martedì 29 dicembre 2015

Nuovo brillamento solare diretto verso la Terra.

Un Brillamento di lunga durata di classe M 1.8, è stato prodotto dal sole L’evento è stato associato ad una emissione radio di tipo IVinsieme ad un Radio Burst 10cm (TenFlare) della durata di 45 minuti e con velocità del flusso solare a 370 km/s (SFU).






Parte dell'emissione colpirà la Terra. l'impatto è previsto per domani 30 Dicembre e dovrebbe generare una tempesta geomagnetica di classe 2.

Bollettino


mercoledì 23 dicembre 2015

Forte brillamento solare di classe M 4.7

Un forte Brillamento solare di classe M 4.7 è scaturito questa notte dalla nuova Regione attiva 2473 alle ore 00:40 UTC, con emissione radio di tipo II. La velocità stimata è stata di 1318 km/s .
Questo indica che il rilascio di una espulsione di massa coronale CME è stata possibile. Tuttavia a causa della vicinanza all'arto est,qualsiasi plasma rilasciato molto probabilmente non sarà diretto verso la Terra.
dec23_2015_m4_7

lunedì 21 dicembre 2015

Tempesta geo e nuovo brillamento

La Terra è ancora sotto l'effetto di una tempesta solare di livello 2 come ampiamente indicato e previsto dai post precedenti. Oltre alla tempesta geomagnetica, questa notte c'è stato un forte brillamento di classe M 2.8 alle ore 1.03.



Il nuovo Brillamento solare è scaturito dalla nuova regione attiva in arrivo dalla zona ancora nascosta. Possibili brillamenti di potenza M o X potrebbero arrivare da questa regione.
E' da approfondire in base ai prossimi brillamenti la variazione nel campo geomagnetico collettivo, e la varianza della Risonanza di Schuman. C'è stato un picco base in aumento compreso tra il 18 e il 21 nelle frequenze della risonanza. Alcuni sono andati in contro a stati emotivi alterati. Restate sintonizzati.






venerdì 18 dicembre 2015

Cme, evoluzione e gravità

Due CME sono in arrivo verso la Terra, una potrebbe colpire oggi, l'altra domani.
Le ondate solari, sono studiate per la maggiore,per gli effetti di un eventuale tempesta geomagnetica, Oggi alcuni scienziati si stanno accorgendo che sono connesse agli eventi sulla Terra, ma in pochi correlano l'effetto delle onde solari con l'uomo.
Molte ricerche hanno dimostrato che durante un'onda solare eventi complessi colpiscono in maniera dinamica l'uomo e tutta la sua struttura proiezionale/frattale (economia, salute, idee, ecc.)
Ogni cosa è un espressione di un'onda gravitazionale, il risucchio ricorsivo che noi chiamiamo gravità è proporzionale all'auto-similarità. Questa auto-similarità è una funzione dell'innsestamento di un'onda tra l'esterno e l'interno del suo centro. Il campo di un essere umano crea la gravità nel cuore e nel DNA in maniera sempre più intensa nella misura in cui impara la compressione non distruttiva. Tale compressione è il fuoco sacro che noi chiamiamo compassione o carica di comunione. Lo spazio di intreccio fra i codoni replicanti, conosciuti come DNA spazzatura, stanno sviluppando un intreccio ricorsivo sempre più strutturato, in attesa di accelerare oltre la velocità della luce. Quando ci sono le onde solari entra in gioco quello che viene psicologicamente chiamato radicamento, ovvero l'innestamento frattale delle onde a diverse scale tramite la compressione di campo in sezione aurea. Ecco che durante le emissioni solari ci sono intensi momenti di compassione, ansia, scarichi elettrici comportamentali, sequenze di spin accelerate e a volte un semplice aumento di consapevolezza tramite l'emersione di caratteri compulsivi. E' la natura che cerca di smistare le onde di campo incoerenti in una simmetria frattale auto-sostenibile che noi chiamiamo condivisibilità sostenibile. Un'onda bloccata chiusa non può sopravvivere all'accelerazione di carica quindi viene per forza di cosa palesata all'attenzione. L'attenzione è il laser olografico in grado di smistare le onde incoerenti. E a voi cosa viene messo alla vostra attenzione?

martedì 15 dicembre 2015

Ricerca sul campo unificato. Testimonianze: dialogo con Carlotta Brucco.

