamente ogni reazione biochimica che si verifica nel corpo - tra cui
supporto la capacità del corpo di guarire.
Dr. Popp ha dimostrato che la luce nel corpo è immagazzinato
ed emessa dal DNA. Il DNA all'interno di ogni cellula vibra ad una frequenza di
diversi miliardi hertz.
Ora cerchiamo di capirci qualcosa più profondamente.
L'effetto di campo chiamato luce ultravioletta e simile a
quello che noi chiamiamo indaco, questa luce ha una coerenza tale in grado di
racchiudere un grande coefficiente informativo tra cui la memoria biologica.
La luce indaco è al capacità di radianza del DNA di essere
indipendente dall'esterno, ma vediamo perché il blu.
Il blu ha una lunghezza d'onda più corta e riesce a
ripiegarsi quindi in meno spazio, quindi è in grado di contenere più
informazioni.
Così l'ultravioletto viene visto come la guida principale di
ogni cellula. Infatti quando questa luce non viene resa condivisibile per tutte
le cellule vengono rivelati casi di cancro.
Ma come fare per rendere sempre condivisibili le informazioni?
In pratica stiamo
parlando di luce, quindi bisogna che essa diventi condivisibile tramite la
coerenza, infatti in una persona che prova beatitudine e gioia osserviamo l'EEG
e l'ECG in estrema coerenza. Questa coerenza in realtà è ciò che consente alle
onde vibratorie di accelerare e andare in fase raggiungere l'ultravioletto.
Ecco perché chi è nell'amore è in salute, chi medita e respira correttamente è in fase. Questo dovrebbe essere noto come base
di ogni cura.
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