La nostra ricerca prosegue. Cercheremo di incontrare diversi autori che con la loro esperienza potranno donare sempre più arricchimento e sfaccettature importanti alla visione globale dell'universo. Queste testimonianze interdisciplinari consentiranno di avere una visione d'insieme più completa ed esaustiva. Le nozioni di fisica che forniamo possono essere ampliate con la testimonianza pratica nella vita di tutti i giorni, che questi autori contribuiranno a darci. Il metodo che useremo è l'improvvisazione meditativa, che consiste nel fornire un tema e vedere come le dinamiche soggettive di campo portino ad un risultato. Questa tecnica prescinderà dalle conoscenze che abbiamo acquisito, al fine di aprire la mente a nuove soluzioni e a nuovi risultati creativi. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Carlotta Brucco (autrice, cresciuta sotto la guida di grandi lama tibetani e altri maestri di diverse tradizioni spirituali avendo così modo di approfondire lo studio e la pratica di antichi metodi e tecniche di autoconoscenza).Meditazione con tema:  Il vero volto della meditazione, l'essenza, il pensiero.


R: Riccardo
C: Carlotta


R: Il campo unificato è quella parte immutabile in cui ogni porzione di spazio riposa, le onde che emergono dal vuoto cercano sempre l'armonia il principio unificante.
La mente, quindi, ha il ruolo di insegnare alle onde come accordarsi in pace.
Questa misura della mente crea ordine nel campo personale, nel campo collettivo e in quello universale.
Esperimenti scientifici hanno dimostrato che una persona che medita riduce la criminalità nel mondo di quasi il 10%, più del 60% se a meditare è un gruppo. La meditazione è anche un modo per rinnovare il campo strutturato del corpo (esperimenti dimostrano che i telomeri del corpo hanno grossi benefici in chi medita).
La meditazione è confusa come una tecnica, ma in realtà è la scoperta della perfezione del momento presente, quindi potremmo dire che la meditazione è la vita.
Accettare la perfezione del momento implica comunque una divisione tra chi accetta e ciò che viene accettato, potremmo dire che la meditazione è la fine della divisione, che vuol dire che le onde di pensiero vengono acquietate, perché non c'è dualità, divisione e quindi conflitto. La meditazione è la scoperta dell'essenza (la presenza continua e permanete del campo unificato), quindi è la fine dell'identificazione.
Questo va distillato all'interno e sciolto in un processo di evoluzione di campo che va dalle onde infrarosse all'ultravioletto di campo, in cui vengono osservate le esperienze.
Ma, per chi si avvicina alla meditazione queste rimangono solo parole, qual è quel processo interno per cui si viene veramente in contatto con tale essenza.

C: A me piace parlare di contemplazione proprio riferendomi alla meditazione intendendo un tipo di ascolto particolare in cui non c’é proiezione di alcun pensiero ma solo ascolto totale, un morbido, tenero ascolto di ciò che c’é che parte proprio dalla totale accettazione del momento presente. La perfezione del momento presente é difficile da accettare perché l’ego crede di dover trovare delle soluzione ai problemi pensando, invece non é così; la contemplazione porta a far pace con l’istante comprendendo che ha tutto ciò che ci serve per essere felici e ci rivela inoltre quello che potrebbe essere creato partendo da quel momento. Dalla contemplazione nasce l’intuizione che non è un pensiero ma una frequenza, una nuova frequenza che ci indica una nuova possibilità di realtà che prima magari non riuscivamo a vedere.

R: Sì, chi si presta a questo tipo di pratica riscontra subito l'aumento del pensiero,  se prova ad acquietarlo con la forza o a non pensarlo, esso aumenta, ma se la meditazione è veramente la fine del pensiero allora bisogna rendersi conto di non essere il contenuto del pensiero.

C: La meditazione o contemplazione non é una tecnica, come dici tu, ma proprio un modo di essere, di vivere, di guardare alle cose del mondo. Certo, i pensieri aumentano se si decide di non pensare! Nella mia esperienza ho visto che i pensieri si acquietano solo quando ci si stufa di pensare, solo quando capiamo che non ci portano soluzioni. Allora non siamo più interessati a quelle voci e qualcosa si acquieta. Quando i pensieri diminuiscono è possibile avere più chiarezza per prendere consapevolezza che non siamo il contenuto dei pensieri. I pensieri nascono dalle nostre Visioni illusorie che si sono create dalle frequenze dei nostri genitori, avi, ecc.. maschere che non ci appartengono ma che ci tengono legati alle Visioni/frequenze non scelte da noi ma subite da altri. È una schiavitù inconsapevole. Inizialmente é utile prendere consapevolezza che noi non siamo ciò che noi crediamo, non siamo i nostri credo; le nostre convinzioni non ci appartengono ma sono state subite perché nate da Visioni/frequenze non nostre che ci hanno portato su binari obbligati di pensiero e di vita.

R:  Bene, ora la cosa fondamentale è capire chi è che si accorge del contenuto del pensiero e smette di creare un'immagine di se stessi. Chi è questa entità che si accorge del pensiero? Se diciamo "io", nel momento esatto in cui dico io mi sono accorto del pensiero sto di nuovo pensando, quindi ci deve essere un qualcosa che si accorge del pensiero ma che non è il pensiero stesso.

C: Difficile descrivere ciò che non può essere descritto, ma io la chiamo Presenza. Presenza é soggetto e oggetto insieme e non accade nell’Io vedo te ma nell’essere il vedere. Non accade nell’io tocco te ma nel toccare.  L’io esiste solo nel tempo. Nella contemplazione, cioè nell’attimo presente o meglio ancora nella Presenza non esiste. Non può essere trovato. L’io é una dimensione sconosciuta alla presenza. Se si dimora nella contemplazione l’io non é più la nostra casa che finalmente ritorna ad essere ciò che é sempre stato: Presenza, o meglio un’amorevole Presenza. Se non c’é amore non c’é Presenza. Sono intimamente legati e se si può dire ancor meglio sono la stessa cosa. Una volta un lama tibetano speciale, un vecchio eremita che viveva sull’Himalaya mi ha detto che ci si accorge di aver realizzato la vera natura della mente se contemporaneamente a ciò si dimora nella compassione. Come dire che amore e saggezza devono sempre stare insieme altrimenti non c’è amore e non c’é saggezza.

R:  Se lo vediamo da un punto di vista fisico è il campo ultimo, immutabile e sempre perfetto, tale essenza e sempre  presente anche quando l'ente non se ne accorge ed è estesa ed unita: ha come principio l'armonia la condivisione dello spazio che ha come misura phi. A questo punto si può dire che la meditazione è la fine del pensiero, cioè quando il pensiero con tutto il suo bagaglio si accorge della sua insensatezza giunge alla fine ed allora la presenza affiora. In pratica potremmo dire che l'io è pensiero?  Bilanciare il pensiero consiste nel porre fine al pensiero, in questo senso la fine dl pensiero è la scoperta di sè? L'unico approccio a questo è la compassione, cioè accettare tutto il pensiero così com'è?

C: Più che porre fine al pensiero è disidentificarsi con esso. Ci possono essere dei pensieri, certo ma diventano dei mezzi per vivere qui in questo mondo, non più dei padroni. Tuttavia sono pensieri molto legati alle circostanze, molto semplici, oppure sono pensieri nati da intuizioni, o meglio sono traduzioni di queste intuizioni. In questo modo riusciamo a usare le intuizioni portandole in azione in questo mondo. Ci serviamo dei pensieri come il cavaliere si serve dei cavallo per andare in giro a compiere la sua opera. La compassione é l’essenza. La vera natura della mente é un’unica presenza compassionevole. Non parlo di amore nel senso conosciuto, quello é limitato da infinite visioni condizionanti. Parlo di una frequenza, che è ciò che regge il tutto. Compassione é quella frequenza che ti fa riconoscere la sofferenza dell’altro anche se tu sei felice. É quella frequenza che ti fa entrare in azione usando i tuoi talenti anche se tu hai compreso che é tutto un’illusione. Anche se hai compreso che tutto é Uno e l’Io non esiste la compassione ti fa Vedere che per l’altro non é così e quindi sei spinto a portare anche l’altro a vedere che può essere felice. La compassione é una realizzazione che viene mano a mano che ci si libera dalle proprie illusioni e contemporaneamente ci si libera dalle proprie illusioni cercando la compassione. Il problema é che crediamo di poter essere felici pensando nel solito modo alle solite cose; questo é il vero problema.

R:  Si, la frequenza di cui parli ha sicuramente una misura in sezione aurea, è un emozione purificata. In pratica il pensiero non può conoscere quel principio universale che chiamiamo amore. Ma, se un dialogo come questo mi aiuta a porre fine al pensiero o mi porta alla quiete, non potremmo dire che in fin dei conti è una meditazione?

C: Sì diventa una meditazione se lo mettiamo in pratica, se lo portiamo nella nostra vita. La meditazione non é mai scissa dalla quotidianità. Quando le persone mi chiedono quanto tempo devono meditare io dico loro: “24 su 24!”. La meditazione é uno stato di coscienza; a me piace dire un nuovo linguaggio. Si impara piano piano ma poi lo si parla sempre.

R: Sì, ma se mentre parliamo il pensiero si accorge di non essere l'intero, non è forse una pratica?

C: Sì certo. Diciamo che il pensiero non può accorgersi di essere l’intero ma la presenza sì. Quindi è più un atto intuitivo di consapevolezza che poi può essere tradotto in un pensiero. La mente capisce, la consapevolezza comprende. Mentre ora parliamo possiamo ascoltare quella parte di noi che intuisce di essere un’amorevole presenza. Magari non la vediamo bene ma qualcosa di noi sa che é così. Questo per ricordarci che é possibile essere liberi e felici.

R: Ma, la presenza non è forse già consapevole della sua natura, ed è quella che emerge come intuizione come dicevi prima, quindi in pratica il pensiero deve accorgersi del suo limite e del fatto che è la causa della sofferenza, a quel punto smette di essere?

C: Sì penso anche io come dici.

R: Bene a questo punto potremmo dire che la causa della sofferenza è l'immagine di sé?

C: Sì io dico una distorta Visione di sé.

R: Quindi, chi soffre è l'immagine o il pensiero ma mai la presenza interna che è intoccabile?

C: Giustissimo!  Bisogna diventarne consapevoli. Allora la sofferenza non c’é più. Anche quando c’è dolore la sofferenza non c’é più.

R: Ok, il tempo per questa meditazione sta per finire vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?

C: Auguro a tutti, con tutto il cuore di cercare la propria vera natura meravigliosa, felice e compassionevole, perché chi cerca con sincerità e costanza troverà di sicuro. Vi auguro di cercare la consapevolezza della vostra felicità iniziando dall’ascoltare tutto ciò che siete e tutto ciò che é il mondo senza giudicare, senza dare opinioni ma solo offrendo a voi stessi e gli altri un tenero ascolto privo di alcuna proiezione. Se unirete l’ascolto silenzioso alla tenerezza qualcosa di speciale inizierà pian piano a farsi vedere. Bisogna però avere molta pazienza e innaffiare la nostra pratica quotidianamente con gentilezza e costanza. Mi piace dire che quando non sappiamo più che fare é utile abbracciare ciò che non ci piace per arrenderci meglio al momento presente. Solo accettando ciò che c’é in questo momento arriveranno le intuizioni per creare nuovamente una vita ricca e appagante. Vi auguro Buon Natale: che troviate sotto l’albero il volto, la Visione e la frequenza del meraviglioso essere che siete veramente!

R:  Grazie, Carlotta.


C: Grazie Riccardo.

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venerdì 11 dicembre 2015

Energia spirale , campo di torsione e nuovo modello.

La Nasa ha presentato un nuovo modello del Sistema Solare, quello che si vede è molto simile ad un campo di torsione.
Il Sistema Solare è un vortice con un unità centrale che funziona come dominio del vuoto, un oscillatore acustico complesso.
Nel video si ha un elaborazione che può rendere l'idea.



Chiaramente nel video si trascura una caratteristica, e cioè che ogni porzione di onde ha un eccentricità più sostenuta, e che ogni onda si diffrange in frattali a diverse scale:


Esempio generalizzato.

La singolarità di ogni punto nel tornare al dominio del vuoto connette l'intero sistema nel campo di punto zero.
La forza centrate nell'universo ha una unidirezionalità compressiva,
Ogni punto del campo è un potenziale oscillatore centrale, attorno al quale può nascere una condizione di fluttuazione dinamica e geometrica, che comporta una manifestazione a diversa densità di qualsiasi fenomeno naturale.
Il principio compressivo serve a dividere la complessità dello spazio ed aumentare l'informazione.
Quindi ogni punto diventa un potenziale attrattore di informazioni da comprimere.
L'universo sta conoscendo se stesso.

giovedì 10 dicembre 2015

Velocità superluminale, effetto tunnel, onde gravitazionali ed illuminazione : Sezione aurea.

Raymond Y. Chiao è un fisico americano meglio conosciuto per il suo lavoro sperimentale in ottica quantistica.
Chiao è diventato noto nel campo dell'ottica quantistica causa di diversi esperimenti importanti. Sulla base di precedenti esperimenti condotti di Günter Nimtz nel 1992  ha misurato il tunnel quantistico tempo, che è risultato essere compreso tra 1,5 e 1,7 volte la velocità della luce.esperimento.
In pratica la velocità della luce viene superata di un valore compreso tra 1,5 e 1,7 volte all'interno di un tunnel quantistico.
Il valore 1,618 è molto vicino e compreso al valore trovato. Questo mostra come la misura di sezione aurea sia la perfetta misura per consentire l'accelerazione di un onda. Le onde gravitazionali sono l'origine di ogni onda conosciuta. Alle misure di Planck la velocità di carica di un'onda di luce viene accelerata in coniugazione di fase dalla misura di sezione aurea e crea il perfetto effetto tunneling. A questa velocità l'attrito si annulla grazie alla perfetta coniugazione di fase quindi l'informazione è in grado di comprimersi all'infinito senza nessun ostacolo. Questa è la conferma che le nostre ricerche sulle onde gravitazionali sono corrette. L'effetto tunnel è il principale fenomeno da cui si origina la mente. Trovare le misure di sezione aurea nel nostro campo è importante se si vuole ristabilire l'iper-comunicazione (comunicazione senza attrito o resistenza). Trovare la misura di sezione aurea nel proprio campo significa illuminarsi tramite la centratura nel dominio del vuoto. Il dominio del vuoto è una sfera di luce con un foro al centro. Il dominio del vuoto rappresenta la porta di uscita perfetta dalla densità di carica e l'apertura ultima per la parte infinita di campo (intelligenza infinita).
Imparare le misure di sezione aurea nel proprio campo è la vera disciplina di spin (spirituale).
La geometria in sezione aurea del campo gravitazionale ci permette di spiegare tutti i fenomeni naturali e di fare chiarezza sul perché in natura tutto è collegato alla sezione aurea.

mercoledì 9 dicembre 2015

Ricerca sul Campo Unificato. Testimonianze : dialogo con Vincenzo Fanelli

La nostra ricerca prosegue. Cercheremo di incontrare diversi autori che con la loro esperienza potranno donare sempre più arricchimento e sfaccettature importanti alla visione globale dell'universo. Queste testimonianze interdisciplinari consentiranno di avere una visione d'insieme più completa ed esaustiva. Le nozioni di fisica che forniamo possono essere ampliate con la testimonianza pratica nella vita di tutti i giorni, che questi autori contribuiranno a darci. Il metodo che useremo è l'improvvisazione meditativa, che consiste nel fornire un tema e vedere come le dinamiche soggettive di campo portino ad un risultato. Questa tecnica prescinderà dalle conoscenze che abbiamo acquisito, al fine di aprire la mente a nuove soluzioni e a nuovi risultati creativi. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Vincenzo Fanelli (Master Trainer di PNL, Master Coach e autore),  cercando di improvvisare una meditazione con un tema: la connessione mentale al campo e le funzioni cerebrali.    

R = Riccardo
V = Vincenzo

R: Dalla fisica ormai è evidente che la natura dell'universo è pulsazione, che dà vita ad onde stazionarie da noi chiamiate vibrazione. Il campo fonte ha un principio base che è la sezione aurea. Il ruolo della mente è quello di insegnare a distribuire le onde in maniera armonica. Tale mente è parte integrante di tale campo. Alcuni la identificano con l'osservatore. Ora ci sono delle contraddizioni derivanti dal ruolo dell'osservatore: la prima è quella che l'osservatore è condizionato; la seconda è che l'osservatore non può essere condizionato ma è solamente dormiente fino a quando non si è svolto un certo lavoro interno. Ora, a prescindere da tale discussione, un dato di fatto è che un'onda per diventare parte integrante della realtà deve accumulare inerzia. Il meccanismo per far accumulare inerzia ad un'onda è l'attenzione (il famoso collasso d'onda della fisica quantistica). Quindi, le onde disordinate di pensiero, che qui chiameremo credenze, sono una delle principali distorsioni al fatto che la mente riesca a scegliere cosa collassare. Tali credenze strutturano la rete neuronale in sequenze stabilite, che portano poi alla ripetizione quasi compulsiva nella scelta e nella modalità mentale. Queste credenze sono del tutto inconsce e spesso non corrispondono a ciò che risiede nel puro principio interno di ognuno. Queste rappresentano un muro sul quale lavorare. Secondo la tua esperienza, ci puoi dire come vengono in essere tali credenze e perché sono così difficili da rimuovere?

V: Le credenze sono percorsi neurologici statici, nel senso che sono schemi rigidi come binari, dove il pensiero va sempre in quella direzione anche se razionalmente non vorremmo.
Ovviamente, si tratta di credenze positive e negative che si fissano come un apprendimento grazie ad esperienze emozionali significative e/o alla ripetizione di esperienze/pensieri (cosiddetta legge della ripetizione).
Generano processi di "cancellazione" e "deformazione" della realtà: eliminano tutto quello che va contro la credenza e deformano la realtà grazie all'immaginazione, ipotizzando situazioni che di fatto non esistono ma che rafforzano la credenza stessa.
Ad esempio, se uno crede "l'amore non esiste" non riuscirà a vedere coppie innamorate (cancellazione) o le scambierà per coppie di interesse (deformazione). Non basta il pensiero positivo per eliminare una credenza ma la capacità di mettere in dubbio e in discussione il pensiero (richiede una grande forza di volontà). Infatti, in maniera naturale,  quando noi dubitiamo di una credenza, questa sparisce pian pianino (nel bene e nel male).

R: Intimamente quindi possiamo dire che il cervello solidifica immagini di sè e che queste immagini hanno la natura di una carica elettrica. Come facciamo a stabilire un senso oggettivo, in una rete elettrica, che ci faccia dire che questo è un nostro desiderio e da qui ci faccia riprogrammare il cervello per realizzarlo?

V:  La percezione della realtà è completamente soggettiva e dipende dai nostri sensi e filtri inconsci. A parte le credenze "vitali" e "sane" (ad esempio, bere il veleno uccide o lanciarsi da un palazzo uccide), tutte quelle che sono palesemente limitanti per la nostra felicità andrebbero rimosse. Da soli non è sempre facile riconoscere una credenza come limitante perché per noi si tratta di realtà. Ci vuole o una grande forza interiore e l'aiuto esterno di qualcun altro (anche lo scambio con un amico) per rendersi conto che quello che credo io è solo quello che credo io, non la realtà.
Ad esempio, se credo che "solo i delinquenti diventano ricchi", parlare con un amico che la pensa diversamente è utile in quanto mi fornirà informazioni diverse da quelle che possiedo io. Ovviamente tenderò a cancellare e deformare per non rimuovere la credenza.

R: Da questo punto di vista la fisica ci dice che il campo ha una regola base e tale regola è una misura che potremmo definire amore (phi). Il principio di ognuno quindi ha due basi, uno profondo che vuole la nostra crescita in base alle regole universali, ed uno superficiale che invece è basato sull'immagine olografica di sè. In che rapporto sono questi due aspetti interni secondo te?

V: Volendo semplificare questo concetto possiamo dire che c'è la nostra Essenza che va in una direzione di evoluzione e il nostro Ego che è il frutto di condizionamenti esterni (famiglia, società, media, scuola, gruppo sociale, ecc.). L'Ego è una vera trance ipnotica che ci impedisce di accedere al nostro vero Io. Questi due non vanno molto d'accordo. Non sono uno di quelli che afferma di dover annullare completamente l'Ego, ma quanto meno di tenerlo a bada. Il lavoro ideale sarebbe la rimozione delle credenze limitanti e delle parti inconsce che sono responsabili dei nostri comportamenti indesiderati. In questo modo, eliminiamo tanta "programmazione esterna" e riusciamo ad entrare più in sintonia con la nostra "essenza". Ovviamente, questo richiede tempo e voglia di farlo tenendo conto che la maggior parte di noi vive nella completa felicità dell'Ego, ne siamo dipendenti.

R: Si, questo fa nascere la domanda se la vita di ognuno non sia predeterminata dal sè interiore che ha come bastone tra le ruote l'ego fittizio indotto dall'esterno. Dalla fisica sappiamo che il principio olografico dona infinite possibilità potenziali. Ora, è importante riconoscere i segni di cosa si vuole a livello profondo o credi che la dinamica interna di una persona sia determinata, e anche se può essere cambiata, essendo "desiderata" dal sè profondo, è comunque una variazione al tema?

V: Sul discorso di un destino preordinato bisogna tenere conto di due concetti importanti:
il primo è che se ci muoviamo meramente nella 4rta dimensione (il tempo), il destino tende ad essere immutabile (non si può modificare la linea temporale nella 4rta dimensione).
 Se noi ci muoviamo nella 5nta dimensione possiamo accedere ad un numero enorme di linee temporali alternative e cambiare: infatti, credo molto nel libero arbitrio.
Ovviamente l'Universo ci manda dei segnali per dirci qual è la strada giusta per la nostra evoluzione. Possiamo decidere di seguirla accelerando la nostra evoluzione, oppure di rimandarla e fare altre strade. E' come la corrente di un fiume: tenderà a rimetterci sempre in un certa direzione. Sta a noi seguirla oppure nuotare controcorrente. L'accesso alle linee di possibilità alternative, è qualcosa che facciamo senza rendercene conto, tutti i giorni (o quasi). Il fatto di poter scegliere linee più distanti come probabilità dipende da quanto quantum energetico possediamo.

R: Sì, l'evoluzione è il principio cardine. I segnali che arrivano sono da tradurre, abbiamo un'infinità di informazioni che sono accessibili nel momento presente. La varianza di campo richiede di comprimere le informazioni, per cambiare densità alle stringhe di campo bisogna conoscersi profondamente e lavorare quotidianamente. In fisica il focus può essere associato alla coniugazione di fase delle onde cerebrali e la  connessione diretta con i domini del vuoto, c'è secondo te un modo per processare le esperienze di vita in modo che siano un dono per l'evoluzione. Cosa consiglieresti, per aumentare il focus energetico?

V: Direi che il primo passo consiste nel ridurre il più possibile la "programmazione inconscia" (credenze, parti profonde, ecc.). Soprattutto andrei a rimuovere tutte le credenze che mi dicono che non è possibile andare oltre certi limiti.Poi lavorerei sul discorso energetico: a più energia accedo, a più linee di possibilità posso accedere. Attualmente, il sistema è fatto in modo tale da toglierci energia costantemente (media con notizie disastrose, pensieri negativi, paure), per non parlare delle persone che ci circondano che operano costantemente una sponsorship negativa. Non per ultima, l'alimentazione. Bisognerebbe informasi su cosa ci fa davvero bene come cibo andando oltre le notizie che ci arrivano dai canali ufficiali (un popolo longevo e sano non fa arricchire nessuno), a quel punto manifestare diventerebbe molto più semplice. Si risveglierebbe più attivamente quello che chiamo Focus Universale (che in realtà è attivo ma atrofizzato).

R: Bene, per quanto riguarda la programmazione inconscia da togliere, in realtà è un vero è proprio lavoro interiore di pazienza e disciplina. Credi che le filosofie orientali e la visione olistica possano essere utili secondo la tua esperienza?

V:Si, le filosofie orientali offrono tanto materiale e una visione della vita "purificante" da questo punto di vista: l'accettazione (non resa) degli eventi/situazioni/persone, maggiore flessibilità verso la vita, una visione positiva (non all'americana ovviamente), ecc..Poi ci sono le tecniche come quelle che insegno e pubblico nei miei libri, ma senza una visione olistica della vita, avrebbero poco senso.

R: Quindi diciamo la molla deve scattare dal'interno. Qual è la molla che fa scattare tale ricerca secondo te?

V: Sicuramente l'infelicità, il rendersi conto che se non si cambia qualcosa non riusciamo a raggiungere uno stato superiore. Parecchie persone sono infelici ma assuefatte al sistema ("cosa ci posso fare? questa la è vita"). Altre si rendono conto che è possibile cambiare. Si inizia sempre a piccoli passi, l'importante è iniziare.

R: Quindi possiamo vedere le cose negative come un vero e proprio catalizzatore per la crescita?

V: Sono una sfida. Se le vediamo come tali, evolviamo. Se le vediamo come ostacoli e non le affrontiamo, restiamo sempre lì. Non va bene neanche il pensiero positivo estremizzato, cioè chi non vuole vedere "negatività" (tra virgolette perché in realtà sono solo esperienze). In questo modo non cresce e non evolve. La vita è fatta di alti e bassi, anche per chi è "evoluto". Quello che cambia è la percezione e la capacità di far passare più velocemente i periodi di "basso".

R: Ok il tempo a nostra disposizione finisce qui, grazie Vincenzo.

V: Ciao, grazie a te.


Per saperne di più :






martedì 8 dicembre 2015

Super intervista

Intervista dal sito Exis.

Siamo in un periodo incredibile, le rivelazioni  e le scoperte scientifiche si susseguono. Stiamo attraversando un periodo molto delicato dove il nostro sistema collettivo e singolo, come uomo in rapporto alla natura è in cambiamento. Per fare luce su alcuni punti peculiari della situazione abbiamo incontrato l’autore emergente nonchè ricercatore indipendente Riccardo Telesca sottoponendogli alcune domande.

Esiste un modo “scientifico” di avvicinarsi alla spiritualità?

venerdì 4 dicembre 2015

Domande e intervista.

Mercoledì sarò intervistato, dal sito Exis, i temi saranno i campi nel sistema biologico e nella vita di tutti i giorni, chiunque vuole porre domande generiche, domande su questioni personali,  di dieta, sulle discipline della mente, sul campo in genere può lasciare un commento sul sito o mandarmi una mail e le domande faranno parte dell'intervista.
Specificate se volete inserire il vostro nome  o no

A presto.

La fisica può spiegare l'Effetto Mandela?

  Per spiegare l’effetto Mandela si sono scomodate varie discipline, dalla biologia, alla fisica, alla psicologia. Ma andiamo per gradi. C...